4. Ce ne è voluto di amore, per odiarti come ti odio ora.

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Detesto questi sentimenti,
mi odio per il fatto di provarli.
Nessuno più di me vorrebbe
che scomparissero.

Ted Mosby


Kimberly



Hunter fottuto Warren.

Questo è il nome del ragazzo che mi tormenta da anni, e che oggi mi sono ritrovata inaspettatamente davanti casa completamente diverso, ma allo stesso tempo identico a come lo ricordavo.

Mi ha lasciata da ragazzino e l'ho ritrovato uomo, gli occhi però sono sempre gli stessi.

Anche dopo anni guardarli mi fa sentire minuscola, sono così profondi che oggi avevo quasi paura di poterci cadere dentro tutta intera.

Hunter è sempre stato un bel ragazzo, ed indubbiamente crescendo la sua bellezza è aumentata a dismisura.

Ha molti più tatuaggi di quanti ne avesse a sedici anni, ed è diventato un armadio. Ha messo su massa muscolare dappertutto, ed i suoi capelli sono più biondi di quanto ricordassi. Sono sempre corti però.

Non lo immagino proprio con i capelli lunghi, anche se fondamentalmente qualsiasi cosa lui faccia di sicuro gli starà bene.

Maledetto.

Non mi ero neanche accorta di lui e della sua famiglia così presa dalla sorpresa di mia madre, che non appena ha pronunciato il suo nome mi sono quasi sentita morire.

Il cuore è accelerato, le gambe tremavano, e la paura che avevo di alzare lo sguardo e trovarmelo davvero davanti era davvero al limite.

Credevo stessi per avere un infarto.

In quel momento è stato come se il tempo si fosse fermato, quando ho alzato gli occhi ed ho ritrovato i suoi già puntanti su di me. Sembrava tutto come prima, come se nulla fosse cambiato, e noi fossimo ancora noi.

Mi ha sorriso.

Hunter bastardo Warren ha alzato gli angoli delle labbra verso su, ed ha sfoderato i suoi denti bianchissimi verso di me.

Quel sorrisetto del cazzo.

Ho sempre odiato il suo sorriso, quel sorrisetto snervante che metteva su ogni volta che mi arrabbiavo con lui, quel sorrisetto che diceva:

"Ci cascherei ancora Kim, facciamo pace e risparmiamo tempo".

Si perché Hunter è sempre stato un arrogante di prima categoria, ed io sono sempre stata troppo innamorata per rendermi conto che standogli vicino stavo andando nel baratro.

È brutto da dire, ma ci sono giorni in cui vorrei tornare indietro nel tempo, ed evitare di avvicinarmi a lui.

Sono cresciuta in simbiosi con la sua presenza costante nella mia vita, sono stata abituata ad averlo con me sempre, in qualsiasi momento. Ero diventata così dipendente da lui che quando poi se ne è andato mi è sembrato di essere sprofondata direttamente all'inferno.

Ho iniziato a non mangiare più, a non dormire, e a farmi del male fisico pur di alleviare quello mentale.

Sono stata ricoverata d'urgenza per le troppe ferite sulle braccia causate dalla lametta, il mio ciclo era sparito per i troppi chili persi, le occhiaie erano diventate nere e profonde per via di tutte le notti che passavo a piangere invece che a dormire.

Avevo smesso di uscire con gli altri, avevo proprio smesso di uscire in generale a dire il vero. Non superavo neanche la soglia di camera mia. Li dentro avevo tutto ciò che mi serviva, ed i miei genitori mi lasciavano il piatto fuori dalla porta ad ogni pasto.

Saremo sempre noi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora