É decisamente un'incubo

Capitolo 15

SOFIA POV

La mia guancia ancora faceva male se veniva toccata, le mie mani erano entrambe fasciate ed eravamo entrambi chiusi in bagno.
Io seduta sulla vasca e lui appoggiato al lavandino mentre ogni tanto guardava se stessi bene e che non facessi cazzate.

"puoi anche uscire sai" gli dissi in modo scontroso

Lui mi guardò senza esprimere nessuna emozione e non si mosse da dov'era, quando il suo sguardo non era rivolto verso di me, mi concentravo sulle sue espressioni e movimenti, il suo volto era agitato e muoveva il piercing al labbro come se avesse ansia, le sue gambe non riuscivano a stare ferme e le sue mani tremavano leggermente, stava avendo un'attacco di panico e non voleva mostrarlo? impossibile, lui è l'uomo più forte di Los Angeles, ma gli chiesi comunque se stesse bene.

"si perché non dovrei?" mi rispose senza degnarmi di uno sguardo "allora guardami quando parliamo" risposi

I nostri sguardi si incrociarono, i suoi occhi erano lucidi e rossi, non riusciva a stare fermo, continuava a muovere quel piercing nervosamente.

"a me non sembra che stai bene" dissi mentre mi alzavo lentamente.

Non rispose, mi guardava e basta, i suoi occhi esprimevano solo emozioni negative e mentre mi avvicinavo a lui, era come se si volesse buttare addosso a me ma qualcosa lo fermasse.
Continuai lentamente ad avvicinarmi, guardavo ogni minimo movimento che faceva il suo corpo, era chiaro che avesse paura di qualcosa.

TOM POV

Era seduta sulla vasca a guardare le sue mani fasciate, io mi limitai a guardarla ogni tanto se stesse bene, le mie mani iniziarono a tremare, le mie gambe non riuscivano a stare ferme, il mio cervello mi continuava a far rivedere la scena dello schiaffo, dopo averglielo tirato, quegli occhi verdi pieni di lacrime e dolore, era come se mi avessero accoltellato al cuore, avevo paura, che non saremo più tornati come prima, fumare dell'erba pesante non é stata una buona idea.

"Tutto bene?" mi chiese guardandomi "si perché non dovrei?" le risposi, era evidente che non avesse creduto alla risposta "a me non sembra che stai bene" rispose

Le lanciai semplicemente uno sguardo e continuai a guardare il pavimento, ma sentii dei movimenti, mi girai e la vidi avvicinarsi lentamente fissandomi, la desideravo così tanto il quel momento, la volevo tra le mie braccia, ma mi misi un blocco, non volevo provocargli altro dolore, anche se in quel momento era l'unica cosa che volevo, in quel momento...avevo paura.
Era di fronte a me, non toglieva lo sguardo dai miei occhi, sembrava quasi curiosa.

"non mentire, hai paura e si vede" disse

Non sapevo cosa dire, non sapevo cosa pensare, il mio cervello pensava solo a quel fottuto schiaffo, il suo sguardo sembrava essere leggermente più morbido, ma ancora più curioso di prima

"perché hai paura?" mi chiese "No ho paura" risposi freddamente e guardandola quasi male.

A volte sono proprio una testa di cazzo, rispondere in modo freddo in quel momento non era il caso.
Il suo sguardo tornò nervoso e si sedette di nuovo sulla vasca continuando a fissare le proprie mani, ora avevo ancora più paura, ma provai a nasconderlo il più possibile.
Perché avevo paura poi? sono sempre stato uno stronzo senza pietà, la paura non é mai esistita per me, solo per Bill ne ho provata tanta.

7 anni prima (TOM POV)

Io e Bill stavamo facendo una consegna di cocaina, avremmo dovuta consegnarla nel vicolo più temuto di Los Angeles, Bill aveva la scatola con dentro le buste mentre io avrei contrattato, non ero per nulla agitato, mentre Bill lo era leggermente, una volta arrivati, vidi l'uomo che ce la chiese, così andai da lui, era abbastanza grosso e alto.

"l'avete portata?!" disse subito quasi nervosamente "si ma lei ci deve dare ciò che le abbiamo chiesto.." risposi

ci diede una pistola e strappò la scatola dalle mani di Bill

"ne manca una" risposi

l'uomo di violenza mi prese per la gola, lasciando andare la scatola, mi sbatté con violenza contro il muro tenendomi sempre dal collo, iniziai a tossire, ma sentii un'urlo di Bill è un gemito di dolore dell'uomo, mi lasciò andare ed iniziai a tossire chinato per terra, vidi che prese Bill ed iniziò a cercare di soffocarlo, in quel momento ebbi paura.
Andai in panico non sapevo cosa fare, ma poi vidi la pistola, non ci pensai due volte la presi e si sentì un forte colpo, Bill iniziò a tossire mentre l'uomo aveva un proiettile dritto in testa.
Bill mentre tossiva mi guardò scioccato, fu la prima persona che uccisi.

"Tom tu l'hai.." disse Bill andando in panico

Mi precipitai da lui e lo abbracciai, lui piangeva, con le mie mani presi il suo viso e lo guardai negli occhi

"Bill, ormai siamo entrati in un mondo di merda, dobbiamo abituarci ad uccidere.." dissi rassegnato "Abbiamo solo dodici anni Tom.." disse Bill sforzando la voce per parlare

Quella frase mi gelò il sangue, ma quel che é fatto é fatto, lo aiutai ad alzarsi e ce ne andammo, in quel momento, giurai di proteggere a costo della mia vita Bill.

TOM POV

Se solo mi ricordavo Bill che veniva preso dalla gola, iniziavo a tremare ed il mio viso diventava pallido, non ero traumatizzato per la persona che avevo ucciso, ero traumatizzato dal fatto che se non avessi avuto la pistola, Bill sarebbe morto soffocato da quello stronzo.

"Tom stai ancora tremando" disse Sofia facendomi uscire dai miei pensieri "ho solo un po' freddo va bene?" risposi "Tom ci sono venti gradi" rispose capendo che stessi mentendo ancora "perché continui a mentirmi?" rispose

Si alzò e si diresse verso la porta del bagno, provò ad aprirla ma aveva troppo male alle mani per farlo, così si girò verso di me come per dirmi *mi dai una mano o no?*. Andai verso la porta e girai la maniglia per aprirla, lei mi guardò e si andò a sdraiare sul letto, il pavimento era pieno di cose rotte così pensai di andare a prendere la scopa ma Sofia mi fermò.

"ci penso io domani, dormi ora" disse lasciandomi lo spazio nel letto

Non dissi niente e mi sdraiai sul letto standole distante,

nemmeno io mi fidavo di me stesso.