6. mi vuoi veramente o vuoi solo giocare con me?

417 22 2
                                    

ero finalmente in pace con me stessa, avrei vissuto da oggi in poi a casa del mio migliore amico senza la presenza di quella puttana che mi ha sempre rovinata dal primo momento in cui ho riconosciuto la sua insignificante faccia di merda come madre ma ora...
ora era tutto finito..
bill mi chiamò dal piano di sotto, aveva preso le mie cose.
scesi le scale velocemente con il rischio di cadere ma non mi interessava, appena spalancò la porta eccomi, in piedi, ancora in piedi davanti a lui.
mi misi a correre fortissimo e mi lanciai tra le sue braccia, le sue confortevoli braccia..
ciò mi ricordò solo una cosa..
oooh..tom.. quello squilibrato non faceva altro che farmi impazzire, per di più, avrei dovuto dormire in camera con lui dove, ahimè..
letto matrimoniale..
aaah... che palle, non poteva andare peggio di così.
salì le scale insieme a bill e andammo in quella che ora era anche camera mia, sistemai di fretta e furia le mie cose per paura che tom entrasse e pensasse che stessi frugando nei suoi cassetti..
in effetti è quello che stavo facendo ma solo per curiosità, non perché mi interessasse di questo ragazzo.. questo stupido ragazzo..
il mio squilibrato..
finito di sistemare la camera iniziai a guardarmi intorno..
il mio telefono?
questa domanda mi tormentava, ma dove minchia era finito?
lo cercai da cima a fondo in camera finché non andai da bill.
<bill?>
lo chiamai
<dimmi bellezza>
rispose lui ironicamente
<il mio telefono?>
chiesi leggermente preoccupata ed infastidita
<oh tn.. non lo so>
<cazzo>
sbuffai e me ne tornai in camera.
che scema.. il mio telefono è sempre stato sul letto..
stava squillando?
chi mai potrebbe essere ora?
guardai e... la mia fottutissima vita era come un deja vu... cazzo!..
avevo paura, non ebbi nemmeno il tempo di posare il telefono che la chiamata iniziò senza che io rispondessi di mia spontanea volontà..
come cazzo era possibile?
cercai di mettere giù ma non funzionava..
andai nel panico, uscì di fretta e furia sul balcone per l'ennesima volta ed ascoltai contro mia volontà le sue acide parole
<TN NON SAI QUANTO AVREI VOLUTO ABORTIRE>
<TN SEI UNA NULLITÀ>
<SEI LA MIA ROVINA>
<SAI COSA, ANCHE IO TI ODIO STRONZA, A MORTE, VORREI ESSERE LÌ CON TE PER METTERE FINE ALLA TUA VITA DI MERDA>
crollai, avevo tutto il peso del mondo addosso, ho sempre pensato di essere forte abbastanza ma cazzo, questo era troppo..
mi accovacciai per terra tenendo le mani tra i capelli, piangendo come una pazza e finalmente...
eccolo..
quella persona, quella fottutissima persona, cazzo non aspettavo altro ma ancora non potevo vederlo, ero convinta fosse tom...
lo chiamai
<tom..>
dissi con un nodo alla gola.
non mi rispose, pianse solamente.
<tom s-sei t-uu...?>
balbettai
non riuscivo più a scandire nemmeno una parola quando risentì quella voce, la sua magnifica voce, quella che mi salva da ogni cosa, chiunque egli sia, era il piccolo millimetro di luce immerso nella mia profonda oscurità.
<tom...>
lo richiamai..
<si, si mia piccola heulsuse..>
era una conferma.. era lui..
non esistai un momento, come l'altra volta mi portò in camera, la nostra camera, il mio squilibrato mi toccò come la prima volta, le sue mani sul mio corpo erano più efficaci degli antidepressivi che mi aveva prescritto lo psicologo.. cazzo.. lui era la migliore tra le mille cure, lui era la soluzione a tutti i miei infiniti problemi.. solo lui, neanche bill riusciva a farmi sentire così.
mi iniziò a coccolare, sta volta in modo molto più aggressivo ma lo stesso piacevole, arrivò ad un punto molto particolare, l'interno coscia, vicino al mio punto debole che non era mai stato toccato in 15, quasi 16 anni della mia vita.
non feci altro che sussurrare ed ansimare il suo nome, per così poco.
non avevo mai avuto nulla con nessun ragazzo, se solo lui mi sfiorava, questo bastava per farmi impazzire e diventare completamente dipendente dal suo tocco, il suo toco, il mio preferito...
smisi di piangere, lo vidi bene in faccia, giocava con il suo piercing e i suoi occhi, i suoi cazzo di occhi.. mi guardava come per farmi capire che avrebbe voluto scoparmi ora e qui.
gli accennai un piccolo gesto per dargli il mio consenso, mi morsi il labbro inferiore continuando poi  leccandomi le labbra con la lingua.
lui sembrava non capire, appoggia le mie mani dietro la sua nuca e lo avvicinai a me..
cazzo..
cazzo era l'unica cosa che riuscivo a pensare, il solo pensiero del suo piercing freddo che toccava le mie labbra mi faceva andare fuori di testa e questo, questo lui lo capì senza che io glielo spiegassi.
                                    *pov:tom*
non so nemmeno io che stavo facendo, che stavamo facendo, questa ragazza mi dava sui nervi, ciò mi eccitava tantissimo..
in più..
si notava che era vergine..
cazzo..
cazzo era l'unica cosa che riuscivo a pensare, il solo pensiero di scoparmi una verginella così innocente e attraente mi faceva eccitare più di quello che fossi già, la mia erezione, cazzo se si notava, nonostante avessi dei pantaloni larghi, fin troppo larghi si notava eccome.
questo mi convinse a scoparla e il mio infinito desiderio di lei, che lei fosse mia era insaziabile, non bastava solo questa volta per accontentarmi, me ne servivano altre cento, forse mille.
                                    *pov:tn*
iniziò a baciarmi dolcemente per poi passare a qualcosa di più, notai la sua erezione, come aveva fatto ad eccitarsi? non l'avevo nemmeno toccato..
questa domanda mi rimbombava in testa.
dopo un po passò al collo..
ansimai il suo nome
<tomm...>
<tom..>
tom, tom, tom, l'unica cosa che riuscivo a dire nel mentre lasciava notevoli succhiotti sul collo.. e non solo...
mi tolse la maglia con forza, io in questo momento ero come sottomessa da lui, dai suoi baci, da lui e basta. lo volevo, più di ogni altra cosa qui ed ora.
                                    *pov:tom*
potevo vedere le sue forme delicate e marcate che mi mostrava il suo corpo, il suo corpo mi parlava, lei mi voleva ed io lo stesso ma ci fu qualcosa che mi spinse a fermarmi...
continuavo a baciarla, sta volta sul seno andando giù sulla pancia sfiorando il suo punto delicato con le labbra, con il mio piercing, quello che più la faceva impazzire.
pensai a lei, di quanti problemi avesse, di come ora ansimava il mio nome, sembrava... impaurita.. forse si sentiva sottomessa..
mi fermai..
mi rialzai, cercai di convincermi a non buttarmi ancora sul suo corpo fermo che aspettava solo il mio schifoso tocco, il mio tocco... penso le desse fastidio nonostante nei suoi occhi, in quel momento leggevo un chiarissimo "scopami".
me ne andai, era l'una emmezza, andai a dormire sul divano.
pensavo a quanto cazzo desiderassi questa ragazza più di ogni altra ma che non potevo avere.. questo pensiero mi uccideva.
                                    *pov:tn*
ero così agitata, ero sicura, avevo voglia di lui, di tutto di lui.
ero pronta a dirglielo lasciandogli il mio completo consenso ma.. si fermò
<tom..>
<tom?>
<TOM>
urlai
ma che gli prendeva?
era sul chiaro punto di volermi scopare e poi? se ne va così, lasciando le cose incomplete.
mi stava provocando, ne ero sicura, gli piaceva giocare? bene, avrei fatto lo stesso o magari, magari non ero abbastanza attraente, abbastanza competente, non mi interessava, da oggi in poi.. avrei solo giocato con lui.. sto stronzo

Perché mi fai questo effetto? - Tom Kaulitz.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora