La speranza è sempre l'ultima a morire

101 6 4
                                    

Le lacrime uscivano da sole, ma questa volta era diverso, le lacrime sui volti delle ragazze non erano più di odio, dolore e tristezza ma erano lacrime di gioia e speranza.

Ci erano riuscite, erano scappate, erano tornate a casa.

Mery: Dean, c'è l'ho fatta, non ho ceduto, te l'avevo detto.
Disse mentre abbracciava il padre

Dean: Bravissima piccola, sono orgoglioso di te e scusami se non sono riuscito a salvarvi.

Nel mentre che i padri abbracciavano e confortavano le figlie, i quattro non notarono, che l'angelo e il demone si erano allontanati da loro con le lacrime agli occhi; lacrime dovute all'inizio dalla felicità di vederle vive davanti a loro e poi di preoccupazione perché il secondo pensiero che arrivò nelle loro menti fu, "come farà a guardarmi di nuovo dopo quello che il mio schieramento gli ha fatto?".

Sam: Piccola mia, mi dispiace, abbiamo perso troppo tempo, vi avremmo dovuto trovare prima ma non riuscivamo a localizzarvi.

Jess: Papà papà ti prego, non c'è bisogno che ti scusi, anzi non c'è bisogno che nessuno di voi si scusi, la colpa non è vostra.

Mary: Esatto quando abbiamo fatto il patto, noi lo sapevamo a cosa stavamo andando incontro e sapevamo che sarebbe stato difficile.

Dopo di ciò, le ragazze abbracciarono i loro padri e quando essi lo ricambiarono, purtroppo le innumerevoli ferite nei corpi delle ragazze si fecero risentire e così gemettero e svennero tra le braccia dei propri genitori.

Sam: Jessica

Dean: Mary

L'angelo e il demone che erano rimasti in disparte fin dall'inizio sentendo il nome della propria amata urlato dal proprio genitore, tornarono subito vicino a loro.

Crowley: Cosa è successo?

Castiel: Perché sono svenute ?

Sam: Penso che sono svenute per via delle ferite che hanno subito e che hanno ancora addosso.

Castiel: Allora potrei provare a curarle, mettetele sdraiate una accanto all'altra, se per voi va bene.

Dean: Certo che va bene

E così i due fratelli fecero come l'angelo gli aveva detto, nella speranza che le figlie potevano tornare ad essere un po' come prima almeno fisicamente perché sanno che dopo quello che hanno passato è quasi impossibile tornare ad essere come una volta.

Purtroppo per loro la fortuna non può sempre girare nello stesso favore più volte.

Crowley: Perché non riesci a curarle ?

Castiel: Sono state torturate da Michele e Lucifero in persona e anche con altri mezzi, purtroppo non sono ferite che posso guarire, l'unica cosa che può penso che sono le cure umane.

Dean: Gesù Cristo, cosa le avranno fatto?

Sam: Non so, se vorranno ce ne parleranno quando si sveglieranno.

Disse il minore dei Winchester per poi andare a in infermeria e tornare con dei medekit.

Crowley: Noi forse è meglio se ce ne andiamo, aspettiamo vostre notizie.

I genitori delle ragazze apprezzarono questo gesto dai due uomini ma mentre essi stavano lasciando la stanza, due voci li richiamarono indietro.

Mary: Castiel

Jess: Crowley

Allora sentendosi chiamati, si voltarono per tornare verso quelle voci.

Mary: Io e mia cugina e soprattutto i nostri genitori apprezziamo che ve ne stavate andando, capendo che ora ci dovranno spogliare ma io voglio che voi restiate perché voglio che sappiate cosa ho passato e soprattutto voglio raccontarvelo perché i traumi si superano affrontandoli con le persone di cui ci si fida.

Altre Due WinchesterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora