15. Scomparsi

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Quella mattina Thomas si svegliò abbracciato a Newt, si erano addormentati insieme la sera prima dopo aver cucinato con Frypan.
Si ricordò che doveva andare a parlare con Vince di quello che aveva scoperto da Nathan, e, a malincuore, si alzò lasciando il biondo solo sulla brandina.

Vince era non molto lontano da li, seduto su una delle panche intorno ad un fuoco.
Arrivato da lui si limitò a sedersi al suo fianco, poi schiarì la voce.
Gli raccontò tutto quello che aveva saputo dal ragazzino.

«Meglio rimanga rinchiuso nella scatola come minimo ancora qualche giorno, diamogli del tempo per riflettere» disse l'uomo.
Thomas si limitò ad annuire.
«Adesso sei libero, torna dal tuo amato.» ridacchiò poi.

Il viso del bruno si fece rosso.
«Graazie..» rispose poi, alzandosi, si incamminò verso la sua casetta senza neanche salutare.
Quando arrivò lì, però, Newt non c'era più, quindi penso di andare a vedere se era con Minho.
Lo cercò, e non ci volle tanto a trovarlo: era seduto su un muretto vicino a Brenda, si avvicinò a loro.
«Avete visto Newt?»

«No, perché? Non era con te?» chiese Brenda.

«Era, poi sono andato da Vince e quando sono tornato non c'era più.»

«Manco io l'ho visto, scusa Pive.» si aggiunse Minho.

«È okay.» rispose infine Thomas.
No, non era okay.
Si allontanò da loro a passo svelto pensando di andare da Sonya, probabilmente sarebbe stato lì. Ma lei era con Harriet, sembravano anche loro preoccupate, quindi andò da loro.
«Hey, ragazze, avete visto Newt?»

«No, tu invece hai visto Aris?» chiese Harriet, sembravano in ansia.

«No, mi dispiace»

«Tranquillo, proviamo a cercarli insieme?» propose poi Sonya, tremava.
Thomas annuì.
Cominciarono ad andare a cercare da Frypan, e, quando furono davanti alla sua casetta, bussarono.

«Chi è?!» urlò una voce impastata dal sonno. Okay, era escluso fossero da lui.

«Niente, scusa amico!» urlò Thomas di tutta risposta, poi tutti e tre tornarono a camminare. Decisero di andare a vedere da Nathan, forse erano andati a fargli qualche domanda. Non che Aris e Newt fossero così tanto amici, ma poteva anche essere.

Arrivati alla scatola, non c'era nessuno, compreso il ragazzino.
«Oh cazzo» sibilò Thomas con la voce tremante.
«No, no, no, no e no!»

«Calma, okay? Dobbiamo mantenere la calma..» disse poi Harriet.
Sonya era rimasta come traumatizzata, non si muoveva ne accennava qualcosa.

«La macchina!» urlò poi Thomas.

«Cosa?» chiese Harriet.

«Andiamo a vedere se c'è ancora la macchina!»
Corsero immediatamente a vedere se c'era la macchina.
Non c'era.
Non era possibile.
Cos'era successo?
«Cazzo!» urlò di nuovo il bruno in preda al panico.

Poco dopo un ragazzo si avvicinò a loro.
«Scusate, avete visto un ragazzo con i capelli leggermente lunghi e alto? Si chiama August..»
Non gli risposero.
«Okay, non lo sapete..»

«Quando lo hai visto l'ultima volta?» chiese poi Thomas.

«Oh, sta mattina, mi ero allontanato perché volevo andare a prendere qualcosa da mangiare e quando sono tornato non c'era più»

«Ci è successa una cosa simile» disse poi Sonya, finalmente spiccava parola.
Dopo qualche secondo di silenzio, tutti e tre si guardarono, poi si girarono verso il ragazzo che era nella loro stessa situazione.
«Come ti chiami?» chiese poi la bionda.

«Kevin»

«Okay Kevin, adesso vieni con noi» disse poi Harriet.
Ricominciarono a camminare, dovevano parlare con Vince.
Ci misero un po' a trovarlo, era nella sua cabina.

Bussarono.
«Chi è?» chiese poi una voce.

«Vince, apri, è urgente!» urlò Thomas per far capire che era serio.
L'uomo aprì la porta e poi li guardò aspettando che parlassero.
«Un ragazzo, Nathan, Newt ed Eris sono scomparsi! Non li troviamo!»

«Cosa intendi?»

«Manca una macchina, quella macchina!»

«Okay, ho capito, partiamo.» sospirò poi il più vecchio.
«Ma come pensate di poterli trovare?»

«Possiamo provare ad andare a cercare in dei posti di cui siamo a conoscenza, e, se non li troviamo, andremo a cercare in posti che ancora non abbiamo visto.» disse poi Kevin.

«Ahh, cavolo, succede sempre qualcosa.» si lamentò Vince.
«Andiamo a chiamare anche Minho?»

Thomas annuì.

Erano partiti con due macchine diverse. Thomas, Sonya, Minho e Frypan erano in una, Vince, Harriet, Kevin e Brenda in un'altra.
Il primo posto in cui andarono a vedere fu uno, la vera ultima città di W.C.K.D. per vedere se c'era la possibilità di trovare lì il ragazzino, anche se era difficile.
Perlustrarono tutta la zona, compresi gli edifici distrutti, non si sa mai.
Niente di niente, soltanto morti fra le macerie.
Trovarono addirittura degli Spaccati al suo interno, ormai il virus era nell'aria, non ci potevano fare niente.
Erano rimasti lì a perlustrare per sei ore, avevano guardato dappertutto.
Erano tutti stanchi, tranne Thomas, Minho e Sonya, non volevano rinunciare così facilmente.

«Forza, non lasciamo perdere ora!» cercò di incoraggiare Minho. Thomas aveva la testa sempre bassa, sembrava tornato come prima di ritrovare Newt.
«Non possiamo arrenderci..»

«Continueremo le ricerche domani ragazzi, contiamo che in tutto andata e ritorno sono quattro ore di viaggio, in più abbiamo passato sei ore a perlustrare tutta questa zona e non abbiamo trovato nulla.» disse Vince con tono serio.
«Per favore, ragazzi, continueremo domani.»
Nessuno proferì parola, abbassarono soltanto la testa.

Thomas lo guardò con sguardo truce.
«Se volete andate, vado avanti da solo piuttosto.» disse poi, fermo.

«Pive, non abbiamo molta scelta..» ammise poi Minho con sguardo basso.
«Anche io vorrei rimanere qui e continuare a cercare, ma qua non abbiamo trovato nulla.»

«NON MI IMPORTA! SENZA DI LUI IO NON TORNO!» urlò poi, sta volta aggressivo.
«NON LASCERÒ PERDERE COSÌ, SCORDATEVELO!»
Tutti lo guardarono non molto sorpresi dalla reazione.

L'asiatico si avvicino a lui e gli appoggiò una mano sulla spalla.
«Andiamo.»
Thomas si limitò a guardarlo male, poi abbassò lo sguardo e fissò il pavimento con gli occhi lucidi.
«Li ritroveremo, soprattutto lui.»
Gli prese il braccio e lo trascinò verso la macchina, seguito dagli altri.


Arrivati nuovamente a Porto Sicuro, Thomas non rivolse più parola a nessuno, andò nella sua casetta e non si mosse più da lì. Minho non lo inseguì, sapeva che era inutile, ormai era andata, era consapevole che quello sarebbe stato l'umore dell'amico finché non avessero ritrovato Newt.
Tutti mangiarono, tranne il bruno ovviamente, era troppo concentrato a pensare a quello che potesse star provando in quel momento il biondo, quello che potesse star passando.
Erano definitamente scomparsi, non c'era traccia di nessuno di loro.
Passò una notte insonne, stessa cosa valeva per gli altri.
Vince si rese conto di aver sottovalutato la cosa.

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