Mr. Policeman

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Mi dirigo verso il tavolo dei due piccioncini come un tornado, camminando a testa alta e pregando Tutankhamon affinché non mi faccia inciampare finendo con il naso per terra.

La bionda deve avergli detto qualcosa di divertente, perché sta ridendo come un'ochetta, allungando una mano verso il braccio dell'agente.

Così, faccio la mia entrata andando a piazzarmi esattamente in mezzo ai due e dividendoli intenzionalmente.

« Buonasera.» saluto con nonchalance, come fossero due normalissimi clienti.

Mentre Trey ricambia il mio saluto, facendo scorrere i suoi occhi su ogni singolo centimetro del mio corpo, la poliziotta smorza subito la sua risata, rivelando un'espressione sorpresa.

« Tu?!» dalla sua voce posso intuire che non sia per niente contenta di vedermi.

Si rivolge a Trey.

« Che cosa ci fa lei qui?»

Risparmiando a lui la spiegazione, decido di intervenire per conto mio.

« Lei è una delle bariste del locale.»

La bionda rimane a bocca aperta.

« Non posso crederci... sei dovunque!»

Non capisco se sia una tentata offesa o una semplice constatazione, così decido di risponderle per le rime.

« Già, un'altra cosa che io e l'agente Trey abbiamo in comune.»

Mi tappo la bocca subito dopo.

Stupido alcol. Ecco perché vietano di bere durante il lavoro.

Lui se ne resta in silenzio ad osservare la scena, ma capisco che il nostro battibecco lo sta divertendo.

« Lo sai, dovrebbero licenziarle le bariste con la lingua lunga come te.»

« Meglio con la lingua lunga, che senza cervello.» sussurro sottovoce, fingendo di scribacchiare qualcosa sul taccuino.

« Che cos'hai detto?!» si altera la tizia.

« Vogliamo ordinare?» finalmente Trey si decide ad intervenire.

Grazie al cielo, era ora.

« Che cosa vi porto?» cerco di risultare il più professionale possibile, anche se tutto ciò che mi verrebbe da fare in questo momento sarebbe prendere un vassoio di stuzzichini e rovesciarlo addosso a quella gallina spennacchiata.

« Per me fai un Sex on the beach... vista la serata che ho davanti, credo proprio che mi tornerà utile.» la stupida ammicca in direzione di Trey, che non la degna di uno sguardo.

Te lo faccio e te lo rovescio anche in testa.

« E per lei?» mi rivolgo al moro che ho di fronte.

« Un analcolico con ghiaccio.»

Soffoco una risatina, decidendo di prendermi la mia rivincita.

« Ha paura di perdere il controllo, agente

Stupida, stupida, stupida. Non ti dovevi permettere.

Nonostante lo sguardo di fuoco che entrambi mi rivolgono, sembra che l'agente abbia apprezzato la mia spavalderia, perché cambia subito idea.

« Fammi un Cosmopolitan.»


***


MR. POLICEMANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora