Hotel

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Sei sdraiata davanti a lui.
Una visione perfetta per i suoi occhi che ardono di passione: il tuo corpo è completamente nudo e alla sua mercé.
Ti osserva con lussuria negli occhi.
Osserva i tuoi seni sodi e i capezzoli duri che reclamano la sua attenzione, che però lui non osa toccare.
Osserva i tuoi fianchi rotondi e la cosce morbide, che lui vorrebbe tanto baciare e lasciarci sopra i marchi del suo amore, cosa che però non fa.
Manuel è in ginocchio, seduto in mezzo alle tue gambe, le tue cosce avvolte poco sopra i suoi fianchi.
È vestito, completamente vestito, e tu vorresti strappargli di dosso quella camicia bianca che lo fa sembrare innocente, cosa che assolutamente non è.
"Manuel." Richiami la sua attenzione stingendo le cosce attorno alla sua vita.
"Sì, piccola?" Ti chiede ma tu sai benissimo che ha capito cosa vuoi tu.
"Spogliati." La tua risulta più come una richiesta che una domanda.
Annuisce ed inizia a slacciarsi un bottone.
Poi un altro e un altro ancora.
È troppo lento così tu ti alzi e lo fai sedere sul letto.
Si metti a cavalcioni sopra di lui ed inizi a slacciargli i bottoni velocemente e con forza.
Gli togli la camicia e la butti in terra.
Premi la labbra contro le sue e lui sussulta perché ci stai mettendo troppa foga, lo desideri più di ogni altra cosa.
"Manuel, fammi tua." Gli dici staccandoti di poco dalla sua bocca, hai il fiatone.
"Ma tu sei già mia." Risponde provocandoti. "Sei mia dal primo instante in cui ti ho vista."
Non gli rispondi, anzi per provocarlo inizi a muoverti vogliosamente sopra la sua quasi erezione che con ogni tuo movimento aumenta sempre di più.
"Voglio farti stare bene." Gli sussurri contro le sue labbra e poi lo baci ancora e ancora perché non ti stancheresti mai dei suoi baci.
"Piccola, non c'è ne bisogno. Io sto bene quando sono con te, mi basta anche solo un tuo sorriso." Ti accarezza una guancia.
Stringi le braccia intorno al suo collo e appoggi la testa sulla sua spalla, chiudi gli occhi e ti rilassi perché la sua mano continua ad accarezzarti la schiena.
"Però se sei così vogliosa a me non dispiace affatto far l'amore con te." Dice ridacchiando.
Sorridi, è un cretino.
"Facciamo l'amore." Ripeti e ti lasci andare al suo tocco esperto.
Ti fa stendere sul letto e si toglie i bermuda blu. Si piega verso di te e ti lascia una scia di baci che partono dal collo ed arrivano fino al tuo seno.
Tu gli accarezzi i capelli biondi e non c'è niente di più tenero che voi due in quel momento.
Si libera dei boxer ed affonda dolcemente in te stringendo le mani sulle tue cosce.
Le sue spinte sono dolci e lente, proprio come i baci che ti lascia sul collo.
Quando siete entrambi soddisfatti, esce da te e si sdraia accanto al tuo corpo rimettendosi i boxer gialli.
Ti accarezza leggermente il viso e ti sussurra che ti ama.
Poi si alza e si rimette i bermuda e la camicia.
"Forza amore! Abbiamo una città da visitare." Dice con entusiasmo mentre si rimette le sue All Stars bianche. "Ti aspetto giù nella hall."
Esce dalla stanza d'albergo.
Tu hai tutto il tempo per darti una lavata veloce, spazzolarti, truccarti e vestirti.
Metti uno di quei vestiti a fiori che piacciono tanto a Manuel e poi lo raggiungi.
Forse non sarà male la vostra vacanza a Venezia perché ultimamente si sta davvero impegnando nella vostra relazione ed è davvero tanto tempo che litigate - forse troppo.

IMMAGINA || M. NeuerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora