20- Passati tempestosi

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~ Juvia ~

Mi alzai dal letto e mi posizionai davanti allo specchio.
Ormai non c'erano più tracce delle mie assurde lacrime che per tutta la notte solcarono il mio roseo viso che diventava pallido ogni volta che i suoi ricordi sbiadivano.

Juvia respira! È solo una brutta giornata, non una brutta vita, giusto?

Mi vestii e incominciai a camminare per le vie di Sylphid.
"Domani sera, alle sette e mezza. Presentati con un vestito carino e non farmi aspettare, sappiamo entrambi cosa succederà se non lo farai"
Le sue parole continuavano a rimanermi impresse nella mente, come del resto iricordi della mia infanzia.

"Se vuoi essere accettata drvi fare tutto quello che ti dico!" Urlò il bambino dagli occhi azzurri e i capelli nero carbone, col suo sorriso malizioso.
"E se non voglio?!" Chiesi.
Il bambino mi afferrò per le braccia.
"Non parlarmi così informalmente, ragazzina! Non sei al nostro livello per poterci trattare come una tua pari! Tu porti solo tristezza, nella nostra città, l'unica cosa che devi fare è ringraziarci di farti rimanere!"
"Juvia si scusa..." dissi con la testa bassa.
"E ora pagherai le conseguenze!"

Scossi la testa, per evitare di ricordare il seguito, ancora troppo traumatizzante per me.
"Juvia!" Gray si avvicinò a me salutandomi con la mano.
"Come stai?" Chiese, con qualche linea di preoccupazione.

Rapido, l'impulso del sorriso. "Bene".
Non se ne accorgono, le persone non li sanno leggere gli occhi.
"Juvia vuoi venire con me a fare due passi?" Lo guardai confusa.
Non mi aveva mai chiesto di fare due passi con lui, se non con il mio intervento.
Mi trasmise un po' di felicità, ma non abbastanza per farmi dimenticare Saito.
Annuì, in silenzio ci incamminammo verso un posto sconosciuto ai miei occhi.
Pareva preoccupato per qualcosa.
"Gray-sama...stai bene?"
Lui mi guardò sorpreso e stranito.
"Non sono io quello che sta male juvia"
...
Si stava forse riferendo a me?
Lo aveva capito?
Arrivammo in una grande tomba
Maestra e madre adorata, che vive nei nostri cuori, e nel suo stesso ghiaccio, riposa in pace Ur.
Sulla lapide c'erano suscritte queste parole.
Guardai Gray, si chinò sulla tomba.
"Lei è stata la mia seconda madre, l'unica che riesco a ricordare."
Un sorriso triste dipingeva il suo volto.
"Gray-sama..." mi chinai con lui sulla tomba.
"Mi ha salvato la vita, sacrificando la sua. Tutto per colpa di un mio errore, della mia stupidità e arroganza. Ha rinchiuso così un demone dentro al suo stesso corpo, trasformatosi in ghiaccio. A quanto puoi capire questa tomba è vuota, come il vuoto che nessuno può riempire dentro di me." Sussurrò le ultime parole.
Gli presi la mano. "Gray-sama, a juvia dispiace tanto che lui abbia dovuto affrontare un passato simile."
Dissi, senza togliere gli occhi dalla tomba.
Lui scosse la testa.
"Non è questo il punto. Juvia, io voglio conoscere tutto di te. La tua vita, il tuo passato, e chi diavolo era quel Saito." Ora mi guardava, i suoi occhi erano diventati più intensi di prima.
Riccacciai indietro le lacrime che tentavano di cadere.
"Vedi, Gray-sama...è difficile spiegare..."
Presi un grosso respiro.
Dopotutto a lui potevo dirlo, giusto?
"D-da piccola, non riuscivo a controllare il mio potere, quindi non riuscivo a non far piovere e...tutti mi odiavano, mi prendevano in giro...continuavo a costruire quelle stupide bamboline teru teru bozu, che dovevano far smettere di piovere, ma non c'erano mai riuscite.
Un giorno, Saito si avvicinò a me, e incominciò a impormi di fare delle cose...o me ne sarei dovuta andare.
Io continuavo a opporre resistenza, ma a lui non importò niente. Saito...lui mi..."
Presi di nuovo un grosso respiro.
Mi alzai la maglietta, lasciando intravedere i punti in cui c'erano piccole cicatrici rosee.
Non riuscivo proprio a dirlo.
Cosa dovevo dire?
Mi violentava?! E ogni qualvolte che facevo resistenza, mi infliggeva un piccolo taglio, che si era ormai trasformato in una vera e propria lacerazione.
Gray mi guardò. Non riuscivo a capire le emozioni che il suo sguardo emanava. Forse rabbia, no, ira, comprensione, tristezza, e non so quale altra emozione.
Incominciò poi ad accarezzarmi le cicatrici, piano piano.
Ricacciai la pancia sotto alla maglietta.
Odiavo quando qualcuno mi toccava le cicatrici. Non che lo avessi mai detto a qualcuno.
Ma solo il pensiero che qualcuno le guardasse mi faceva vergognare di me.
"Juvia, lasciamele vedere" disse Gray, fermo e serio come non mai.
Con mano tremolante rialzai la maglietta, e lui ricominciò ad accarezzarle.
Poi incominciò ad appoggiarci le sie labbra, una ad una, facendomi arrossire.
"G-gray.."
"Ssh" m'interruppe. "Non ti devi vergognare. Non con me."
Dopo averle baciate tutte, gli diede un ultima carezza e poi riabbassò la maglietta.
"Portami da quel tipo Juvia."
Il terrore s'impadronì di me.
"No, Gray. Non voglio che saito ti faccia del male."
Gray rise. "Più che di me, dovresti preoccuparto di quello che farò io a lui."

Un nuovo capitolo molto mlmlmlml su la gruvia, più o meno romantico, almeno hanno scoperto ognuno il proprio passato, anche se, penso che quello più doloroso sia stato quello di juvia, (che ho inventato una parte).
Forse perché noi donne possiamo capire che sarebbe veramente brutto essere violentate, giusto? >.
Tranquille donne, gliele farò prendere a quel saito di merda, niente di personale eh...
Coomunque, grazie a @Cosimow (di cui consiglio di leggere entrambe le sue storie:
Anche i mostri possono amare;
• Solo un altra volta
prendilo come ringraziamento per avermi dato l'idea) ho già in mente una bozza per una nuova avventura :)
Ritornando al capitolo spero vi sia piaciuto e che continuiate a leggeree ♥
E per finire, scusate se rompo così tanto i bassi fondi, ho scritto una nuova storiellinaa.
Indovinate un po'? Narutoo yayyyy, spero che la vogliate leggere, e consiglio di leggere chi sa già un po' come finisce, non voglio spoilerare a chi non ha ancora finito di vederlo ^-^
Arigatoo gozaimasu per chi la leggerà ♡♥♥♥♡♥♡♥♡♥
Al prossimo capitolo ♥
-Maaka ♡

I Sospiri Del Mio Cuore ✿ NaluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora