avevo detto che avrei aggiunto una one shot a 1.5K di visualizzazioni su "Butterflies" ma non mi aspettavo di raggiungerle così velocemente quindi si sono un po' in ritardo ma ecco a voi una smuttie con la minsung :)
Enjoy!Jisung si trovava in carcere da quasi due mesi, incolpato di aver partecipato ad una rissa nella quale lui continuava ad affermare di non esserci stato.
Malgrado questa inaspettata svolta della sua vita, Jisung era un ragazzo forte e non si era fatto prendere dal panico o da istinti omicidi, in più aveva adocchiato dal primo giorno un poliziotto che non era per niente male.
Era alto e bello, decisamente muscoloso e dannatamente sexy nella sua divisa blu e nera.
Jisung aveva avuto modo di scoprire il suo nome e sentire la sua voce dato che faceva il turno di notte davanti alla sua cella.
Si chiamava Minho, quel manzo.
Jisung doveva ammettere di aver passato più di una notte in bianco solo per guardarlo e tentare di parlargli, anche se sapeva che con poche probabilità un carcerato avrebbe potuto tenere una conversazione con un poliziotto.
Lo avrebbe "distratto" dal suo lavoro, e già lì non si viveva al massimo, in più se gli avessero tolto il suo idolo non sarebbe stato difficile per Jisung cambiare mood in modo drastico.
Eppure ce l'aveva fatta.
Avevano parlato per un po', e in seguito quel poco si trasformò in tutte le notti.
Lo aveva distratto dal suo lavoro, ma nessuno dei due sembrava preoccuparsene più di tanto.
Infatti anche Minho lo distraeva col suo fascino.
Lo distraeva dal mondo reale suscitandogli diverse fantasie che Jisung teneva a bada molto difficilmente.
Almeno fu così fino a quella notte.
Era il 14 di Settembre, una notte piuttosto calda per essere quasi in autunno.
Jisung aspettava con impazienza che arrivasse Minho, gustandosi già l'idea del suo piano portato a termine.
Ormai aveva ottenuto la sua fiducia, quindi non sarebbe stato difficile chiedergli di fare qualcosa per lui e per il suo compleanno.
"Minho! Finalmente sei arrivato"
"Shh, quante volte devo dirti di abbassare la voce?"
"Scusa"
"Mh. Mi stavi aspettando?"
"Come ogni notte. Comunque, volevo dirti una cosa"
"Sentiamo"
"In realtà è una piccola richiesta, ma non è nulla di illegale"
"Stai attento a ciò che chiedi, Han Jisung. Ti ho dato la mia fiducia ma ho pur sempre un lavoro importante nel quale non sono permessi occhi chiusi"
"Si, si... È che oggi è il mio compleanno. In verità lo sarà ancora per poche ore, quindi... Beh, vorrei chiederti una sorta di regalo"
"Oh, auguri. Che sorta di regalo avresti in mente?"
"V-vorrei baciarti"
Minho restò in silenzio per un attimo, guardando il viso innocente di Jisung dietro le sbarre.
"Un bacio?"
"Si"
"Uno solo?"
Jisung era incredulo.
Gli stava proponendo più di un bacio??
"Quanti ne vuoi tu" rispose avvicinandosi quanto più poteva, bloccato dalle sbarre.