Capitolo 2

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MARGHERITA POV

"Bill? Hai avuto notizie di Giulia da quando Ryan é morto?" Dissi "no perché?" Rispose confuso "perché forse ho avuto un'idea.."dissi

Andammo in ospedale e chiedemmo dove fosse Sofia Renoir

"Signori, la ragazza é morta dieci mesi fa" rispose l'infermiera "possiamo vedere il dottore che ha provato a salvarla per favore" dissi in modo arrogante

Ci portò dal dottore, fortunatamente era libero

"Dottore può dirci dov'era la stanza dov'é stata ricoverata Sofia Renoir" dissi "é la numero 258" rispose "la ringrazio" dissi

Entrammo nella stanza 258, era vuota, ma nel letto c'era il segno di qualcuno e l'armadio aperto, come se fosse scappato qualcuno, improvvisamente entrò Giulia nella stanza e ci vide

"Che cazzo ci fate qui?" Disse "no tu cosa ci fai qui" dissi avvicinandomi a lei furiosa

Lei mi guardò sorridendo

"Volevo venire per pregare un po' per Sofia" disse

Io capii che stesse mentendo

"Beh peccato che qua c'è il segno di qualcuno sul letto e l'armadio aperto senza nessuno, hai spiegazioni per questo?" Le dissi incrociando le braccia

Lei mi guardò un po' intimorita, come se fosse successo qualcosa che non doveva succedere

"No, devo andare" disse uscendo di fretta "ho già capito" sussurrai "cosa?" Rispose Bill mentre controllava la stanza

Mi girai verso di lui

"Sofia non é morta, é ancora viva e Giulia la sta cercando" risposi "COSA?" Disse alzando la voce Bill "shh, zitto" sussurrai facendolo zittire "dobbiamo trovare Sofia prima di lei, non sarà tanto lontana" dissi "le lenzuola se hanno ancora il segno di qualcuno, deve essersene andato poco tempo fa, hai ragione non sarà tanto lontana, devo solo avvertire.." disse ma lo interruppi "non c'è tempo dobbiamo correre a cercarla" dissi prendendolo e tirandolo

"Dove sei Sofi.."

SOFIA POV

Continuai a camminare per le strade di Los Angeles, ero capitata nuovamente nelle strade meno raccomandabili, avevo una pistola, non m'importava, dovevo imparare a cavarmela da sola.
Continuai a camminare fino ad arrivare ad un bar, lo stesso dove avevo incontrato Tom la prima volta

"No basta, Sofia toglitelo dalla testa" dissi tra me e me

Non riuscivo a credere all'idea che Tom Kaulitz fosse morto, soprattutto in parte a causa mia, se solo qualcuno lo avesse fermato in tempo.
Lo guardai incantata ma poi ripreso a camminare, sentii qualcuno fischiarmi, tirai fuori la pistola e lo presi in testa proprio come mi aveva detto Tom

"Cazzo funziona?" Sussurrai rimettendo la pistola al suo posto

Continuai a camminare, ero ormai in centro città, sentivo il rumore delle tante auto, odiavo il centro, ma proprio per questo ci andai, così che non mi trovassero.
Mi fermai in un vicolo per respirare un'attimo

"Ehi, ti sei persa?" Mi chiese una voce maschile "no no sto bene grazie" risposi secco "ok, tutto ok? Sembri triste" disse "sto bene, chi saresti?" Risposi "mi chiamo Kevin, piacere" disse sorridente

Sembrava un ragazzo apposto ma continuai a rimanere attenta, io ero "morta" per cui dovetti inventarmi un nome

"Ellie" risposi "Che bel nome Ellie" rispose

Dopo aver ripreso fiato, lo guardai

"Devo andare, é stato un piacere" prima che andassi me afferrò un braccio "posso venire con te, non me la so cavare bene da solo.." disse

Lo guardai, ero un pericolo se fossi stata con qualcuno, ma era indifeso e solo

"Va bene, mi fido" risposi "grazie Ellie, non te ne pentirai" rispose

Continuammo a camminare, il silenzio era così imbarazzante in quel momento, proprio come le prime volte con Tom, solo che lui era sempre il primo a interromperlo, improvvisamente vidi delle pattuglie di Giulia

"Oh merda, giù giù" dissi a Kevin

Ci eravamo messi dietro un cassonetto, nascosti in silenzio

"Ma che succede" mi sussurrò il ragazzo "dopo ti spiego" risposi

Una volta passate guardai se la strada era libera, una volta usciti continuammo a camminare

"Quindi la spiegazione?" Mi disse "ah si, diciamo che una banda criminale mi cerca" risposi

Sembrava stupefatto in modo positivo dalla risposta

"Davvero? Che cos'hai fatto?" Rispose "beh diciamo che ci siamo fatti dei torti a vicenda" risposi "capisco" disse

Il ragazzo aveva se no più o meno sedici anni, era ancora piccolo per tutto questo, ma mi faceva pena da solo.
Continuai a camminare quando dall'altra parte della strada vidi Margherita e Bill, ero vestita diversamente e non avevo mai legato i capelli davanti a loro, avevo una chance per attraversare e superarli senza metterli in pericolo, ma qualcosa andò storto

"Sofi..?" Sentii dire Margherita "eh vieni andiamo di qua" dissi al ragazzino

Iniziammo a correre e sentivo Margherita e Bill dietro chiamarmi

"Chi sono loro Ellie?" Disse Kevin "niente, roba vecchia" risposi

Corsi nel primo locale affollato, cioè uno strip club

"Tappati gli occhi" dissi al ragazzo

Una volta entrati, quel locale non era mai cambiato, sempre solite ragazze, solito posto, eppure, era sempre pieno, andai il più possibile in mezzo alla folla così che mi avrebbero perso, quando mi scontrai contro qualcuno.

"Ah cazzo..scusa" dissi frettolosamente dandogli una veloce occhiata e poi sono corsa subito via

"Forza usciamo dal retro"

MARGHERITA POV

"Sofi..?" Dissi vedendola con dietro un ragazzo suo sedici anni

Presi Bill per il polso ed iniziammo a inseguirla chiamandola, al che andò dentro lo strip club, iniziammo ad infilarci dentro la folla ma l'avevamo già persa, così raggiungemmo gli altri

"Ragazzi Sofia é viva ed é qui dentro" disse Bill "impossibile" rispose Georg "l'abbiamo vista, aveva dietro un ragazzino sui sedici anni" risposi

Ecco che si alzò

"Non é irriconoscibile con quegli occhi" disse Tom "hai ragione" risposi

TOM POV

Ero all'interno dello strip club che tornavo dalle stanze private, improvvisamente mi scontrai con qualcuno, stavo per insultarlo ma..

"Ah cazzo..scusa" disse una voce familiare

Ed eccola lì, i suoi occhi verdi che attirarono subito la mia attenzione, era lei viva davanti a me.
Mi girai e la vidi andare via in un batter d'occhio. Vidi arrivare Bill e Margherita abbastanza agitati, così mi sedetti vicino a Georg.

"Ragazzi Sofia é viva ed é qui dentro" disse Bill "impossibile" rispose Georg "l'abbiamo vista, aveva dietro un ragazzino sui sedici anni" rispose Margherita

Mi alzai e guardai tutti sorridendo prima di parlare

"Non é irriconoscibile con quegli occhi" dissi "hai ragione" rispose Margherita

Erdbeer era viva, stavo per spararmi a causa della sua "morte" ma fortunatamente, l'arrivo improvviso delle macchine della polizia mi fecero sbagliare e al posto del mio cranio, il colpo colpì una lampada.
Ovviamente i giornalisti hanno voluto dare notizie false, ma almeno ora, tutto il mondo era convinto che fossi morto, giravo sempre con delle maschere al di sotto degli occhi per passare inosservato, anche se odiavo mascherarmi per nascondermi, dovevo.

É decisamente un'incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora