EPILOGO - Un Cuore Nero

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Sam è sola in cucina, china sul tavolo a tagliare le fragole

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Sam è sola in cucina, china sul tavolo a tagliare le fragole. L'odore arriva fino alle scale. Sento dei movimenti al piano di sopra, ma per il momento siamo solo io e lei. Mi fermo sulla soglia. Indossa un abito bianco che le lascia scoperta la schiena. Il suo corpo sprigiona sensualità in ogni sua parte. Ogni gesto è un richiamo impossibile da ignorare.

Oggi è il suo compleanno. È con noi da un anno esatto. Il suo universo e il suo mondo restano un mistero per me; lei me ne mostra delle parti, ma mai l'intero. Si taglia ancora, in certi giorni sbagliati. Quando me ne accorgo mi limito a medicarla in un silenzio che non è di rimprovero. Non posso entrare in quello che le vive, ne sono escluso, posso solo lenire le ferite invisibili con gesti semplici e l'unica certezza che ho è che per lei ci sarò sempre.

Ho trascorso un mese in ospedale, per la metà del tempo divorato dalla febbre, poi è passata. Abbiamo vinto noi. Ho chiesto a mio padre se avesse trovato il bracciale di Sam e lui me l'ha riportato nel sacchetto delle indagini. Per l'operazione lieto fine non sarà necessario.

Gli agenti dei quattro distretti si sono uniti contro un nemico comune che era diventato troppo forte e minacciava la sicurezza dell'intera città. Troppi ragazzi avevano distrutto la loro vita a causa del Nod. La polizia aveva tollerato fin troppo. Erano stati perpetrati troppi delitti mai risolti, erano sparite nel nulla ragazze di cui le famiglie cercavano ancora i corpi. L'operazione messa in piedi da Zanna è stata un successo.

Sam continua il suo lavoro e canta sottovoce. Quando mi avvicino e le sposto i capelli da un lato trattiene il respiro stringe il coltello con forza. Ci sono gesti che ancora la spaventano. Mi chino a baciarle le spalle e la schiena. La sento gemere piano quando riconosce le mie labbra. «Buon compleanno, piccolo uragano» le bisbiglio sulla spina dorsale. La pelle si solleva in un brivido. Lei si volta, mi sorride e si appoggia al tavolo di cucina. La faccio sedere sopra al ripiano, il vestito si solleva e io continuo a baciarla ovunque. «Sai di fragole... e di acqua di mare» sospiro mentre salgo con una mano lungo la gamba piegata.

«Non mangiarmi, ti prego» ride lei. Getta un occhio alla porta. «Smettila». All'improvviso arrivo a una zona più sensibile e lei si abbandona contro di me. Ricambia i miei baci con maggiore intensità. Sam è un fiore semichiuso, cresciuto e sbocciato nell'ombra. La sua bellezza è difficile da eguagliare perché viene da una fusione di emozioni, esperienze e traumi. Mi sono innamorato di lei nel buio e in quell'oscurità noi due abbiamo portato luce.

«No, Aria, non sta male». La voce di Chris ci fa sobbalzare. Ci stacchiamo di colpo e faccio scendere Sam dal tavolo mentre lei si abbassa il vestito. «Vai da Vanessa, ti chiama».

Passo una mano sulla faccia per calmarmi e Sam, dall'imbarazzo, ricomincia a tagliare fragole già a pezzi. Decisamente questa casa è troppo affollata per fare l'amore sul tavolo di cucina.

«Ma la zia Sam sta bene?» continua la bimba.

Vorrei sprofondare. «Sta bene» confermo con la voce ancora instabile.

Chris entra in cucina e grida. «Mic le toglieva solo un moscerino da un occhio...» Poi mi colpisce il braccio con un pugno fortissimo e, senza neanche darmi il buongiorno, bisbiglia. «O le stavi togliendo altro, piccolino

«Ma non la smetti mai?»

Lui si siede a tavola e inizia a mangiare una fetta biscottata. Aria entra in cucina con Vanessa. Mia madre si china a dare un bacio sulla guancia di Sam e le fa gli auguri. Aria le sale in braccio. Lei ha ancora l'aria un po' sconvolta dal mio attacco di prima. Le sorrido e si nasconde dietro alla tazza di caffè che tiene tra le mani.

Faccio scivolare il bracciale sulla tavola fino a lei. Ho passato la notte ad aggiustarlo. Sam lo rigira tra le dita, passa da un pendente all'altro incantata, poi lo infila al polso. Ha gli occhi lucidi e non dice niente. Allunga la mano a prendere la mia e mi basta quel sorriso.

***

Sam è rimasta indietro, Christian è a pochi metri da me e io raggiungo lo scoglio. Sollevo un braccio e sento la sua voce che dice: «Hai barato».

«Smettila. Non sai perdere».

«Io non perdo mai». Lancia uno sguardo a Sam che cerca di raggiungerci. «Hai lasciato indietro la tua fidanzata».

Vederla in mezzo al mare e non essere al suo fianco accende ancora in me un senso di panico e Chris lo sa bene. «Ok. Vince chi arriva per primo da Sam» dice lui, con un sorriso che scopre una fila perfetta di denti bianchi da squalo.

Lo seguo e lo supero. Sentire l'acqua scorrere veloce contro il corpo e usare i muscoli senza il timore di un collasso è un regalo meraviglioso. Sono entrato nella squadra agonistica da cui mi ero ritirato a causa del cuore e alla mattina, quando corro da solo, riesco a fare dieci chilometri senza neanche sentire la stanchezza. Non mi sono mai sentito così vivo.

Lascio indietro Chris.

Mi dispiace, amico, se il traguardo è Sam, vinco io.

***

Finalmente sono andati tutti a casa. Vanessa ha invitato Frida, la migliore amica di Sam, ed Elena, che ancora non mi rivolge la parola, per festeggiare. Abbiamo cenato in giardino e la festa è stata bella per lei, ma un supplizio per me.

La aspetto nella serra, seduto sul dondolo. Sono fioriti i tulipani blu che ho piantato in ottobre, accendono macchie di colore in ogni angolo. Sam entra, si ferma ad ammirarli e poi, alla fine, squadra me. «Ho trovato il tuo biglietto».

«Potremmo riprendere da dove ci siamo interrotti questa mattina» propongo con un sorriso audace.

Lei avvampa e si viene a sedere sul dondolo accanto a me, accavalla le gambe sopra le mie e perdo la capacità di ragionare. «Vorrei darti una cosa prima» dico.

Lei inizia a sbottonarmi la camicia. «Può aspettare».

Il cuore mi rimbomba nelle orecchie, la fermo. «No, non può».

Lei mi accarezza i capelli, li scompiglia e sorride. «Cosa ci può essere di più importante di questo?»

Sposto le sue gambe e scendo dal dondolo. Mi inginocchio di fronte a lei e apro la mano.

Non sa cosa dire, stringe le braccia al petto finché non le prendo la mano sinistra e me la porto alle labbra. I suoi occhi si fanno scuri come la pietra incastonata nell'anello. È un diamante nero. Lo infilo all'anulare e lei smette di respirare.

«Era solo questo. Stare con te è come trovarsi al centro di un uragano. Intorno infuriano venti e tempeste, ma so che non mi faranno mai del male».

Sam mi fa alzare e mi tira contro di lei. Il tempo delle parole è passato, non sono in grado di ragionare quando mi prende così.

«Il mio nuovo cuore nero ti ama più del precedente».

Perché lei è la farfalla, la più rara tra tutte. E io? Io sono solo il suo cuore nero.

🦋 🖤 Spazio Fede 🖤  🦋
Ci salutiamo qui.
Oppure, se volete, ci ritroviamo su UNEXPECTED LOVE, lo spin off su Aria e Chris. Ritroverete quasi tutti i personaggi di Fit in e qualche nuovo arrivato.
È qui su Wattpad.
Per chi invece non fosse passato a trovarmi all'Immer Hotel mentre la storia era su Wattpad, vi aspetto a COLD CREEK. Ambienti dark-horror, ma personaggi tutt'altro che scontati. Lo trovate su Amazon.
Per tutti gli altri...
Grazie per avere condiviso con me questa storia! È stato un onore. 🖤🦋

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