Capitolo 24: Un apparente buon risveglio

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Anita's pov

Il profumo di lui inonda la stanza, accompagnato da dolci e fiori.
Apro gli occhi.
"Buongiorno principessa" Lo vedo sorridere.

"Il tuo sorriso di prima mattina è una benedizione"
Ride e poggia le sue labbra sulle mie premendo.

"Ti amo"

"Me too my prince"

Con la luce del sole osservo meglio la stanza: è colorata, ogni parete è diversa dall'altra. Come Michael, del resto, ogni parte di sè è diversa da un'altra. Sono in un letto anch'esso colorato, con un pigiama troppo grande per me. Tutto questo è semplicemente magnifico.

"Tieni" dice passandomi un vassoio pieno di ogni prelibatezza: dolci, fiori, nutella.

"Mika..." dico estasiata ridendo di gioia

"Dai mangia in fretta che ti accompagno a scuola"

"Ma che, è il 10 Giugno, la scuola è finita ieri amore, sei rimasto un pò indietro" ribatto ridendo.
Tutto è passato velocemente...con Michael che rallegrava le miei giornate andavo bene anche in Greco, la materia piú complicata per me. E con l'aiuto di Noemi sono riuscita a non essere rimandata neanche quest'anno. Mi manca un anno e poi sarò libera di fare della musica la mia professione.

"Il telefono ha squillato diverse volte"
Lo afferro:

*12 chiamate perse da Mamma, 2 da Francesco e 3 da Noemi*

Cavolo non ho detto a mamma che rimanevo a dormire qui!

"Michael non ho detto a mia madre dove andavo a dormire, mi sono dimenticata!"

Lui sbatte una mano sulla testa ridendo. È seduto sulla soglia del letto, io sono dentro le coperte.

"Non è il momento di ridere!" lo incalzo io, ma non finisco di dirlo che inizio anche io. Che cretina che sono.

"Ora che dirò a mia madre?"

Inizio a pensare. Avrá chiamato Noemi per sapere se stavo da lei. Forse è meglio che la chiami.

"Noemi"

"Oh grazie al cielo, Anita dove diavolo sei?!"

"Con Michael, ha chiamato mamma?"

"Si"

"E che le hai detto?" mi mangiucchio le dita.

"Che stavi da me ovviamente, ho pensato che dormissi da Michael. Però la prossima volta dimmelo!"

"GRAZIE NOEMI" per la felicitá le richiudo il telefono in faccia. Grazie al cielo c'è lei.

Mangio un cornetto al volo e infilo i vestiti di ieri velocemente, sotto lo sguardo di Mika.

"Ani prima o poi dovremo parlare con loro lo sai no?" Una fitta mi perseguita il cuore.

"Si certo" dico infilando la maglia.

"Bene perchè una volta finito x factor, tra due mesi ho intenzione di presentarti ai miei genitori"
Sento qualcosa che mi va di traverso.

"Si Michael, ora vado scusami" apro in fretta la porta, lo bacio assaporanto un'ultima volta le sue labbra e scappo: devo tornare dai miei per evitare che chiamino anche 'Chi l'ha visto'.

Presentarti ai genitori. È un grande passo. Sono pronta? Lo amo? Si. Ma conoscere i genitori...oddio...mi mette in agitazione. Alcune volte si vergogna della nostra relazione e altre...altre volte va persino troppo velocemente.

Entro in casa e mia madre mi è subito addosso.

"Anita dove sei stata!" non era una domanda, piuttosto un'affermazione "Perchè non hai chiamato!"

"Scusa mamma, mi sono dimenticata"
" Per fortuna ho chiamato Noemi che mi ha detto che eri da lei, se stavo ad aspettare te! Non puoi uscire per una settimana cara mia"

"Mamma ho diciotto anni faccio quello che voglio"

Lei è paonazza in viso ora:
"Bene, esci se vuoi ma non rientrare piú"

X factor, come faccio?

Bene, ecco che mi sono giocata anche la mia carriera di artista.

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