Capitolo 42

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io e Leo avevamo deciso di prendere un unico piatto da mangiare insieme, mentre gli altri avevano fatto scelte diverse. 

-allora Martina. come va la scuola?- mi chiese la signora DiCaprio

-bene grazie. credo che l'indirizzo Turismo sia molto interessante.- rispondo

-anche Leo era molto felice di iniziare questo percorso. io credo che sia un ottimo "passe-partout" per il mondo del lavoro, il vostro futuro- guardò Leo per avere una conferma.

poi i nostri genitori iniziarono a parlare della scuola in generale e delle possibilità che poteva offrirci. i soliti discorsi da adulti, insomma. io e Leo ci limitammo ad ascoltare e ad annuire quando veniva richiesto. 

erano quasi le due e stavamo aspettando il dolce. avevo ordinato una coppa gelato con le fragole e Leo ne aveva ordinata una identica ma con la macedonia. 

sentii il mio telefono vibrare, lo avevo appoggiato accanto al mio bicchiere. sullo schermo compariva una foto e un nome. 

Jennifer. 

presi il telefono e mi alzai da tavola abbastanza velocemente. 

-scusate. devo assolutamente rispondere- dissi e poi aprii la chiamata

-pronto?-

-ciao! sono Jen-

-finalmente. stavo iniziando a pensare che fosse andato storto qualcosa.-

-no no tutto bene. ma cos'è questo baccano?- 

-scusa sono al ristorante. aspetta un secondo...- uscii dal locale e andai nel giardino che si affacciava su un laghetto. mi sedetti su una panchina e ripresi a parlare -eccomi. stavi dicendo?-

-l'incontro è andato bene. sono persone gentilissime, sono i miei nonni! non posso credere di averli trovati!- 

sentivo il suo entusiasmo a 1200 km di distanza

-sono felice Jen. e ora che farai?-

-prima siamo usciti a pranzo e abbiamo parlato un pò, ma c'è ancora molto da sapere.-

-sicura che si prenderanno cura di te?-

-si si stai tranquilla Marti. ora vivo in una magnifica casa a due piani e ho una stanza tutta mia! ti devo fare una foto, poi te la mando!-

-la aspetterò con ansia!-

-ora devo andare...a presto Marti!-

-ciao..Jen- 

rimasi a guardare le paperelle per un paio di minuti. qualcuno si sedette accanto a me. Leo.

-ehi. tutto bene?-

annuii. 

mi scese una lacrima e misi le mani nei capelli. Leo si avvicinò e poi mi abbracciò. ero così sicura tra le sue braccia, non mi avrebbero lasciato. scoppiai a piangere. non riuscivo a sopportre la mancanza di Jennifer.

- devo accettare l'idea che Jen non torni più qui. ha trovato un posto dove vivere, migliore di dove era prima. devo essere felice per lei- dissi singhiozzando.

-Jen tornerà per salutarti e raccontarti la sua storia, di nuovo. te la racconterà talmente tante volte che ti stancherai di sentirla. Jen è così e tu lo sai meglio di me.-

sorrisi pensando a Jennifer che mi raccontava tutto per la miliardesima volta. pensai all'inizio quando era talmente timida da vergognarsi per ogni cosa. 

-hai ragione Leo.- lo baciai

-bene..ora asciugati le lacrime e torniamo dentro. il tuo gelato si starà sciogliendo- 

lo presi per mano e ritornammo a sederci. 

-tutto bene?- mi chiesero i miei.

-si...scusate- 

iniziai a mangiare la mia coppa di gelato, anche se era un pò sciolta. 

Leo continuava a sorridermi. 

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