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Pov Marinette:

[ ore — 16:30 ]

Oggi sono con la testa su un altro pianeta.
Non riesco a concentrarmi, avrò come minimo sbagliato quattro ordini, che disastro.
Dopo quella telefonata non sono riuscita a riprendermi.
È così doloroso sentire il passato che bussa alla tua porta soprattutto se quel passato ti ha lasciato dei traumi.

Marinette- *sbuffa pulendo i bicchieri* —
Simòn- ehi.. —
Marinette- huh? *alza lo sguardo* oh.. ehi Simòn.. —
Simòn- Sei distratta ultimamente.. qualcosa non va? —
Marinette- *facendo una smorfia fa spallucce* problemi a casa.. non mi va di parlarne.. —
Simòn- *sospira* Capisco.. che ne dici di una pausa? Fuori.. —
Marinette- e qui? Chi ci pensa? —
Simòn- Ci penso io, vai a prendere un po' d'aria.. *sorride* —
Marinette- *sorride leggermente* grazie Simòn.. arrivo.. —

Sospirando profondamente andai sul retro del locale per tranquillizzarmi.
Ugh.. è tutto così difficile.. vorrei tanto urlare..

Mi sistemai la coda alta prendendo a camminare per il vicolo cercando di sgomberare la mente.

Marinette- ugh.. che mal di testa.. *chiude gli occhi poggiando una mano sulla tempia* —

Poggiai poi le spalle al muro guardando un punto fisso.

??- che fai qui? —

Disse una voce fin troppo familiare.
Ironico vero? Quando sto per crollare spunta fuori come il coniglio dal cilindro.

Marinette- *sussulta leggermente girando il viso* Adrien.. mi hai spaventata.. —
Adrien- faccio così paura? *si avvicina* —
Marinette- può darsi.. *fa spallucce* —
Adrien- che fai qui fuori? *la guarda* —
Marinette- Ho preso una piccola pausa.. avevo bisogno di uscire.. *sussurra* —
Adrien- Mmh.. capisco.. *si affianca a lei appoggiando le spalle al muro anche lui* —
Marinette- *lo osserva di sottecchi* tu invece..? Dillo che sei venuto per me.. —
Adrien- pff.. *alza gli occhi sorridendo* si certo.. volevo prendere qualcosa da bere.. —
Marinette- *sorride leggermente* sisi.. bugiardo.. ti mancavo e sei venuto a trovarmi.. —
Adrien- sicuramente mi sarei divertito ad infastidirti.. *con le mani in tasca* —
Marinette- oh grazie.. *ironica sorride leggermente* peccato che il lavoro te lo ha già rubato qualcun altro.. *pensandoci* —
Adrien- va tutto bene? *sussurra guardandola*

Lo guardai in silenzio per qualche istante non sapendo se crollare o meno.
Mi sento stordita e completamente andata.
Una smorfia si fa presente sul mio viso poco prima impassibile.

Marinette- no.. no e no.. *mugola tenendo le mani tra i capelli* sono stanca.. stanca di lui.. non ce la faccio più! *quasi piagnucolando* —
Adrien- *la guarda in silenzio* —
Marinette- Il mio passato torna in continuazione e ogni volta crollo, non riesco a fare più niente.. non riesco più a concentrarmi o a divertirmi! *sbottando leggermente* —
Adrien- *sospira* Ti ha chiamato tuo padre..? —
Marinette- Si! Sono ridicola in questo momento, ma non riesco più a tenermi tutto dentro.. *stringe i pugni con la voce tremolante* —
Adrien- ehi ehi.. *con un movimento la stringe a se con un braccio* piano.. —

Tirando su con il naso realizzai solo dopo che Adrien mi aveva stretta a se.
Mi sento quasi protetta.

Marinette- mi.. mi dispiace.. non sono così forte.. *sussurra* —
Adrien- no.. tranquilla.. ti capisco.
Non essere così dura con te stessa, sei stanca è normale perdersi con tutta questa merda che ci circonda.. *sussurra* —
Marinette- *chiude gli occhi stringendo la sua giacca tra le dita sentendo calore* perché non abbiamo una vita come quella degli altri..? Non è giusto.. —
Adrien- Lo so Belzebù.. lo so.. *le accarezza i capelli* —
Marinette- è buffo sai? *sussurra* —
Adrien- Cosa? —
Marinette- casualmente quando sto per toccare il fondo magicamente appari.. è uno dei tuoi talenti anche questo? *sorride guardandolo* —
Adrien- *sorride* chissà.. può darsi.. —
Marinette- Grazie.. *sospira* —

Dissi stretta a lui.
Nel silenzio sento il suo respiro calmo e il suo profumo che un po' riesce a tranquillizzarmi.

Pov Adrien:

[ Qualche giorno dopo ]

Jayden- Dove sei ora? *in chiamata* —
Adrien- In posto orribile come al solito.. *sussurra* —
Jayden- cerca di chiuderla Adrien.. non può continuare così.. —
Adrien- lo so.. ora ti saluto.. dopo se vuoi passa a casa.. —
Jayden- va bene.. a dopo.. mi raccomando *chiude la chiamata* —

Dopo quella telefonata mi diressi verso la porta di quel locale per scommesse dove avrei trovato mio padre.
Sono stanco di ridurmi all'osso per colpa sua.
Voglio stare in pace.

Mi guardai intorno per trovarlo, ma ci sono così tante persone qua dentro che è impossibile..
Tossisco per il forte odore di erba e di alcol. Risate, urli, persone che si tirano schiaffi e tanto tanto degrado.

Gabriel- Adrien! Adrien! Vieni! *lo chiama* —
Adrien- *con un'espressione di disgusto lo raggiunge* ti stai divertendo come al solito.. —
Gabriel- Non fare il pungente Adrien, hai quello che ti ho chiesto..? —
Adrien- No. —
Gabriel- Che? Che vuol dire no? *lo guarda* —
Adrien- Vuol dire no.. sono stanco.
I soldi mi servono per vivere e me li stai portando via per i tuoi vizi del cazzo.. *dice freddo* Sono venuto a dirti di non chiamarmi più per chiedermi soldi, ho chiuso con questo.. *lo guarda* —
Gabriel- *assottiglia lo sguardo* forse non hai capito.. *si avvicina a lui* tu devi portarmi quei soldi Adrien.
Sono tuo padre, ti ordino di farlo. *lo guarda minaccioso* —
Adrien- stai lontano da me.. Tu non sei mio padre..
Sono grande ormai, sto cercando di costruirmi la vita che tu mi stai negando di avere. *arrabbiandosi* —
Gabriel- *con forza lo prende per il colletto* —
Adrien- Giù le mani! *lo allontana con forza* Non cercarmi, non chiamarmi, non pensarmi! Sono stanco!
I soldi li trovi da solo, io mi tiro indietro. —
Gabriel- Sei proprio un bastardo! Tua madre non vorrebbe questo! —
Adrien- Mia madre avrebbe voluto che tu mi avresti cresciuto come un vero padre, come un genitore. Avrebbe voluto che tu avresti dato tutto l'amore di cui avevo bisogno. Dove stavi quando crollavo? Doveri quando avevo bisogno di te?
Doveri quando piangevo dalle ferite che tu mi hai provocato! *urlandogli contro* —
Gabriel- *lo guarda rigido* —
Adrien- Tua moglie avrebbe voluto un marito responsabile e in grado di mandare avanti la sua famiglia, suo figlio! Non sei stato in grado! Io sono cresciuto da solo senza mamma e papà come pensi che si provi!? —
Gabriel- Piantala Adrien.. —
Adrien- Vaffanculo! Io avevo bisogno di un padre non di essere forte, e tu non lo sei!
Ora prenditi le tue responsabilità dei tuoi fallimenti! —

Dissi con la gola secca per il singhiozzo che ormai aveva preso il sopravvento insieme alle lacrime e alla rabbia.
Lo guardai un'ultima volta prima di girarmi di spalle.

Adrien- addio. —

Con paura e ansia me ne andai sentendo gli occhi addosso. Mi sento pesante, come se avessi una palla di piombo agganciata alla caviglia.
Spero che questa sia l'ultima volta che dovrò affrontarlo.
Scusa mamma..

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