3.chi sei? perché mi fai questo effetto?

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la sola vista del numero di telefono, quel inconfondibile numero di telefono, l'unico che non ho mai salvato in rubrica, l'unico che cancellerò con felicità il giorno in cui quel telefono non sarà più utilizzato per la morte della persona mi faceva venire la pelle d'oca
<TN DOVE CAZZO SEI EH, TORNA A CASA STRONZA>
sentire queste parole mi faceva venire da piangere, ed ero sola, sola sul balcone per non far sentire la conversazione a bill, il mio migliore amico.
non risposi, mi limitai solo ad ascoltare tutte le cattiverie che quella bastarda aveva da dirmi dopo avermi rovinato la vita
<NON TORNARE PIÙ A CASA>
disse con una rabbia incontrollata, ma quello che disse dopo, quelle parole ero sicura mi avrebbero pesato a vita
<SE SOLO OSI METTERE PIEDE IN QUESTA CAZZO DI CASA, GIURO TN, LO GIURO CHE TI AMMAZZO, PERCHÈ CAZZO NON TI SEI SUICIDATA DOPO AVER SAPUTO DELLA MORTE DI TUO PADRE, MERITAVI LA SUA STESSA FINE E ANCHE PEGGIO>
piansi, l'unica cosa che riuscivo a fare a quasi 16 anni era piangere davanti a quelle dure parole, senza ribattere, senza fare niente.
ero crollata, ero a terra sola con me stessa, sola con me confusa immersa nel mio piccolo ma lancinante dolore.
improvvisamente delle mani fredde mi avvolsero la vita fermandosi sui fianchi, quelle mani.. quelle cazzo di mani, non avevo idea di chi fossero ma mi fecero subito sentire meglio nonostante continuassi a sentire cattiverie gratuite.
non vedevo nulla, tutto era sfocato per quanto stessi piangendo, quella figura mi si avvicinò sempre di più fino a farmi appoggiare al suo petto e, minuti dopo mi prese in braccio per poi portarmi in una camera continuando ad accarezzarmi la pelle, coccolandomi e cullandomi come una bambina che piangeva per aver appena perso il suo giocattolo preferito che ora, immersa nel suo piccolo dolore necessitava di affetto.
la chiamata subito si chiuse appena sentii il materasso morbidissimo di un letto, avevo gli occhi chiusi ma percepivo e sentivo tutto; quelle mani, da ora in poi le mie preferite passarono dai fianchi fino alle cosce accarezzandole delicatamente provocandomi dei brividi indescrivibili che quasi quasi mi fecero sussultare.
dopo minuti di silenzio iniziai a singhiozzare
<shh..>
<piccola..>
<tranquilla, sei al sicuro, lasciati andare..>
una voce angelica parlò facendomi rizzare la schiena per una sensazione indescrivibile di freddo, tutto di questa persona mi faceva impazzire nonostante non riconoscevo ancora chi fosse.
dopo un po', notando che non ero ancora tranquilla, iniziò a lasciare umidi e dolci baci sul mio collo mordicchiandomi qua e la ogni tanto provocandomi un piacere immenso facendomi calmare in un istante.
<dormi piccola, ci sono io qui..>
disse con la voce leggermente tremante
<dormi, "liebe">
un pensiero mi invase la mente "liebe"? cosa significava? io non so il tedesco...
lasciai volar via la mia minuscola curiosità concentrandomi su quello che mi stava facendo quella persona che mi provocava molto desiderio.
pian piano mi addormentai sentendomi abbracciare da dietro e coccolare per il resto della notte...
                                     *pov: x*
sentivo delle urla provenire dal balcone attaccato a camera mia, mi alzai di scatto per la preoccupazione, avevo paura, non so per cosa, non so per chi, agii d'istinto.
arrivai lì correndo trovando tn..
povera ragazza.. povera la mia piccola..
era seduta per terra in un piccolo angolo del balcone schiacciata contro la ringhiera in vetro che le impediva di cadere al di sotto, era rannicchiata, non riuscivo a vederla in faccia.. quanto mi dispiaceva..
<piccola..?>
dissi in modo interrogativo, lei parve non sentirmi presa dalla paura nel sentire quelle orrende parole.
ho sempre odiato il contatto fisico, non è cosa da me ma.. in quel momento.. era l'unica cosa che poteva salvarla dal suo sconforto.
mi avvicinai dolcemente, la presi per i fianchi e la abbraccia.. rimanemmo così per qualche minuto ma non si calmò, decisi di portarla in camera mia, era tardi, aveva bisogno di riposare, con qualcuno al suo fianco per di più.
preso dalla rabbia staccai la chiamata e me la coccolai.. lei, così piccola.. così innocente immersa in tutto questo dolore, non avrei mai permesso che questo andasse avanti ancora per molto.
dopo 10 minuti era ancora lì, tra le mie braccia io dietro lei.. lei davanti me.. non so per quale motivo ma..cazzo.. avevo una cazzo di voglia di baciarla, non era il momento giusto, le fissai le labbra carnose e rosate con tutto il mio desiderio ma mi limitai solo ad accarezzarle le cosce delicatamente mentre giocavo con il mio pearcing al labbro muovendolo avanti ed indietro con la lingua.
continuai a lasciare che dolci parole abbandonassero le mie labbra per raggiungere le sue orecchie e poi la sua mente.. chissà.. chissà cosa ne pensava, le lasciai qualche bacio sul collo, aspettai che si addormentasse prima lei, poi io.
<notte piccola, notte liebe..>

spazio autrice:
volevo precisare che i soprannomi in tedesco li ho cercati su google quindi non sono sicura al 100 per 100 che siano giusti, nel caso, andando avanti con le parti scriverò io la traduzione o almeno, quello che volevo intendere(questo discorso vale anche per il capitolo successivo). detto questo, grazie di tutto e nada

Perché mi fai questo effetto? - Tom Kaulitz.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora