Capitolo 10

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la professoressa di inglese ci lascia una piccola storia da leggere per il giorno dopo e io penso che sia la classica professoressa che tortura i suoi alunni.

-a domani Jennifer!- la saluto

-ovviamente, mi devi ancora raccontare della persona di cui ti rende tanto felice il secondo giorno di scuola!- mi urla lei che ormai ha raggiunto la porta della classe. io sorrido e sistemo gli ultimi libri nella mia cartella. all'uscita mi guardo intorno e non vedo nessuno che mi sta osservando, non vedo neanche Leo... raggiungo il cancello e Alice non c'è, probabilmente ho ritardato di qualche minuto e lei se ne è già andata. raggiungo l'auto di mia mamma e andiamo a casa. anche lei nota qualcosa di diverso nei miei occhi ma io mi limito a dire -no no mamma, non è successo niente-

arriviamo a casa, mangio e poi vado subito in camera mia. prendo la mia palla di gomma e inizia a fare dei palleggi contro il muro per sfogarmi e pensare all'incontro con lui. il primo giorno di scuola è stato n disastro e il secondo è già una meraviglia... ho trovato e parlato con Leo e ho anche conosciuto una nuova ragazza. dopo qualche minuto mi rendo conto che io non so niente su nessuno dei due così inizio a fare le mie ricerche.

dopo un'ora ci rinuncio perchè sui social ci sono milioni di persone che iniziano con Leo:

Leopoldo, Leonardo, Leos, Leone, ecc...

prendo il telefono e mando un messaggio a Carolina:

"l'ho trovato"

vedo che visualizza il messaggio ma non mi risponde.

dopo qualche minuto suona il campanello e io so per certo che è lei.

apro la porta e mi trovo davanti la mia amica a braccia aperte con la bocca spalancata pronta ad emettere un urlo.

la faccio entrare e le racconto tutto senza tralasciare nulla.

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