Capitolo 6. Harry

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Harry aveva capito fin da giovane di essere attratto dagli uomini e all'inizio si era convinto di essere come molti ragazzi della sua età che non reputavano il sesso così importante e romantico come viene descritto nei film.

'Se hai voglia, fai sesso', questo gli ripeteva in continuazione il suo compagno di stanza e lui gli aveva dato ascolto, forse perché era giovane o forse perché non voleva sentirsi ancora più diverso di quanto non si sentisse già, anche se una parte di sé gli ripeteva quanto fosse sbagliato e quanto in realtà lui volesse quelle stupidaggini romantiche che facevano vedere nei film. Non lo avrebbe mai detto ad alta voce però, con il tempo aveva imparato che non poteva mostrarsi debole.

La sua prima volta era stata orribile. Conosceva quel ragazzo perché vivevano insieme da qualche anno ormai, quindi non avrebbe potuto mostrarsi debole e dargli così un motivo per metterlo in imbarazzo davanti a tutti. Non erano mai usciti insieme ma Harry per una volta voleva sentirsi meno diverso, e lui si era reso disponibile.

Era stato imbarazzante, non si erano neanche mai baciati né avuto altro tipo di contatto fisico, e Harry si era sentito terribilmente a disagio quando si erano spogliati distrattamente e sdraiati nel suo letto. L'aveva trovato così disinteressato e apatico, ma lui voleva provare, aveva immaginato quel momento nella sua testa così tanto, anche se avrebbe decisamente voluto qualcosa di più romantico. Ma era abituato ad accontentarsi, quindi aveva inspirato profondamente e si era imposto di lasciarsi andare.

Non era riuscito ad avere un'erezione e pensava che fosse per l'agitazione o per il fatto che non fosse più così sicuro di volerlo fare. Quando lo aveva immaginato nella sua testa non si era sentito così spaventato e a disagio, ma aveva pensato di non avere altra scelta ormai. Così si era lasciato scopare, ricordava ancora quanto avesse strizzato gli occhi per cacciare indietro le lacrime, ma continuava a ripetersi che voleva farlo e che era solo nervoso. L'altro non aveva commentato, si era svuotato poi aveva provato a dargli piacere ma quando si era reso conto che non sarebbe successo niente, aveva sospirato e si era rivestito, lasciando Harry nudo, solo e umiliato. E con l'idea che il sesso fosse la cosa più orribile che esistesse.

Era diventato un chiodo fisso, continuava a chiedersi perché a tutti piacesse mentre per lui era stato così deprimente e degradante. Aveva cominciato a pensare che forse era solo il fatto che non era sicuro di volerlo fare, che era imbarazzato e spaventato, o che forse non gli era piaciuto perché nella realtà era diverso da come l'aveva immaginato.

Un giorno aveva deciso di provarci di nuovo in un altro modo, forse vedere altre persone che facevano sesso lo avrebbe aiutato a capire, così aveva deciso di guardare un film porno. Aveva impiegato del tempo per raccogliere il coraggio necessario per farlo, impaurito da quello che avrebbe potuto significare se anche in quel caso il suo corpo non avesse avuto una reazione e la sua testa avesse rifiutato di collaborare, eppure non era successo. Si era eccitato come non gli era mai successo e, nel posto tranquillo che era la sua cameretta, aveva avuto il suo primo orgasmo. E poi un altro, e un altro ancora.

Stava bene, si sentiva così a suo agio, al sicuro e solo nella sua stanza, un posto in cui poteva essere se stesso e dare sfogo alle sue fantasie.

Qualche anno dopo conobbe un ragazzo. Era carino, dolce e simpatico, e a Harry piaceva tanto. Lo faceva ridere come nessuno era mai riuscito a fare, lo faceva sentire libero e spensierato, e gli aveva dato il suo primo bacio. Harry non solo non aveva sentito le farfalle nello stomaco, ma aveva anche provato una sensazione di repulsione nei suoi confronti così forte che avrebbe solo voluto scappare.

Era confuso, non capiva perché la sua testa e il suo corpo reagivano in quel modo.

Gli piaceva e si sentiva a suo agio con lui ma, ogni volta che lo toccava, Harry aveva solo voglia di allontanarlo. Aveva fatto uno sforzo però, pensando che forse era normale e forse era così che ci si innamorava, prima o poi succede, quindi si sforzava di non rabbrividire ogni volta che si baciavano o che stavano sdraiati nel letto a farsi le coccole.

Charmed [L.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora