Capitolo 3: Questione di sguardi

940 58 7
                                    

Hey, ti piace la mia storia? Se hai qualche consiglio o comunque qualcosa da dirmi sarei felice di risponderti sia per commento qui sotto, sia in chat privata! Dimmi se la storia ti piace e se ti sta appassionando o se magari la stai trovando troppo lenta... Aspetto un tuo commento! Fede❤

Mika's pov

Sono sdraiato sul letto con il telefono in mano. È ora di pranzo ma non ho voglia di alzarmi...
Questa settimana non ho troppi impegni. X factor inizierá tra una settimana quindi sono abbastanza libero. Chiameró il mio ragazzo e staremo insieme. Ultimamente non abbiamo tanto tempo da passare uniti, da quando l'ho lasciato, prima di partire per Montreal nel 2010, è diventato piú freddo. Ma lo amo, su questo non si discute.

Sono passati due giorni da quando ho sentito la ragazza cantare. Ho diverse ipotesi su chi possa essere. Devo verificarle.
In questi due giorni ho iniziato a osservare le persone che vivono nel palazzo. I miei vicini sono una coppia di novantenni,che non penso canterebbero 'We are golden' alle nove di mattina...poi c'è una famiglia composta da tanti bambini, ma tutti decisamente troppo piccoli.

E poi c'è una ragazza. La vedo uscire ogni tanto dal palazzo con le cuffiette nelle orecchie. Mi chiedo cosa ascolta e i generi che le piacciono. Ha qualcosa di impacciato, mi ricorda tanto me da piccolo. Inoltre porta grandi occhiali neri, quasi volesse coprire i suoi occhi. Si... lei è la principale sospettata...

'RING RING'   È il telefono. Lo accendo. È Giulio, il mio manager.  Mmhh...ho un servizio fotografico di cui non mi aveva parlato...
Mi vesto in fretta e mordo al volo una fetta di pane uscendo  frettolosamente dalla stanza.

Anita's pov

Questa mattina non sono andata a scuola. Ai miei genitori ho detto che non mi sentivo bene, ci è voluto parecchio per convincerli. Ora loro sono usciti per andare a prendere le medicine. Ci metteranno un bel po.
Afferro le chiavi frettolosamente ed esco chiudendo bene la porta. Abito al quinto piano del mio palazzo, sulla destra, in fondo al corridoio, c'è un enorme appartamento abbandonato: è il mio posto segreto.
Una stanza grande,graziosa, con un letto, un bagno e una piccola cucina. Mi chiedo spesso il motivo per cui i vecchi proprietari l'hanno abbandonata, probabilmente è solo perchè per me questo posto è terribilmente importante. È li che suono il pianoforte che sono riuscita a permettermi con anni di risparmi. Un'emozione mi assale ogni volta che tocco i suoi tasti. Come se tutti i problemi, il mondo intorno a me si dissolvesse, scomparisse per pochi minuti. Mi succede solo suonando.

Inizio a cantare. La canzone è  'Hey there Delilah', una delle mie preferite.

Hey there Delilah, what's it like in New York city?...

Le parole scorrono veloci, con un flusso dolce dalla mia bocca. Resta tutto cosí semplice quando canto...

i'm a thousand miles away
but girl, tonight you look so pre...

Degli occhi mi stanno osservando. Sento la loro presenza.

Fa che non siano i miei genitori
Fa che non siano i miei genitori
Fa che non siano i miei genitori

Non sono i miei genitori. Sono occhi nuovi. Sono occhi tempesta.

• Music speaks to us • MIKADove le storie prendono vita. Scoprilo ora