Dedicata al mio puntino rosso preferito theonlygabb perché ha letto tutto wattpad non so con che forza di volontà e ha bisogno di una minsung potente...
È un po' lunghetta ma meglio così no?
Enjoy!!jisung sospirò di sollievo, sentendosi finalmente libero di girare per i fatti suoi tra le strade di Madrid.
era in Erasmus in Spagna insieme ai suoi compagni del secondo anno, esattamente dove si era trasferito un suo amico da quasi un anno.
in realtà chiamarlo amico è riduttivo... entrambi erano visibilmente innamorati l'uno dell'altro ma in dieci anni della loro conoscenza non si erano mai dichiarati e in più la lontananza non prometteva una relazione stabile.
eppure Jisung era felice di esserci in Spagna, era felice di poterlo rivedere.
chissà, magari era cambiato qualcosa...
dubitava che dal nulla se ne fosse uscito con: "TI AMO JISUNG VOGLIO SPOSARTI", ma le sue fantasie certamente non si limitavano a quello.
girando qua e là si ritrovò davanti a diversi sex shop, così si abbandonò a quel peccato ed entrò nel primo che gli si presentò.
ovviamente spingendo la porta quando l'adesivo diceva 'tirare'.
davanti a lui si aprì un varco di luce perlopiù rossa, molto adatta al contesto.
deglutì, sentendo un brivido correre lungo le sue membra.
si guardò intorno, notando un paio di ragazze in calore che ridacchiavano davanti ad un completino.
fece qualche passo, scrutando interessato i vari prodotti del negozio.
c'erano sex toys ovunque, cosa che non migliorava la castità dei suoi pensieri.
fece per prendere in mano un flacone di lubrificante alla ciliegia, quando qualcuno gli toccò la spalla.
jisung, prendendo un colpo, si voltò e incontrò gli sguardi mezzi fatti delle due galline di poco prima, evidentemente in cerca di un ragazzo per passare una serata in compagnia (...)
entrambe iniziarono a lusingarlo, facendogli venire voglia di prenderle a mazzate, soprattutto quando si ostinarono ad allungare le mani.
"hey! siamo in un negozio di roba per scopare, non in un luogo per scopare. quindi fatemi il piacere di lasciare in pace i miei clienti"
quella voce arrivava da dietro il bancone, era quella di un ragazzo alto e muscoloso dalla carnagione piuttosto chiara, i capelli bordeaux scurissimi quasi quanto i suoi occhi che brillavano come gocce di sangue sotto quei led.
i suoi muscoli erano fasciati perfettamente da un completo formale che rendeva la sua figura ancora più autoritaria.
eppure, per quanto sembrasse invalicabile e risoluto, in quelle pupille profondissime sembrò brillare una scintilla di pura emozione appena si posarono su quelle di jisung.
il negozio fu pervaso da un totale silenzio, dato che le due se ne andarono spaventate.
"Minho- sei tu?"
"Jisung?"
rimasero ancora esterrefatti, come se non si riconoscessero più.
poi, ad un tratto, jisung scoppiò a ridere.
"cazzo tu non dovevi scoprirlo..." ridacchiò il più grande avvicinandosi.
"ecco perché non mi dicevi del tuo lavoro! non me lo aspettavo, hahahha"