|Mattheo Riddle|
Mi ero preso possesso delle sue labbra fin dall'inizio.
E ora sarebbero rimaste solo mie. Quel profumo di vaniglia sarebbe rimasto addosso solo a me dopo aver fatto l'amore.
Avrei sentito solo io il tocco delle sue mani sulla pelle.Ormai era mia.
E chiunque avrebbe provato a portarmela via, sarebbe morto.Era un bacio lento, le nostre lingue danzavano dolcemente insieme.
Mi staccai e la guardai, i capelli svolazzavano in aria dal leggero vento, gli occhi socchiusi e rossi dall'alcool e le labbra rosse ciliegia.
«Ti scoperei proprio adesso, in questo momento, se solo tu non fossi ubriaca, sai?» dissi.
La vidi arrossire leggermente poi sorrise.
«Letteralmente...Vorrei tanto sentirti urlare il mio nome piccola»
dissi compiaciuto dalla sua reazione.
Mi diede un colpo sulla spalla e abbassò lo sguardo imbarazzata, ma non aprì bocca.Quando iniziò a sbadigliare, la feci distendere al mio fianco.
Poco dopo si era già addormentata, con la testa sulla mia spalla.Era davvero bella.
Con quella espressione angelica sul viso, i capelli le ricadevano dolci sulle guance.
Le portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e la guardai sorridendo.Arricciò il naso piccolo e risi.
«Megan» le sussurrai accarezzandole dolcemente i capelli.Passai un dito sulle sue lentiggini, poi lo feci scorrere fino alle labbra.
Le accarezzai prima di poggiarci sopra le mie.Megan aprì gli occhi e potei sentirla sussultare, quando le mie mani si fecero spazio tra le sue cosce.
«Mattheo» sussurrò.Sentivo la voce stanca e bassa.
Mi fermai e le sorrisi.
«Ehi» dissi spostandomi un po', poi mi alzai e la guardai dall'alto.
«Forza ti riporto in camera»|Megan Emerson|
Mi sorprese quando si offrì di accompagnarmi in camera, e lo fece ancora di più quando mi prese tra le sue braccia.
«Uh-uh posso..posso camminare mi reggo ancora in piedi..» borbottai.
Era evidente che fossi nervosa, ma a lui sembrò non importare.«Mh non mi importa» disse solamente, si limitò a stringermi a lui, e solo dopo vari minuti arrivammo davanti camera mia.
Scesi dalle sue braccia e poggiai la schiena contro la porta.
Guardai Mattheo, che ora guardava a sua volta.Si avvicinò e mi posò un bacio sulla fronte, poi senza dire nulla sorrise e scomparve alla fine del corridoio.
Rimasi impalata e confusa sulla soglia della porta per una decina di minuti, quando mi riscossi ed entrai.
Un'ondata di sonnolenza mi pervase e sbadigliai. Senza neanche il tempo di spogliarmi mi misi a dormire con il vestito, il che durante la notte mi fece sentire un po' scomoda ma data la troppa sbronza riuscii a dormire tranquilla.
Il mattino dopo non riuscii nemmeno a capire che giorno fosse, e neanche se la sveglia fosse già suonata o che ore fossero.
La testa mi pulsava troppo, provocando un dolore lancinante alla nuca.
Premetti due mani sulla fronte e imprecai.Avrei saltato le lezioni solo per oggi, non potevo di certo andare e presentarmi in queste condizioni.
Tutto sommato, dovevo almeno darmi una pulita. Mi alzai lentamente e ad ogni passo che facevo mi sostenni con una mano al muro cercando di non radere al suolo come un sciocca.
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light blue eyes~||Mattheo Riddle||
Romance"Dalla prima volta che l'ho vista, sono stato così devoto a lei che non ho mai accettato di essere senza di lei. Ogni volta che la sento o la vedo, mi sento completato." LEI, abusata a tredici anni, da l'uomo che credeva il suo eroe, il suo unico "p...