<<Toc...to-toc>> delle nocche bussavano alla porta del mio ufficio con impazienza
<<Avanti>>dissi col capo chino sul rapporto dell'incidente 13-25 e sui fascicoli di Trace Martez
<<Signore i rapporti delle analisi>> disse un ragazzo giovane dagli occhi sottili e neri come la pece passandomi un tablet
<<Grazie Sen>>dissi prendendo il tablet ed iniziando subito a spulciare le analisi svolte sui circuiti mnemonici dei droidi
<<A lei signore>>disse lui sorridendomi<<le serve altro?>>
<<No no...sono apposto così, piuttosto, si è fatto tardi, prenditi pure il resto della serata di permesso>>dissi invitandolo cordialmente a staccare prima dal suo lavoro<<va pure a berti qualcosa assieme ai tuoi colleghi, ci posso pensare da solo qui>>gli sorrisi indicando la scrivania
<<La ringrazio signore, è davvero gentile da parte sua>> disse lui congedandosi con un sorriso stampato in volto
Tornai a scervellarmi sui miei rapporti, il tempo scorreva lento mentre tutto si faceva più intricato; niente sembrava avere senso, la riprogrammazione era assurda, senza un preciso obbiettivo e volta solo a creare il caos, poi perché affidare questo lavoro proprio ad una contrabbandiera come Martez e non ad un jawa o ad un apri codici esperto?
I segni di blaster erano stati già archiviati, un passante si era difeso dall'aggressione, ma la sua arma mancava all'appello, come sembrava mancasse anche un droide, ciò mi preoccupava e non poco. Sentivo i nervi stringersi in fasci lungo tutto il mio corpo e la preoccupazione solleticarmi la gola come un sicario con un coltello, era scappato un droide che Trace nemmeno aveva detto di avere, un'unità IG-86...
<<Cazzo! Un maledettissimo droide assassino!>> dissi frustrato sbattendo i pugni sul tavolo <<Ed è puro armato!>>
Col capo chino e le mani tra i capelli non avevo più idea di cosa fare, i rapporti non erano di alcun aiuto per localizzare la fonte dei droidi, la trasmissione era impossibile da rintracciare e aveva un droide assassino a piede libero e puro armato di blaster . Passai la notte sveglio, imbottendomi di caffè ; camminavo nervosamente per il mio ufficio, avanti e indietro, di continuo.
All'alba il sole brillava roseo sulle vetrate dei palazzi COMPNOR mentre l'ecumenopoli, che non aveva mai dormito, riprendeva il suo ritmo caotico; intanto ero ancora sveglio, sbivaccato senza speranze sulla mia poltrona nera, senza speranze di giungere a capo di quel groviglio.
<<Portatemi un droide con tutte le registrazioni dei livelli inferiori del sottomondo>> dissi all'interfono sulla mia scrivania
<<Subito Colonnello Groog>>disse una voce delicata dalla parte opposta dell'apparecchio
In pochi minuti un alto e minaccioso droide KX entrò nel mio ufficio piazzandosi davanti alla scrivania. Aveva la testa minuta, con dei sensori di un bianco brillante incavati nell'acciaio del cranio, le braccia e le gambe erano sproporzionatamente lunghe e sottili rispetto al busto tozzo e massiccio; l'acciaio nero opaco gli dava un aspetto ancora più minaccioso per non parlare della bocca, assente e sostituita da uno speaker somigliante ad una mascella scarnificata. Restai qualche secondo a guardarlo
<<Interfacciati col mio computer>> dissi porgendogli una sonda collegata alla scrivania
Il droide si collegò ed iniziò a trasmettere i video della sicurezza di tutto il sottomondo
<<Fermo! Ti si sono fusi i circuiti?>> dissi scocciato al droide che immediatamente fermò il video proiettato ad altissima velocità<<Ho bisogno che tu mi trovi lui>>proiettai un'immagine ripresa durante l'incidente che mostrava l'unità IG-86 correre via dalla scena. Il droide emise un paio di bip ed incominciò di nuovo a trasmettere quei video ad una velocità folle
STAI LEGGENDO
L'occhio dell'impero
Science FictionLa storia del giovane colonnello Groog dell'ISB si snoda tra intrighi di potere, fantasmi del passato e doppi giochi sotto al naso delle alte cariche dell'impero galattico. La ribellione brilla negli occhi del ragazzo, ma deve stare attento di chi f...