1. Certezze.

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Se cadi ti rialzo.
Oppure mi sdraio accanto a te.
Julio Cartázar


Kimberly



Vivo in questa casa da quando ne ho memoria. Sono nata e cresciuta tra queste mura, così come mio padre prima di me, e suo padre prima di lui.

Casa nostra è suddivisa in tre piani.

Al piano terra ci sono un ampio salotto con un divano e due poltrone, dove io e mia sorella ci mettiamo dopocena a guardare i suoi cartoni preferiti.

Alla sinistra dell'entrata c'è la cucina, super luminosa ed open space dalla quale si vede il salotto, e dove consumiamo tutti i pasti.

Nello stesso piano ci sono anche la lavanderia ed un piccolo bagno senza la doccia, che usiamo per comodità senza dover salire le scale.

Tra il salotto e la cucina passa un corridoio, alla fine del quale ci sono delle scale a chiocciola che portano al primo piano dove ci sono la mia camera difronte a quella di mia sorella, la camera di mia madre alla fine del corridoio, ed attaccato alla porta di mia madre un altro bagno più grande.

Camera mia ha i muri color panna, ed i mobili in vecchio legno. Un letto matrimoniale, la cabina armadio ed un bagno privato. Ho anche un piccolo terrazzo che affaccia sulla strada.

Quella di mia sorella invece è dipinta di rosa e tutti i mobili sono bianchi, ha un lettino singolo, la cabina armadio ed anche lei ha un piccolo bagno ed un terrazzino che affaccia sul giardino sul retro.

La camera di mia madre è identica alla mia, anche lei come me ha il letto grande, la cabina armadio ed il bagno, oltre ad avere un piccolo terrazzo.

Alla destra del bagno in comune, c'è un'altra scalinata che porta al secondo ed ultimo piano, il mio preferito in assoluto di tutta la casa.

Appena si finisce la rampa di scale ci si trova davanti un piccolo corridoio con tre porte: una a destra, una a sinistra, ed una infondo.

La porta infondo è una porta-finestra, che porta sul nostro terrazzo, dove facciamo spesso i pasti durante l'estate o dove mettiamo solitamente una piscina gonfiabile per far giocare mia sorella e dove anche io spesso e volentieri mi metto a prendere il sole.

La porta a sinistra ti conduce alla biblioteca, il posto preferito di mio padre. A casa nostra abbiamo sempre tutti avuto una passione per la lettura, e di tutti i mondi fantastici che si possono esplorare attraverso le pagine di un libro. Così mio padre decise di avere una stanza piena di fantasia in casa.

George Withman infatti diceva: Volevo una libreria perché avere a che fare con i libri significa avere a che fare con la vita.

Passo molto tempo li dentro, quando devo studiare o semplicemente passare il tempo vado lì, apro un libro e mi libero da tutti i pensieri.

Amo quella stanza, è piena di ricordi assieme a mio padre e mio nonno, non mi stancherò mai di andare lì.

L'altra porta invece, quella sulla destra, ti porta dentro il mio mondo: la sala da ballo.

Pratico danza classica da quando ero solo una bambina, ed ho sempre sognato di essere notata da qualcuno di importante un giorno. Perciò per allenarmi ulteriormente ho fatto costruire quella sala, piena di sbarre e specchi.

Saremo sempre noi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora