CAPITOLO 2

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Sarei unipocrita a dire che sto bene, ma in effetti è così, quel peso che portavo sopra al cuore quel dannatissimo masso ad oggi si è dissolto, dopo quello che ieri mi ha detto Luis mi è stato di grande aiuto...

Sono le 7:30 del mattino, questa notte ho dormito con mio fratello dopo quel pianto disperato che ho avuto la sera prima. Luis ancora dorme perciò ne approfitto per farmi una doccia rilassante, dopodichè mi dirigo in cucina cosicchè posso preparare la colazione e pulire tutta la casa. Nel mentre che finisco di impiattare le uova strapazzate con il beacon, metto a tavola anche il succo darancia e boom sono le 7:50 e proprio in questo momento sento i passi di mio fratello ed eccolo qui, <<Buongiorno Lulù>> e mi riserva sempre quel suo sorriso dolce che ogni volta mi fa sciogliere

<<Buongiorno mio principe, desidera la colazione?>>, lui mi guarda dapprima sorpreso per la mia ironia mattutina, perché non lo sono mai anzi o mi sveglio già nervosa oppure arrabbiata con qualcuno, però poi mi dice <Lulù stamattina devo uscire prima per sbrigare delle faccende cosi dopo vado direttamentea scuola>, così io metto il broncio perché è la prima volta che rifiuta la mia fantastica colazione

<Facciamo così però, oggi pomeriggio dopo aver finito gli allenamenti ti vengo a prendere e andiamo a fare una passeggiatad'accordo?>, -a si che sbadata  mi sono dimenticata di dire che mio fratello è il capitano della squadra di basket della sua scuola- lo guardo molto confusa per questa sua proposta però poi decisa gli pongo mille domande a raffica

<cosa devo indossare? Oltre alla passeggiata mi porti a cena? Dovrei vestirmi bene che ne dic-> ma luis mi blocca prima che finisco di parlare

<Lulù niente di queste cose vestiti normalmente sei perfetta in ogni caso, e poi è solo una semplice passeggiata> così annuisco e poi lo saluto, ma prima di farlo andare via gli pongo unultima domanda <ti serve un passaggio per sbrigare quelle faccende di cui parlavi?>

<No grazie Lulù vado a piedi non ci metterò tanto, poi torno a prendere la macchina> dopo due secondi si avvicina a me e posa delicatamente le sue labbra sulla mia fronte e se ne va.

Sono esattamente le 17:30 e mi sto preparando per uscire con mio fratello, poco più di due minuti fa mi ha scritto che mi stava venendo a prendere perciò mi vesto velocemente ho deciso di indossare una maglietta a maniche corte e dei pantaloncini, con degli stivaletti, dopodichè mi sono fatta una mezza coda in modo che metà dei capelli possano restare liberi di volare tra il leggero vento di New York, appena finisco il tutto ricevo un messaggio da parte di Luis che mi sta aspettando fuori casa, prendo la borsetta ed esco.

<Ciao Luis> gli schiocco un bacio sonoro nella guancia, lui ricambia il mio saluto sorridendomi. Però non so mi sembra un poco strano, guardandolo bene mi sembra abbastanza nervoso e non capisco perché

<ei tutto bene?> gli domando cercando di non essere troppo appiccicosa, <si perché?>

<no beh sai capisco che qualcosanon vada perchéèda quanto sono salita in macchina che sospiri molto pesant, stai sudando e oggi si sta molto bene, e poi anche se quel poco ti stanno tremando le mani> a questo punto rilascia un sospiro e inizia a parlare.

<< Ascolta sorellina, oggi andremo in un bar, ma non per bere o distrarci o cose di questo genere, per fare unaltra cosa che non posso dirti io ma devi ascoltare dalla persona che l'ha proposta a me>> io anniusco e basta, sarebbe inutile porgli delle domande tanto so che non mi risponderebbe.

Non appena arriviamo mi sale l'ansia cosi mi affretto ad affiancare mio fratello ed entriamo nel bar che sta a circa  40 minuti da casa nostra . Una volta entrati ciò che mi si presenta davanti non me l'aspettavo proprio infatti rimango immobile come una statua in mezzo al bar.

𝑴𝒚 𝑳𝒐𝒗𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora