-noi andiamo, aspettate che usciamo di li e poi potete andare-disse mio padre
annuimmo e ci dirigemmo verso la ringhiera
-vuoi?-chiese mostrandomi il pacchetto delle sigarette aperto
per oggi faccio un eccezione: ne presi una e me la portai alle labbra, nel mentre aspettavo che mi desse l'accendino lo guardai era teso i muscoli delle braccia erano ben visibili sembrava che da un momento all'altro la camicia si potesse strappare, il suo sguardo era fisso in un punto davanti a lui e appena lo seguii capii chi stava guardando
-tieni-disse per poi girarsi e appoggiarsi con i gomiti sulla ringhiera, una volta accesa feci lo stesso
-conosci quel cameriere?-chiesi
-Michelle te l'ho detto prima fatti i cazzi tuoi-disse girandosi verso di me
-vabbe visto che non me lo vuoi dire io non vengo con te-sorrisi strafottente
chiuse gli occhi per un millesimo di secondo e quando li riaprì il suo sguardo era ancora più cupo
-d'accodo si lo conosco-ammise
-non mi chiedere nient'altro-continuò buttando fuori il fumo appena inspirato
volevo chiedergli molto altro, ma le parole mi morirono in gola nell'esatto momento in cui il suo braccio avvolse le mie spalle e mi tirò a se
-cam, stiamo esagerando-dissi cercando di togliermi il suo braccio di dosso
-mi hai fottuto il cervello dal primo momento che ti ho vista-disse stringendomi ancora di più
-cam non posso-
per i successivi 10 minuti non disse niente, ma il suo braccio continuava a stringermi a se come se avesse paura che me ne andassi nuovamente
-ragazzi-
appena ci sentimmo chiamare ci allontanammo di scatto
-com'è andata?-chiesi
-ovviamente hanno accettato la nostra proposta-sorrise mio padre
-adesso se volete andare potete farlo-continuò
-bene allora ci vediamo domani-rispose cam per entrambi e mi trascinò fuori
-dove dobbiamo andare?-chiesi
-a chiudere del tutto una questione-disse montando in macchina
aggrottai la fronte -ovvero?-
-vedrai-
dopo 20 minuti passati in silenzio arrivammo a Brooklyn, al magazzino dei bloods
-Cameron cosa cazzo vuoi fare?-chiesi sconvolta
non avevo armi e niente dietro, e pensavo anche lui, ma aprii il cassetto sotto al cruscotto e tirò fuori due pistole
-per sicurezza-disse sorridendomi
-ti rifaccio la domanda e a sto giro vedi di rispondermi: cosa cazzo vuoi fare?-
-mi devano dei soldi e poi magari c'è anche Nathan possiamo chiuderne due di conti in sospeso-disse con tono tranquillo, fin troppo
-la mia è una questione che non può essere risolta così-ammisi
-cos'è ti serve la tua banda del cazzo, con quel coglione del tuo tipo?-urlò
-no, ma mi serve un piano è una vita che non vengo qua e venirci cosi a sbuffo mi fa paura, non sono più quella di 4 anni fa, la mia vita non la voglio rischiare per una cazzata-
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secret- tutto può cambiare
ChickLitsequel di "secret-l'inizio e la fine di tutto" Michelle Collins si risveglia dal coma non ricordando l'accaduto; nella sua vita cambieranno molte cose, ma una no, riuscirà a non mettersi nei guai? ma soprattutto rimarrà a Londra o tornerà a Los Ange...