Lettera.

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Le feste si avvicinano e intendo quelle di Natale.
Io odio il Natale, perché non ho nessuno con cui passarlo, quindi mi tocca restare a Hogwarts.

Potrei tornare a casa dalla mia nonna, ma è partita.
Parte quasi sempre a Natale, va a trovare la mamma. Le porta sempre e solo dei fiori colorati.

La mamma andava matta per i colori, non si vestiva mai con colori sobri, o solamente di un colore.
Era una donna che esprimeva colori, piena di felicità nel petto, nei capelli e nel sorriso.

Con quel sorriso...Faceva tornare il sorriso spento degli altri.
La mamma sorrideva sempre, e quando lo faceva, sulla guancia destra si formava una fossetta, aveva la forma di un cuoricino.

Mia madre, sorrideva non solo con le labbra, ma con gli occhi, con il cuore, con le orecchie, con tutto.
Era una fata, ogni cosa bianca che toccava diventava colorata.

Persino me.
E ora io sono senza colori.
E chi è senza colori non può dipingerseli da solo.
E la mamma era il mio colore preferito, perché riusciva a colorarmi.

Mia madre, Judith Samantha Williams, era la mia persona, riaccendeva in me tutte le emozione e ne accendeva anche di nuove.
Ma, tutte contemporaneamente si spensero quando una bestia me la portò via.

Divenni bianca, per tutta la mia infanzia, incominciai a dipingere tutto ciò che vedevo di colori variopinti, solo quando mi resi conto che mia madre voleva godersi la vita.

Oggi e ora, provo a viverla io per noi due.
Facendomi scivolare addosso ogni problema come se fosse acqua.

La mia vita è colorata, ma dentro sono ancora bianca, il mio sorriso è bianco, i miei occhi sono bianchi.
Tutto dentro di me è bianco perché sono mamma riusciva a colorarmi.

Non piango. Non mi scende neanche una lacrima mentre penso questo.
Ormai non piango più per il passato, è di certo una scritta indelebile, ma è leggermente sbiadita.

E credo e spero che un giorno sarà coperta da mille fiori variopinti.
Sorrido, bianca, ma sorrido perché è quello che farebbe mia madre.

«Farai qualcosa a Natale?» la voce di Hermione è sempre calma.
Mi riempie di tranquillità, e mi riscalda sempre.
Stiamo andando in Sala Grande per la cena, ma qualche minuto prima abbiamo posato i libri in camera sua tornate dalla biblioteca.

«Credo che resterò qui» rispondo alla sua domanda.
Le mie parole sono seguite da uno starnuto e un tirare sù col naso.
Mi sono beccata un brutto raffreddore, ma era il minimo che mi potesse capitare, dato il fatto che io mi ritrovi sempre al gelo.

«Sei messa proprio male amica mia» dice con una punta di divertimento nella voce.
Sorrido, e annuisco.
«Stavolta hai ragione» continuo io.
«Io ho sempre ragione» puntualizza lei, voltando il capo verso di me, lanciandomi un'occhiata divertita.
«Esatto!» rido.

Entrambe ridiamo, fin quando le nostre risate non vengono sovrastate dalle numerose chiacchiere che si sentono nella Sala Grande.
Hermione mi saluta e si siede tra i suoi amici, che sarebbero anche i miei, mentre io mi siedo al primo posto libero che trovo.

Sono due i posti liberi.
Draco o...Riddle.
Mi chiedo se lo facciano apposta, o sono io la sfortunata.
Vorrei piangere dalla disperazione, poi noto come Mattheo non mi degna di uno sguardo, non che Draco faccia altrettanto, ma alla fine mi siedo di fianco al secondo.

Non degno nessuno di una parola, se non un "ciao" sussurrato in ricambio a Draco.
Appena il banchetto inizia, mi soffermo sul piatto.
Zuppa verde, patate bollite, e zucchine.
Niente di speciale.
Sarà che oggi non avevano voglia di cucinare e ci avranno mandato la prima cosa che passava per le loro teste.

A far peggiore la situazione, è sentire quella papera di Astoria, lagnare per la cena non a suo gradimento, si direbbe.
Si sente solo lei, tutti gli latri mangiano in silenzio o sussurrando qualche parola.
E così come loro, anche io inizio a mangiare.
Inizio dalla zuppa, che sembra l'unica cosa meno decente.

Quando l'insieme di verdure si fa spazio nella mia bocca, penso che non è così male e che poteva andare peggio.
Speravo di finire il mio piatto nell'assoluto silenzio dei silenzi mai sentiti, e invece mi tocca finirlo tra le svariate urla stonate di Astoria e come se non bastasse, iniziò anche Pansy.

Finii in fretta, e uscii da quel maledetto, manicomio che si era creato.
Prima di uscire, salutai Hermione con un bacio sulla guancia e feci un cenno con la mano agli altri.

Stavolta, decisi di non andare al Lago Nero, né da qualche altra parte fuori dal castello, per non finire veramente in malattie serie.

Perciò mi recai in camera mia, dove trovai una lettera sul letto.
Era chiusa da un francobollo di cera verde, ma né sul retro né davanti c'era una firma
Misi a freno la mia curiosità, e prima di leggerla, andai a farmi una doccia.

Mentre le svariate goccioline di acqua scorrevano sul mio corpo, per la prima volta, sentivo la testa vuota, senza nessun pensiero.
Neanche la lettera divenne un pensiero fisso, né di chi mai l'abbia mandata.

Dopo qualche minuto rilassante sotto l'acqua, decisi di abbandonare quella sensazione di "libertà" , sì perché è così che credo debba essere definita.
Quando hai la mente libera dai pensieri ti senti libero, e non ti preoccupi di nulla.
Purtroppo però, a me non accade quasi mai.

Mentre indossavo il maglione e i la tuta per dormire, il mio sguardo finiva sempre su quella maledetta lettera.
Sembra che mi stia guardando da quando sono entrata in stanza, quindi ci stiamo guardando a vicenda.

Mi sdraio sotto le coperte, e afferro la lettera. La rigiro tra le mani, è giallastra, con qualche macchiolina di inchiostro qua e là.
Ho leggermente un po' di paura ad aprirla. Potrebbe essere chiunque.

Non aspetto altro, e la mia curiosità prende il sopravvento.
Apro la busta e mi ritrovo con la lettera piegata.
Tiro sù col naso e afferro un fazzoletto passandolo su esso.
Poi lo getto di nuovo sul comodino, apro la lettera, e rimango di stucco.

Non c'è scritto nulla.
Anzi qualcosa c'è scritto, ma non capisco.
Sarà scritto in codice?

"Non è oggi e non è ieri, 23, Stelle"

Bah...Io non capisco.
Tranne una cosa. Una cosa l'ho capita.
Mi serve l'aiuto di Hermione.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 03, 2023 ⏰

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light blue eyes~||Mattheo Riddle||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora