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Pov Adrien:

Sono quasi le sei del pomeriggio e non me ne sono ancora andato da casa di Marinette.
Era tutto tranquillo finché non abbiamo ceduto di nuovi entrambi, ma sembra essere più forte di noi.
Siamo sul letto, lei è stranamente appoggiata a me in silenzio. Sento il suo profumo mentre le accarezzo i capelli, non avrei mai pensato che sarebbe successo.

Adrien- forse dovrei andare.. *mormora* —
Marinette- *con gli occhi chiusi mugola* mmh.. —
Adrien- che c'è non vuoi? *sussurra lanciandole un'occhiata* —
Marinette- è strano dirlo, ma.. non voglio.. *sussurra alzando il viso* —
Adrien- mi spaventi forse dovresti insultarmi un po'.. *sbuffa un sorrisetto* —
Marinette- stronzo.. sto cercando di essere dolce.. *borbotta* —
Adrien- *ridacchia* eccoti qui.. —
Marinette- *vedendo una piccola cicatrice sulla mascella la sfiora con le dita* come mai hai questi segni? *sussurra* —
Adrien- Risse.. litigi vari.. *fa una smorfia guardandola* —
Marinette- *storce le labbra accarezzando il segno* perché sei così.. impulsivo, insomma.. rischi troppo..—

Se sapesse che in realtà quei segni li fece la maggior parte mio padre.
Di risse, si ne ho fatte.. ma spesso e volentieri mio padre da piccolo quando era ubriaco mi colpiva se qualcosa non andava bene e alcune volte usava le lattine.

Adrien- non so, sono fatto così.. se non fossi così probabilmente mi mangerebbero i lupi.. —
Marinette- non dire così... *sussurra* perché? —
Adrien- perché è la verità.. la mia vita è spesso e volentieri sempre una montagna russa.. una di quelle senza fine e senza cinture.. *sussurra* —
Marinette- *sospirando lo guarda* raccontami un po' di te.. insomma, non so nulla.. —
Adrien- *mugola* non è bella la mia vita bambolina.. —
Marinette- anche la mia non è rosa e fiori.. se vuoi inizio io.. *sussurra* anche se sarà un'impresa anche per me.. —
Adrien- se vuoi.. —
Marinette- bene uhm.. io, mia madre e Christian siamo soli da più o meno sette anni.. *sussurra giocando con la collana* Mio padre è sempre stato poco presente anche prima finché non ha deciso di abbandonarci completamente.. —

L'ascoltai in silenzio.

Marinette- Io credevo fosse un uomo meraviglioso.. da come mia madre lo amava e ne parlava.. nonostante le sue assenze era pronta ad accoglierlo a casa.. *mormora* Un giorno, io avevo quattordici anni e mio fratello diciotto.. lui aveva già dei dubbi su mio padre.
Così per un periodo lo controllò e una sera, mentre mia madre ed io eravamo a fare la spesa, mio fratello era tornato a casa dopo una serata e beh.. *guarda un punto fisso con il magone alla gola* —

Adrien- tuo padre ha tradito tua madre.. —

Marinette- già, con una collega di lavoro.. è stato orribile e da quel giorno mio fratello ha iniziato a proteggerci poiché abbiamo vista nostra madre distrutta come non mai. *sussurra* —
È per questo che ho paura.. so che è ridicolo, ma come tu riesci ad essere così spavaldo con le ragazze io no.. non mi fido.. ho paura di essere tradita.. non potrei sopportare un dolore del genere.. —
Adrien- Lo capisco.. e purtroppo io cerco nelle ragazze quelli che non ho mai avuto neanch'io..
non sono mai stato amato come un figlio o almeno non da mio padre...  —
Marinette- Era lui al telefono quelle volte.. *sussurra* —
Adrien- si.. *sussurra* vedi, io persi mia madre da piccolo, si è ammalata e dopo pochi mesi non c'era più. Da quel giorno tutto è diventato buio..

Marinette- Adrien.. *lo guarda* —

Adrien- Mio padre iniziò ad ubriacarsi, giocare d'azzardo e perdendo i soldi abbiamo perso la nostra vecchia casa. *ricordando deglutisce* Sono cresciuto da solo, tornavo da scuola con la paura di vederlo.. so che mi avrebbe fatto sentire in colpa.. e alcune cicatrici sono opera sua.. *sussurra*
Ricordo solo che crescendo in quell'ambiente alla fine sono diventato quasi come lui.. avvolte mi vergogno di quello che sono.. *cercando di tenere la voce ferma*
Sai, vedere tutti i bambini oppure sentire i loro programmi in famiglia per me è sempre stato un dolore sentirli.. perché io la famiglia non ce l'ho..—

Marinette- *gli prende la mano* —

Adrien- avrei voluto continuare a studiare, avere una mia vita normale, ma mio padre continua a chiedermi soldi e ogni tot di volte finisco i miei risparmi.. per questo cambio casa ogni volta..
prendo piccoli affitti a tempo determinato perché altrimenti non riesco ad andare avanti.. Ho paura a ribellarmi.. perché potrebbe andare ad importunare le persone a cui tengo e non voglio.. *sussurra sentendo l'occhio bruciare* —

Marinette- *guardandolo gli asciuga una lacrima* ti ammiro molto sai? —
Adrien- perché? —
Marinette- perché sei tanto forte.. tutto quello che hai passato e stai passando è orribile, ma nonostante tutto lotti per le persone intorno a te..
Non sei come lui.. perché a differenza di tuo padre.. tu sai amare.. sbagli nei modi e spesso fai degli sbagli, ma capisco il perché ora..
non parlarti in quel modo.. *mormora guardandolo* —

La guardai sentendo calore e una sensazione allo stomaco forte dopo quelle parole.
Non ho mai sentito niente così prima d'ora.

Marinette- Tua madre sarebbe molto fiera di te.. e tu sei una brava persona.. lo si vede.. —
Adrien- *la guarda* da cosa? —
Marinette- da qua.. *gli indica il petto* è un po' dark, ma ha bisogno di essere rispolverato..*sorride* —
Adrien- *sbuffa un sorrisetto* ti invidio sai? Tu e la tua famiglia nonostante tutto riuscite a sorridere. Quando sono venuto qui a Natale ho sentito un calore così forte che quasi avevo dimenticato.. tua madre è una donna forte e tu e tuo fratello siete così affiatati..
sei così tosta tosta.. e riesci a fuoriuscire il buono in te così facilmente.. —
Marinette- Si ma spesso.. vengo accecata da questa bontà.. *spallucce* ad ogni modo.. qualche settimana fa mi ha ricontattato mio padre chiedendomi di tornare e non ti nego che sono crollata.. ma non l'ho ancora detto a mio fratello.. ho paura della reazione.. *sussurra* —
Adrien- dovrai dirglielo.. *sussurra* —
Marinette- lo so.. *si appoggia nuovamente a lui* —

Forse è questa la sensazione di cui parlava Amber?
Ho così paura di sbagliare in questo momento, ho paura che qualcosa vada storto..

Marinette- tu dovrai denunciare tuo padre.. lo so, è difficile, ma.. sei Adrien Agreste giusto? *sussurra* —
Adrien- *fa una smorfia* mi manca mia madre.. sarebbe tutto diverso se fosse qui.. —
Marinette- com'era? Se posso chiederlo.. *mormora* —
Adrien- era gentile, premurosa.. aveva sempre il sorriso e c'era sempre per me..*sussurra* Lei era una pianista.. mi ha insegnato lei a suonare.. —
Marinette- ah si? *sussurra* —
Adrien- *annuisce sorridendo* si, era una pianista jazz.. —
Marinette- sono sicura che vi assomigliate molto.. anche di carattere.. —
Adrien- *sospira* magari.. —
Marinette- *sospira dandogli un bacio sul collo* —

Chissà se andremo lontano.
È la prima volta che mi confido con qualcuno così..

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