Capitolo 13: Cosa è successo ieri sera?

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Spazio autrice❤
volevo solo specificare che la storia narrata ovviamente è frutto della mia fantasia e quindi tratta di avvenimenti non accaduti realmente.

Volevo ringraziare tutte le persone che mi seguono e continuano a leggere la mia ff. Grazie!!❤

Un grazie speciale a @valemikafreak e @angelicaamamika che commentano ogni mio post, se vi va leggete le loro fan fiction!❤

Mika'pov

Mi sveglio nel mio letto. La coperta è bagnata e aleggia uno strano odore di alcol.
Il dolore alla testa torna e mi costringe a chiudere gli occhi.
Cosa è successo ieri sera?
Cerco di ricordare.
Ah si, Francesco.
Un'altra fitta di dolore.
E poi lei, che viene qui.
E poi? Cos'altro? So che è successo qualcosa ma non ricordo!!
Un'ennesima fitta di dolore.
Cerco di alzarmi e prendo il telefono.

*8 chiamate perse da Giulio e 3 chiamate perse da Andreas*

Di Giulio non mi importa ma Andy? Cosa gli diró? Che non sono piú sicuro di amarlo?
Tu non lo ami piú.
Quanto vorrei non fosse vero.

Scaldo il caffè, lo verso nella tazza e lo porto con me sul balcone.
Fuori tutto il mondo corre, tutti sono presi da una voglia di andare a lavorare.
Che strana Milano, nessuno si accorge del sole che scalda la pelle oggi, del vento che ti accarezza i capelli. Tutti troppo occupati.

Oggi è un giorno importante a xfactor: a noi giudici verrá assegnata una categoria tra "gruppi", "under 25 donne" , " under 25 uomini" e infine "over 25".
Spero che non abbia "le under 25 donne", dopo ció che è successo ieri vorrei ripristinare la mia vecchia routine di vita.
Michael che dici, tu non hai mai avuto una routine. Non vedi mai il tuo ragazzo e oltretutto non lo ami.
I pensieri non fanno altro che moltiplicarsi tra loro.
Cosa devo fare?
Guardo l'orologio. Le 13:50. Ho dormito cosí tanto?
Per ora è meglio andare allo studio di xfactor, poi vedró cosa fare. Faccio una doccia veloce. Apro l'armadio e scelgo una maglia colorata con pantaloni blu, louboutin sempre colorate e diverse collane.
Scendo le scale.
Questa volta no, non mi fermerò al quinto piano.

Anita's pov

Ieri gli amministratori di x factor mi hanno chiamato per comunicarmi che sono stata presa. Continuo x factor. Ultimamente ho pensato he partecipare a x factor in fondo mi ha solo complicato la vita.
Non voglio immaginare cosa potrebbe succedere se capito in squadra con Mika...
Dillo che lo vorresti tantissimo dai.
Mi mordo il labbro.

Oggi pomeriggio devo tornare lí, ci assegneranno un giudice, appunto.
Sono le 7:45, corro fuori e prendo l'autobus.
Una volta a scuola devo svolgere uno slalom tra sconosciuti per cercare di non incrociare lo sguardo di Francesco.
Poi alle mie spalle:

" Ehy Nini" sussulto

"Noemi mi hai spaventato a morte"

Noemi è la mia migliore amica. Sa tutto di me, le ho nascosto solo la storia con Mika però...non penso che sia il momento giusto per dirle che ho baciato un (quasi) trentenne, presunto gay e fidanzato. Non ora.
Lei ha i suoi problemi: il suo ex è gelosissimo di vedere lei con il suo attuale fidanzato Gianluca.
Perció ogni volta che vedo Noemi non posso fare a meno di chiederle come sta e fermarmi a parlarle, dato che ormai con il fatto di Mika e xfactor non ho piú una vita sociale.

"Scusami ahaha"
"Come va Noe?"
"Insomma. Con Gianluca tutto bene...tu piuttosto, mi devi raccontare un sacco di cose"
"Lo farò" le prometto e scappo via dicendole che le avrei parlato, un giorno.
La gente ora mi considera una specie di "vip" dato che sono parte di x factor. Io non mi sento per niente una vip, ho solo inseguito il mio sogno. Perciò quando la gente mi inizia a fissare per il corridoio oramai non me ne stupisco piú di tanto. Anche se non mi fa piacere stare al centro dell'attenzione.
Scappo in classe e dopo cinque ore esco.
"Anita!" È francesco. Ci troviamo nel giardinetto, fuori scuola. Faccio finta di non sentirlo e proseguo per la mia strada. Lui continua a chiamarmi. Sento il rumore dei suoi passi sull'asfalto.
Sta arrivando.
"Anita" mi sussurra ormai sullo stremo delle forze afferrandomi il braccio. Continuiamo a camminare.
"Devo prendere l'autobus"
"Ti prego lasciamo spiegare"
"Sentiamo"
"Okay...io non so chi era quel ragazzo, mi sono inventato quella storia dell' essere il tuo ragazzo solo per accertarmi che lui non fosse un cattivo tipo"
Scoppio in una risata "Stupidaggini"
Accellero il passo e salgo sull 'autobus lasciandolo lí, a terra. Sono le 13:40.
Non ti perdoneró cosí facilemente. sono confusa.

Arrivo al palazzo e salgo frettolosamente le scale. Tra un'oretta devo presentarmi ad x factor. Fortunatamente è maggio e ai miei genitori diró di stare da Noemi per ripassare gli ultimi argomenti.
Infilo la chiave nella serratura... ma non si apre!
Ci manca solo questa.
Sto per gettare e calpestare le chiavi a terra quando due mani mi stringono da dietro, afferrano i miei polsi e li guidano verso la serratura che ora si apre.
Mika.
Mi scosto dalla sua presa e anche lui sembra quasi non capire perchè mi ha aiutata.
Di colpo ho bisogno delle sue labbra sulle mie. Del suo tocco. Ho voglia di lasciarmi verso di lui e dirgli che l'amo e che baciarlo è stata la sensazione piú bella che abbia mai provato. E se non se lo ricorda?

"Ciao" sussurra. Ha una camicia coloratissima e i ricci spettinati. Meglio che non pensi niente di poco raccomandabile che per oggi hai giá fatto abbastanza.
Sta per andare via quando:

"Cosa ti ricordi di ieri notte?" lui si volta verso di me.

"Abbiamo parlato"

"E poi?"

"Ho bevuto"

"Si, tanto , e poi?"

" sei venuta da me"

"si" arrossisco. Mi avvicino a lui:

"e poi?" faccio quasi per sussurrare.

"Ehm...non ricordo ahahah" la situazione si fa di colpo esilarante. Che dolce la sua risata.

Come a dimenticare tutto si avvicina e...

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