Ingnorami.

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Erano passate due settimane, da quando io e Mattheo lo avevamo fatto.
Esatto. Due fottutissime settimane da quando lui mi ignorava.

Da quando lui cambiava strada ogni volta che mi vedeva, cambiava sguardo ogni volta che mi avvicinavo a lui, ma soprattutto erano passate due settimane da quando aveva ricominciato ad andare a letto con Astoria.

Erano ritornati insieme?
Era l'unica domanda che si faceva spazio nella mia mente ogni volta che li vedevo insieme.

Come ad esempio adesso.
Sento una sensazione di rabbia mista alla tristezza, crescere dentro quando vedo le mani di Mattheo sui fianchi di Astoria, mentre si baciano, come se si stessero cercando da una vita.

Con la coda dell'occhio vedo Mattheo, far scivolare la mano sotto la gonna di lei.
Mi volto subito, girandomi di spalle per risparmiarmi la scena.

Chiudo gli occhi, e penso alle sue parole qualche giorno prima che incominciasse a evitarmi.

"Davvero pensavi che io facessi sul serio? Piccola Megan...Dovresti esserci abituata. Nessuno vuole una sfigata come te."

Brutto stronzo del cazzo.
Sì è solo uno stronzo. Lo odio.
Mi ha illuso, mi ha teso una trappola, e io ci sono caduta dentro.

Ma la cosa che mi spezza il cuore... È che ora sono solo una puttana.
Ed era quello che mi spaventava di più tra tutte le cose.
Il mio incubo si è rivelato realtà.

Ho perso la verginità con lui.
E ora non posso più tornare indietro, perché se potessi, tornerei indietro nel tempo ed eviterei di incontrarlo.
Cambierei strada come lui adesso fa con me.

Però, c'è da dire una cosa, sembrava tutto così reale. Come mi guardava, come mi sorrideva e come mi parlava.
Credo di essermi innamorata, ma forse della persona sbagliata.
Esseri innamorati significa, far di tutto per quella persona? Se è così, lui non è innamorato di me.

A interrompere i miei pensieri, e il tonfo di una porta che sbatte.
Mi giro di scatto notando che Astoria e Mattheo ora non ci sono più.
«Alleluia» dice Draco che chiude il libro che aveva appena aperto, e subito dopo lo lancia sul tavolino difronte a lui.
«Mh?» mormoro spostando lo sguardo da lui al libro.

«Se ne sono andati, finalmente» sospira, mentre si mette comodo sulla sedia allargando le gambe, assumendo la posizione di ogni uomo quando si siede.
Indossava la divisa della scuola, la camicia bianca gli fasciava il petto che ad ogni respiro si alzava facendo intravedere i lineamenti dei pettorali.
Invece i pantaloni si aderivano al punto giusto alle gambe sode e lunghe.

Sentii la risata di Draco distogliermi dai pensieri.
«Dimmi Megan...» iniziò attirando la mia attenzione sul suo viso. «Sei andata a letto con Mattheo?» continuò.
Restai immobile. Nessuno sapeva che io e Mattheo fossimo stati insieme una sola notte.
I giorni successivi non lo dissi nemmeno ad Hermione.
Scossi la testa, e lui mi fisso con i suoi occhi glaciali, congelandomi sul posto.

Si alzò con fare diffidente, e si stiracchiò allargando le braccia per qualche secondo dopo di ché, le fece scivolare lungo i fianchi.
Mi raggiunse con passo lento. Sosteneva un'espressione divertita ma anche molto eccitata.
Mi ricordava qualcuno.
E quel "qualcuno" lo sapevamo solo io ed io a chi apparteneva.

«Sicura?» domandò mentre si avvicinava al mio volto. Poggiò le mani sulle mie ginocchia e si piegò alla mia altezza.
Avevo i suoi occhi che guardavano dritto nei miei, ma non riuscivano a guardarmi dentro.
Come altri occhi.
Di cui non scorderò mai l'intensità con cui mi leggevano l'anima.
Draco passò una mano tra i miei capelli poi sorrise.
Io invece sentivo una sensazione dentro che non mi piaceva per niente.

E non era amore.
Era...Fastidio. Esatto. Non mi piaceva il contatto con lui o solo averlo così vicino a me.
Draco era bello, sì, ma non mi faceva lo stesso effetto che mi faceva Mattheo, anzi completamente il contrario.

Mi alzo, sentendomi strana.
Le sue mani sono fredde e secche quando mi afferra il polso.
«Cos'ha lui che io non ho?» dice guardandomi, con gli occhi sciolti.
Capisco al volo la sua domanda e abbassi lo sguardo, perché a Draco Malfoy manca tutto il fascino di Mattheo Riddle.
Sospiro, poi incastro lo sguardo nel suo.

«Mi dispiace» sussurro, poi mi volto.
Il mio polso scivola delicatamente via dalla sua mano ghiacciata.
Esco dalla Sala Grande, e corro al Lago Nero.

L'aria è sempre tagliente.
Quasi sento piccoli pezzi di vetro scheggiarmi la punta del naso.
Mi pizzico le labbra con i denti, e guardando il Lago, noto di quanto sia incolore sempre di più in questi tempi.
É quasi bianco, ma rimane affascinante.
É quasi bianco, ma rimane dentro il mio cuore.
É quasi bianco é quasi cattivo.

Sento il cuore spezzarsi un po' mentre nella mia mente inizia l'immagine di Astoria e Mattheo che si comportano come una coppia, che sia ama, che si bacia, che fa l'amore.
E io, che rimango sola con il cuore in mano, pronta a spezzarlo pur di avere Mattheo.

Ormai ero convinta.
Mi sarei presa Mattheo, ad ogni costo.
Perché è così che fanno gli innamorati, no?

light blue eyes~||Mattheo Riddle||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora