13: quel pensiero aveva accantonato il suo stesso dolore

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song: Lei è, Silent Bob, Sick Budd;

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song: Lei è, Silent Bob, Sick Budd;

통증
pena

Gli occhi appannati del biondo erano fissi sulle mani del corvino. Lo stringeva a sé, lo circondava con le proprie braccia, mentre i vestiti bagnati si incollavano alla loro pelle, Jungkook lo cullava in modo da confortarlo, cercando almeno di riscaldarlo dal vento freddo che soffiava. Dondolava con il corpo del ragazzo stretto a sé, mormorando parole sconnesse di conforto, mentre il biondo boccheggiava in cerca d'aria. La mano paffuta del ragazzo era posta sul suo petto, stringendo con forza il tessuto della sua maglia che, talmente bagnato, si era quasi fuso con la sua pelle. Gli doleva il petto a causa della mancanza d'aria, e Jungkook si stava maledicendo per la sua stupida scelta avventata. Come gli era venuto in mente di incitarlo a immergersi, letteralmente, dentro il suo incubo personale? Era come chiedere a Jungkook di... Scrollò la testa, qualche goccia d'acqua salata saltò via dalle sue ciocche. <<Hyung, concentrati su di me, ti prego>>, suggerì il corvino, anche se Jimin sembrava non sentirlo affatto. Yoongi ci stava mettendo davvero troppo ad arrivare, ma come biasimarlo? A Jungkook era venuta la malsana idea di portare Jimin fuori città, a quel punto il grosso sarebbe toccato a lui. <<Jimin>>, lo richiamò, scostando il ragazzo che era sdraiato sul suo petto, lo girò in modo da poterlo vedere in viso. Il suo cuore si spezzò alla vista delle sue guance rigate di lacrime, gli occhi annebbiati dal panico, le labbra schiuse affamate d'aria. <<Jimin, guarda me>>, il corvino portò le mani sulle gote del biondo, scacciando con i pollici le sue lacrime, sostenendogli il viso nella sua direzione. <<Jimin, per favore, guardami>>, lo supplicò con le lacrime che minacciavano di fuoriuscire dai suoi occhi scuri. Vide gli occhi di Jimin riprendere un po' di luce, forse sentendo per la prima volta, in quel momento, la sua voce. Il biondo sentiva ancora le orecchie ronzare, vedeva sfocato, ma era riuscito a scorgere l'espressione disperata del corvino, le sopracciglia corrucciate in pena, le labbra che tremavano mentre faceva pressione sulle sue guance, richiamandolo, pregandolo di guardarlo. E con quel poco senso della ragione che era rimasto in lui, Jimin sollevò il suo sguardo per incatenarlo con quello sofferente del corvino. Lasciò che i suoi occhi ricadessero in quelli del corvino, aggrappandosi a loro come fossero la sua ultima salvezza, si perse in quelle pozze profonde, accorgendosi delle piccole gocce d'acqua che scendevano dai suoi occhi, portò una mano a tracciare il contorno del suo viso, toccò con timore una lacrima mentre un senso di colpa lo riempiva dal profondo, risvegliando la sua ragione. Non doveva piangere, no, Jungkook non doveva essere triste, Jimin voleva che fosse felice. I pensieri riempivano la sua testa, non si era nemmeno reso conto di essere tornato a respirare, il pensiero della pena di Jungkook aveva offuscato il suo stesso dolore, accantonandolo in un angolo a marcire in solitudine. Il corvino tirò un respiro di sollievo, quasi ridendo istericamente, mentre accarezzava il viso del biondo, per poi tirarlo in un abbraccio, stringendolo tra le sue braccia, petto contro petto, cuore contro cuore. La vista del biondo che pian pian riprendeva il controllo di sé aveva riempito di gioia il corvino che sorrideva sinceramente al di sopra della spalla di Jimin. Lo cullò tra le braccia nuovamente, mentre sentiva il leggero respiro del biondo solleticargli il collo. <<Perdonami Hyung, perdonami>>, sussurrò colpevole. <<Io non volevo...>>, nonostante il sollievo iniziale Jungkook non aveva affatto smesso di piangere, ma non piangeva più per il dolore di assistere alla sofferenza di Jimin, bensì piangeva per la sua colpevolezza. Si sentiva responsabile del male di Jimin, era stato lui stesso la causa e si odiava terribilmente per questo. Un singhiozzo spezzò la frase del corvino, mentre Jimin si stringeva più stretto a lui, beandosi del suo calore e sfregando il viso sul suo petto. <<Non è colpa tua>>, soffiò sottovoce, notando come le lacrime del corvino scendessero fino alla punta del mento, cadendo poi sulla sua felpa. <<Si invece, ti ho spinto io a farlo, non avrei dovuto, io->>, sbottò velocemente il corvino in panico. Jimin alzò la testa dal suo petto, guardandolo negli occhi, serio. <<Non è colpa tua, volevi solo aiutare>>, si avvicinò al suo viso, posando un bacio delicato sulla sua guancia, forse di ringraziamento, forse per calmarlo, per poi tornare ad abbracciare il suo torso. Il corvino rimase in silenzio dopo quel gesto, si limitò ad abbracciare il ragazzo, chiedendosi come quel contatto non l'avesse infastidito. I minuti passarono, il sole iniziò a tramontare e finalmente Yoongi arrivò. Sfrecciò tra le auto e parcheggiò malamente sul bordo della strada, scese dalla macchina e corse verso i due ragazzi, trovandoli abbracciati. <<Jimin>>, lo chiamò Yoongi, l'ansia nella sua voce era palpabile. Ma Jimin non rispose. <<Si è addormentato>>, rispose Jungkook, alzando finalmente lo sguardo dal suo Hyung. Yoongi osservò i due ragazzi, fradici dalla testa ai piedi, due puntini in mezzo alla spiaggia. <<È stata una sua idea?>>, chiese Yoongi, sebbene sembrasse calmo, la rabbia iniziava a crescere in lui. <<No, l'ho portato io qui, ma non sapevo di fargli del male, io non lo sapevo->>, Yoongi lo fermò dal continuare, le parole del corvino sembravano sincere e per completare la sua credibilità c'erano ancora le tracce delle lacrime secche sulle sue guance e la voce tremante. <<Ti credo. Sei stato bravo>>
<<Cosa?>>, chiese confuso il corvino, era stato bravo? Ma se gli aveva fatto venire un attacco di panico...
<<È difficile calmare Jimin quando ha un attacco, ci riesco solo io. O almeno era così, ora siamo in due. Vieni saliamo in auto>>, lo spronò. Jungkook prese con cautela il corpo del ragazzo addormentato, avviandosi verso il...camion? <<Hyung e questo?>>, chiese allibito. <<Non ho una macchina, ho pensato non sarebbe stato un problema prenderlo in prestito dal ristorante>>, lo guardò innocentemente. <<Hyung, l'hai rubato?>>, Jungkook era sbigottito, Yoongi aveva davvero rubato un camion per venire a soccorrere Jimin?
<<Preso in prestito>>, lo corresse per poi dirigersi verso la moto del corvino e caricarla nel retro del furgone. <<Forza sali>>
Jungkook prese posto accanto a Yoongi, c'erano solo due posti sul camion quindi dovette porre Jimin sul suo corpo. Lo sorresse mentre lo sdraiava su di sé, lo sentì mugolare nel sonno e stringere più forte il tessuto della sua felpa con la sua piccola mano. Sorrise teneramente a quella vista, mentre Yoongi metteva in moto il camion e guidava sull'autostrada.

ANGOLO AUTRICE
Scusate tanto l'attesa, è un periodo in cui sono molto impegnata e il tempo/desiderio di scrivere è poco, spero che il capitolo sia di vostro gradimento, al prossimo aggiornamento!❤️

ʙʀᴜɪsᴇs; ᴛᴀᴇɢɪ; ᴊɪᴋᴏᴏᴋDove le storie prendono vita. Scoprilo ora