Capitolo 3

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⚠️Allerta, scene sessualmente esplicite⚠️

Dopo questi giorni di relax mi sento completamente ricaricata e rigenerata, pronta a quello che mi aspetta al ritorno. Ho mangiato le mie amate cozze tarantine, ho preso un po' di sole a mollo nell'acqua e sono stata con i miei zii, gli unici di questo lato della famiglia di cui sento la mancanza quando sono a casa. Tutte le sere andavamo a prendere il gelato in centro e poi facevamo due passi sul lungomare, da cui si poteva vedere chiaramente Taranto illuminata e il suo faro che scandagliava l'oscurità del mar Ionio, insieme alla luna. Nonostante siano stati giorni tranquilli e piacevoli devo dire che sono sollevata all'idea di tornare a casa, nella mia comfort zone e con le mie abitudini. Come diceva Dorothy? "nessun posto è come casa".
Siamo in fase di atterraggio e non sento minimamente l'ansia che mi aspettavo all'idea di vedere Giulio e di giocarci insieme. In questi giorni è stato una presenza costante in chat, abbiamo parlato di parecchie pratiche, gusti, limiti, segnali e abbiamo approfondito argomenti che avevamo già toccato. Probabilmente è per questo che sono così tranquilla all'idea di giocarci insieme, perchè mi sembra che abbiamo vagliato tutte le possibilità e lui mi ha dato l'impressione di essere un ragazzo con la testa sulle spalle.

In questo ambiente è buona norma "contrattare" i limiti con qualcuno con cui si ha intenzione di praticare, non tutti lo fanno e preferiscono buttarsi nell'ignoto senza paracadute, io invece sono una di quelle che preferisce discutere anche di abbigliamento, depilazione, unghie,... insomma tutto. L'unica cosa di cui abbiamo parlato veramente poco è il sesso, sia per me che per lui è secondario in questo momento. L'unica cosa di cui abbiamo entrambi terribilmente voglia è lo scambio di potere dovuto alla situazione, insieme alla sofferenza, le urla, il piacere, i gemiti,... che sì, possono essere tutte cose erotiche, ma che non per forza portano al sesso.

Appena le ruote dell'aereo toccano terra parte l'applauso tipico, alcuni pensano sia una cosa stupida e senza senso, il pilota sta solo facendo il suo lavoro, no? Però sono convinta che, anche se vieni pagato, è comunque piacevole sapere che quello che fai viene apprezzato e per me gli applausi esprimono questo.

I portelloni dell'aereo non sono ancora aperti e io sto già accendendo il telefono per vedere se ho ricevuto qualche messaggio. Noto che mi hanno scritto i miei genitori per sapere se sono atterrata, Giulio che mi ha detto che mi sta aspettando appena fuori, nell'area terminal, e Manuel, il ragazzo che aveva parlato dell'operazione del padre sul gruppo. Non so perchè gli ho scritto, ero in un momento di noia, senza niente da fare e ho pensato "massì, perchè no?" e da quel momento mi sono divisa tra lui e Giulio in chat. È un ragazzo davvero divertente, passiamo parecchio tempo a stuzzicarci ma anche a parlare di cose serie, come per esempio il suo "flirt" con un'altra ragazza del gruppo che lo fa soffrire, o i miei casini passati, per i quali lui ha dimostrato estrema vicinanza. Si era anche offerto di venire a prendermi lui in aeroporto stasera, in caso non fosse riuscito Giulio.

Esco dal terminal e trovo quest'ultimo ad aspettarmi, ci scambiamo due baci sulle guance e lui prende il mio borsone, molto gentilmente, visto che sa che ho una spalla malandata, mentre ci avviamo verso la sua macchina. Durante il viaggio passiamo il tempo a parlare del più e del meno e a un certo punto, quando mi dice che domani deve lavorare, gli chiedo se è sicuro di voler rimanere da me a giocare stasera. Dopotutto sono le 23 e non siamo ancora arrivati a casa mia.

"Avremo anche altre occasioni, non abbiamo fretta. Io ho casa libera ancora per una decina di giorni" aggiungo quando dice che non c'è problema. Muoio dalla voglia di giocare con lui, non fraintendetemi, ma mi sentirei in colpa se avesse problemi a causa delle ore piccole a cui sarebbe costretto per poterlo fare.

Annuisce prima di rispondere "sì, non preoccuparti, magari faremo un bis prima che tornino i tuoi ma stasera ho parecchia voglia di vedere che cosa mi tiri fuori" Non sono ancora del tutto convinta e, notandolo, aggiunge "basta che mi offri un caffè quando finiamo"

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