Capitolo 2

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Come aveva promesso alla sua amica, subito dopo la scuola Cora corse a casa a prendere le sue cose per trasferirsi da Sidney per le successive due settimane.

Quando arrivò, venne accolta da un urlo proveniente da dentro la casa.
Lasciò cadere lo zaino e corse verso la porta d'ingresso, che trovò chiusa.
«Sid? Sid, apri la porta!» urlò.

Sentì dei passi, come se qualcuno stesse salendo le scale, e un altro urlo.
Corse verso il retro della casa e si arrampicò fino a raggiungere la finestra, dove vide la sua amica con un'espressione terrorizzata sul volto.

«Sid!» ripeté, bussando dalla finestra.
Quando la vide, Sid fece un sospiro di sollievo, e corse ad aprire la finestra.
Cora stava per chiedere cosa stesse succedendo, ma si rispose da sola quando vide un braccio nero agitare un coltello.

«Vieni con me, ci nascondiamo sul tetto e chiamiamo la polizia.» sussurrò, avvicinandosi alla finestra.
«Sul tetto?» chiese Sidney sorpresa, ma la seguì comunque.

Si arrampicarono con attenzione sul tetto e aspettarono in silenzio l'arrivo dello sceriffo.
Sidney piangeva tra le braccia della sua amica, che le accarezzava dolcemente i capelli mentre le sussurrava che tutto sarebbe finito presto.
Grazie a Dio... pensò quando vide alcune macchine della polizia parcheggiare di fronte alla casa e il vice sceriffo Riley correre verso la porta.
Non sentirono urlare, quindi pensarono che chiunque fosse la persona sotto la maschera da Ghostface se ne fosse andato.

Ritornarono in casa e corsero giù per le scale, trovando il vice sceriffo davanti alla porta.
«Dewey!» esclamarono, gettandosi tra le sue braccia.
«Woah, che è successo?» chiese il ragazzo, colto di sorpresa.

Tra un singhiozzo e l'altro, Sidney iniziò a spiegare l'accaduto.
Mentre aspettava l'arrivo di Cora a casa sua sentì squillare il telefono, e convinta che fosse o Tatum o Cora rispose. Ma dall'altro lato sentì una voce diversa, come se parlasse attraverso un microfono, che la costrinse a fare un gioco. Subito dopo si ritrovò a correre per le scale cercando di scappare da uno psicopatico con una maschera.

«Cora, tu dov'eri quando questo è successo?» Dewey chiese, mentre si avvicinava anche lo sceriffo.
«Mi stavo preparando per venire qui. Il padre di Sidney sarà via per qualche giorno, e non volevo lasciarla qui da sola.» spiegò la ragazza.

Dewey annuì. «Sidney, prendi le tue cose. Nei prossimi giorni starete da me e mia sorella. Stanotte è a casa di Stu, quindi potrete usare anche il suo letto.»
Cora guardò la sua amica, che corse su per le scale a prepararsi.

«Grazie davvero, Dewey...» disse Cora.
«Faccio solo il mio dovere. E poi, credo che a Tatum farà piacere avere con sé le sue amiche.» replicò il vice sceriffo.

Mentre parlavano, Sidney scese le scale.
«Sono pronta.» disse, poi si girò verso Cora «Posso farti una domanda?»
«Certo.»
«Come ti è venuta in mente l'idea del tetto così velocemente?»

Cora fece spallucce. «Ho un appuntamento domani sera, non posso mica morire.» rispose, facendo ridere sia Dewey che la sua amica.
Indipendentemente dalle circostanze, Cora riusciva sempre a trovare un modo per far ridere tutti e alleggerire la situazione. Era fatta così.

«Finalmente esci con Billy, huh?» commentò Dewey.
«Come fai a...»
«Tatum me ne parla ogni giorno. Cose come "Perché non si mettono insieme?", "Sarebbero una bellissima coppia", "Si vede che sono cotti l'uno dell'altra" eccetera.»
«Lo fa anche con me.» aggiunse Sidney «Stiamo tutti aspettando quel momento.»

Cora sentiva le sue guance in fiamme. «Andiamo via o no?» disse per cambiare argomento.
Sidney rise di nuovo, e i tre si incamminarono verso la macchina della polizia.

-

Il giorno dopo, Gale Weathers era di nuovo davanti all'entrata della scuola.
«Secondo te ha dormito qui?» domandò Cora.
«Non lo so, ma questa volta ci ha viste.»

Vedendo Gale correre verso di loro, le ragazze si resero conto di non avere scampo.
«Sidney!» esclamò la giornalista, ignorando completamente l'altra ragazza «Sta girando la voce che tu abbia rischiato la morte ieri sera. È così?»
«Lasciaci stare, Gale.»
Ovviamente la giornalista continuò. «Credi che l'assassino sia lo stesso che ha ucciso tua madre un anno fa?»
«Cotton è in prigione, non può essere stato lui.»
«Ma sei sicura che sia stato veramente lui? Non hai pensato che lui potesse essere stato incriminato da qualcuno che ora è tornato per finire il suo lavo-»

Gale non fece in tempo a finire di parlare che si ritrovò per terra dopo che Sidney le tirò un pugno sulla guancia.
«Andiamocene, Cora. E tu...» disse la ragazza, puntando il dito contro la giornalista «Stammi lontana.»
Gale si alzò. «Mi dai il permesso di intervistare la tua amica allora, visto che a quanto pare il mondo gira intorno a te?»
Arrivò un altro pugno, stavolta da parte di Cora.
«Ti basta come risposta?» chiese, e si allontanò.

Tatum e gli altri ragazzi le stavano aspettando nel solito angolo del giardino.
«Hey!» esclamò la ragazza, abbracciandole «Dewey mi ha detto quello che è successo ieri sera, stai bene Sid, vero?»
Ignorata di nuovo, Cora iniziò a giocare con il cordino della felpa, fino a quando non sentì Sidney pronunciare il suo nome.

«Sì, ma credo che se non fosse arrivata Cora, in questo momento non sarei qui...» rispose.
«Eri lì anche tu quando quel pazzo era a casa sua?» chiese Billy, preoccupato. Si avvicinò a lei e cominciò a osservarle il viso e le braccia, per vedere se era ferita.
Cora cercò di rispondere, ma Billy la abbracciò prima che potesse iniziare a parlare.

La ragazza ridacchiò, avvicinandosi al suo orecchio. «Ho un appuntamento stasera, non potevo permettermi di morire.» sussurrò.
Sentì il cuore del ragazzo battere più forte e sorrise, chiudendo gli occhi.

Il momento finì con la prima campanella.
«Ci vediamo stasera allora, Coco.» disse il ragazzo allontanandosi, ma Cora lo fermò prendendogli la mano.
«Non mi accompagni in classe?» chiese.
Billy mostrò il suo solito ghigno. «Hai paura che uno psicopatico con una maschera salti fuori dal laboratorio di chimica?»
Cora rise, fingendo di pensarci. «Hm... anche.»
Il ragazzo le offrì il braccio, e insieme entrarono nella scuola.

«Sei sicura di voler rimanere oggi?» chiese Billy mentre camminavano.
«Credimi, mi sento molto più tranquilla qui che a casa da sola.» rispose Cora, sorridendo.
Billy annuì. «Se hai bisogno di me, mi trovi al secondo piano.»
Cora lo guardò e sorrise di nuovo. Improvvisamente si alzò in punta di piedi, lasciando un piccolo bacio sulla guancia del ragazzo.
«A stasera.» disse, poi entrò in classe.

Billy rimase immobile davanti alla porta con una mano sulla guancia, e un enorme sorriso si stampò sul suo volto.

~•~•~•~

A/n
La scena in cui Sidney molla un pugno a Gale nei primi due film è fantastica, e mi piace anche il fatto che l'abbiano ripresa nel sesto.
Cosa pensate del personaggio di Gale?

Protection | Billy LoomisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora