"Okay..credo che siano tutti morti.""Lo penso anche io."
"Allora possiamo andare nei sotterranei?"
"Per forza."
Andarono dentro l'ascensore e misero l'ultimo piano,ovvero dei sotterranei.
Appena arrivati,sembrava tutto tranquillo.
"Chi possiamo incontrare qui sotto?"
"I Cerberus,cani infettati dal virus."
"Veramente?"
"Sì,ma stavolta vi metterete anche voi a lavorare,si possono uccidere con colpi di pistola o fucili."
"Perfetto."
Quando si misero a camminare,Leon prese la spalla di Ashley per farla fermare.
"Che vuoi?"
"Non mi sento al sicuro con te davanti,dovresti rimanere al nostro stesso livello."
"Ho io la torcia e vi guido."
"Non mi interessa,se muori tu.." esitò prima di parlare,cercando un'ottima bugia.
"Perché se muori tu io ti lascio qui."
"Non mi interessa." Disse continuando a camminare.
Sentirono qualcuno camminare lentamente..
Eccoli lì.
I cani zombie.
"Sono più forti di noi!Possono saltarci addosso e morderci!Scappate e sparategli immediatamente!"
Leon si mise a sparare con la sua pistola,nel mentre Claire si girava e rigirava cercando di trovare altri cani zombie.
Se Leon non ce la faceva,c'era Ashley ad aiutarlo.
Avevano piccole ferite ma non degli zombie,è che quando correvano forse si davano spinte oppure cadevano.
Appena finiti di ucciderli,i cani zombie erano stesi per terra doloranti e morenti.
"Sta volta era difficile.."
"Loro sono più forti di quanto pensassi."
"Loro lo sono,ecco perché vi ho detto di stare attenti."
"Se fossi stato da solo non credo di avercela fatta."
"Ma non staranno solo qui,staranno anche di fuori."
"Cazzo..."
Ashley si guardò intorno e vide un'altra stanza.
Si incamminò.
"Oi!Dove vai?!" Disse Leon seguendola.
"In questa stanza,devo perlustrare tutte le stanze."
Ma non era una stanza qualunque,era un obitorio.
Un..obitorio?!"
"Sì."
"E ci stanno ancora i morti?"
"Non lo so."
"Qua mi posso aspettare di tutto."
"Anche degli zombie vero?" Disse Ashley uccidendo uno zombie dietro di Claire.
"Oh..grazie."
"Eh."
Perlustrarono la stanza e tutti si presero un piccolo infarto vedendo delle blatte giganti.
"Non toccatele,possono sembrare schifose e tutto ma non vi faranno niente,lo giuro."
"Non mi fido."
"Sono amichevoli,non ci faranno niente,si nutrono di topi."
Ashley tolse lo sguardo dalle blatte e vide una cosa che la spaventò.
Dei ragni.
"Quelli non li uccido!!Li odio!"
Leon rise leggermente,si avvicinò al ragno e lo uccise passandoci sopra.
"È morto."
"Grazie a Dio."
Dopo aver perlustrato tutto,si avviarono per la via d'uscita.
"Comunque non pensavo fossi così impaurita da dei piccoli ragnetti innocenti."
"Ti consiglio di tacere,ognuno ha le proprie paure."
Appena usciti,Claire notò una parte che portava alle fogne.
"Voglio andarci."
"È il nostro compito andarci Claire."
Si avviarono dentro le fogne,e come prima cosa..videro un mostro di pianta.
Ashley non diede risposta su come ucciderlo,corse con gli altri due ignorando quella pianta.
Le blatte erano tranquille e non uccidevano nessuno.
"Fermi,non possiamo passare di qua,c'è acqua,ed acqua delle fogne significa trovare gli alligatori e non so combattere sott'acqua,facciamoli venire qui."
"E come?"
"Fate delle piccole onde d'acqua,ci devo pensare io,moriranno fucilati."
I due si misero a fare delle piccole ondine,finché non videro gli occhi dell' alligatore avvicinarsi.
Si avvicinò e scattò,il che fece mettere Ashley in guarda e sparargli più volte nella schiena.
Appena lo guardò vide che era morto.
"Sempre nella schiena."
"Ho trovato delle granate!"
"Ottimo."
Appena si avviarono,video un altro pericolo.
"Attenti con lui."
Il mostro si chiama G-type-young.
"Si può uccidere con il fucile o con le granate."
Erano ad una piccola distanza ciò permetteva di non farsi vedere.
Appena Ashley sparò,Leon buttò una granata vicino al mostro ed esplose.
"Beh..facile."
"Sì."
"Ora?Che dobbiamo fare?"
"Raggiungere il Nest e cercare le chiavi che portano alla stanza di bonifica."
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Love and blood-[Leon Kennedy x reader]
Adventure"Non dobbiamo essere per forza nemici,il nostro cuore dice tutt'altro." Disse Leon Scott Kennedy,poliziotto con una grande cotta di una ragazza che trovò prima come nemica.