Capitolo 1

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Siamo nel 10 maggio 2052, ad Arlington, una affascinante località nel cuore della Virginia, negli Stati Uniti d'America

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Siamo nel 10 maggio 2052, ad Arlington, una affascinante località nel cuore della Virginia, negli Stati Uniti d'America.

In questa luminosa giornata, il sole domina il cielo azzurro, irradia calore e luce su ogni angolo della città. La sua maestosa presenza crea un gioco di ombre e riflessi sui palazzi moderni e sugli edifici storici, donando loro una luminosità quasi magica.
Una leggera brezza serale, fresca e leggiadra, accarezza gli alberi imponenti che adornano le vie principali, generando un sussurro armonioso che si unisce al dolce rumore delle strade animate.

L'ambiente è animato dalla vivace quotidianità delle persone che si dedicano a una varietà di attività. Alcune passeggiano con serenità lungo i marciapiedi ben curati, con abiti leggeri e colorati che sventolano al vento. Mentre si muovono, scambiano sorrisi e saluti cordiali con i passanti, creando una connessione fugace ma significativa tra individui che condividono lo stesso spazio urbano.

Altrove, gruppi di persone si rilassano presso i bar all'aperto, dove tavoli e sedie in legno invitano a sedersi e godersi il tepore della giornata. Bicchieri rinfrescanti, riempiti di bevande fruttate e ghiaccio, brillano sotto il sole mentre le conversazioni vivaci riempiono l'aria.
Le risate e le storie che si intrecciano creano un'atmosfera allegra e spensierata, distogliendo temporaneamente l'attenzione dalle preoccupazioni quotidiane.

Nel flusso armonico della città, automobili dal design futuristico e veicoli a guida autonoma percorrono le strade con eleganza e precisione. Rispettando scrupolosamente le regole del traffico, si muovono in modo sincronizzato, contribuendo a un'esperienza di guida fluida e senza intoppi.
La loro presenza rappresenta un'immagine di un futuro in cui la tecnologia e l'efficienza si combinano per creare un ambiente urbano sicuro ed ecologico.

La serenità dell'atmosfera è interrotta di colpo dall'arrivo delle forze militari, che giungono da diverse direzioni, annunciando la loro presenza con fischietti e segnali di allarme. Indossando equipaggiamenti protettivi, i soldati si affrettano a liberare la strada per permettere il passaggio di sei imponenti camion, quattro di essi trasportano ognuno due missili nucleari da 100 Megatoni e due addetti al trasporto di materiali radioattivi estremamente pericolosi.

Un'aria tesa si diffonde mentre le forze militari, con volti concentrati e dispositivi di sicurezza avanzati, guidano con estrema cautela i veicoli lungo il tragitto verso la base militare più vicina.
Ogni passo è eseguito con precisione, mettendo in evidenza l'importanza vitale della missione e la consapevolezza dei rischi coinvolti.

L'atmosfera stessa sembra carica di elettricità, con un senso palpabile di attesa e preoccupazione.
Sebbene solo pochi siano a conoscenza della natura estremamente delicata e pericolosa del carico, la tensione si avverte da parte di chiunque assista a questo spettacolo.

Tuttavia, l'ombra del pericolo si fa sempre più densa e opprimente, come se stesse emergendo un dramma ancor più inquietante.
In un momento di suspense straziante, mentre i camion procedono con determinazione verso un incrocio affollato, il destino sembra volgere a sfavore.
Un improvviso guasto meccanico colpisce il primo camion, preludio sinistro di ciò che sta per accadere.
Il flusso sincronizzato dei veicoli viene interrotto e uno dei missili a bordo si sgancia, esplodendo nell'area circostante.

In un istante fuggente, il profondo silenzio dell'ambiente viene squarciato da un suono assordante e devastante, un'esplosione che sferra un colpo brutale all'atmosfera.

La sua potenza è tanto spaventosa quanto improvvisa, un crescendo di violenza sonora che sembra fondere l'aria stessa.

Frammenti di materiali strappati dalla loro posizione originale sono scagliati violentemente nell'atmosfera, creando un'immagine spettrale di distruzione in movimento. Questi detriti, variando in dimensioni e forme, danzano nell'aria come folate di confusione, eseguendo una sinistra coreografia di caos e devastazione.
Si librano e si dipanano nello spazio, un giro di danza forzato scolpito dalla forza inarrestabile dell'esplosione, mentre il mondo circostante si trasforma in un palcoscenico tumultuoso.

Nel raggio di 100 km dall'epicentro, la potenza dell'esplosione rivela la sua furia più distruttiva.
Edifici che una volta si ergevano fieri, vengono brutalmente deformati e dilaniati dalla forza implacabile, un'onda di annientamento che non lascia spazio a compromessi.
La devastazione si diffonde come un'onda d'urto visiva, un paesaggio urbano trasformato in rovine e macerie. Ciò che una volta era vita e attività, ora è ridotto a un caos di detriti, come una visione apocalittica di una città desolata.

Nel raggio di 2000 km dall'epicentro, una pioggia di frammenti di vetro infranto si abbatte con impeto.
Le finestre che una volta separavano l'interno dall'esterno vengono spietatamente frantumate, trasformando le strade in tappeti scintillanti di schegge.
La distruzione causata da questa pioggia di vetro crea un impatto a vasta scala, influenzando comunità intere e rappresentando un simbolo tangibile della vastità della catastrofe.

L'onda d'urto che deriva da questa esplosione spietata non conosce confini, sfidando la geografia stessa del globo.
La sua potenza si traduce in un terremoto di magnitudo 8.7, un sussulto tettonico che attraversa le profondità della Terra e si diffonde come un fremito palpabile.
Questo terremoto, incredibilmente potente, non conosce distinzioni geografiche, percepibile da ogni angolo del pianeta. In un istante, la Terra stessa sembra sobbalzare in risposta a questa calamità innescata dall'esplosione, diffondendo un senso di sgomento globale.

Così, nell'arco di pochi attimi, una colonna di fumo nero e incandescente si erge sinistramente nel cielo, un monumento fugace di devastazione. Questa colonna spettrale sembra ascendere come un serpente oscuro e avvolgente, un avvertimento visivo di una tragedia che si è verificata.

Il fumo nero si staglia contro il cielo, svelando la sua inquietante presenza mentre si allarga e si disperde, segnando con fermezza il punto esatto in cui l'esplosione ha scosso il mondo con la sua furia incontenibile.

Così, in un singolo attimo, il mondo circostante viene trasformato in un teatro di caos e distruzione, un quadro apocalittico dipinto con i pennelli del suono, del fuoco e dell'oscurità.

Radioactive ZoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora