Visioni dal passato

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Avevo di nuovo delle visioni, frammenti del mio passato correvano veloci e nitidi davanti ai miei occhi, ero al tempio, il maestro Tera Sinube ci stava facendo esercitare sulle varie forme di combattimento con le spade laser nei cortili; le sentinelle facevano la loro ronda e ogni tanto qualcuna si fermava ad osservarci in silenzio. Eravamo in venti, uno a fianco all'altro in un quadrato, ci muovevamo all'unisono con le nostre lame di luce sguainate, davanti a me un'ordinata treccia di finissimi capelli bianchi dai riflessi argentati e sorretti da piccoli lacci di cuoio ondeggiava con i movimenti delle spalle. Un venticello delicato ci sfiorava i volti mentre le vanghe laser scaldavano l'aria attorno a noi; le foglie correvano a pochi millimetri dal pavimento in uno scrocchiante fruscio. 

Un altro lampo, vedevo ancora quei capelli bianchi, lei mi teneva per mano, la sua pelle era liscia e calda, mi stringeva forte e correva, le vetrate del tempio si alternavano veloci una dietro l'altra, poi un grande ascensore. Mi fece salire quasi a forza, le porte si chiusero alle nostre spalle...eravamo soli, lei indossava una tunica rossastra che faceva risaltare la sua carnagione azzurro chiaro, gli stivali di cuoio marrone al ginocchio e la cintura in vita con appesa la sua spada laser dall'elsa elegante e raffinata. Arrivammo alla cima della torre dell'alto consiglio, non c'era nessuno e lei si buttò ridendo su una poltrona piccola e tonda

<<Indovinare chi sono tu devi>> disse facendo una smorfia

<<Oh grande maestro Yoda>> dissi piegandomi in due dalle risate

Iniziammo così a giocare nella sala del consiglio, sentivamo il cuore scaldarsi, ero felice, ma poi un altro bagliore, portò con se altri ricordi, era la mattina prima della purga, io e lei eravamo negli archivi del tempio, stavamo facendo delle ricerche sull 'ormai defunto conte Dooku e l'armata droide, eravamo ignari di ciò che ci sarebbe successo di lì a poche ore.

<<Sai Darryn...>>disse lei guardandomi coi suoi occhi d'ambra brillante<< non sarebbe bello avere tutti quei droidi a disposizione?>>

<<Che?>>la guardai stupido, non riuscivo a capire

<<In questa guerra stanno morendo troppe persone, Jedi, cloni e civili indifesi, non è giusto che per l'egoismo di pochi debbano essere in molti a morire>>

<<Parli come una separatista>> scoppiai a ridere<<però è vero, se fossero solo droidi a distruggersi tra loro sarebbe meglio, così i Jedi tornerebbero custodi della pace e non generali>>

<<Hai ragione>>disse lei chinandosi di nuovo sullo schermo<<Guarda qua...questo rapporto è sbagliato>> disse mostrando un rapporto sul ritrovamento di alcuni super droidi tattici

<<È impossibile...gli archivi del tempio non hanno errori>>dissi convinto

<<Allora questi droidi non vengono da Histya secondo te?>> disse lei sfacciata

<<Impossibile che ci sia una fabbrica nel cuore di una nebulosa, Lyla ti stai sbagliando>>alla mia risposta scettica lei mi guardò male, finì di scaricare dei file e se ne andò lasciandomi solo davanti ai dossier di Dooku

A quel punto il flusso di ricordi si interruppe, una grossa scossa fece tremare l'abitacolo del TIE, la tempesta stava lentamente cessando, finalmente riuscivo a vedere le lande sabbiose che si estendevano a perdita d'occhio. Cercai di aprire il portellone ma niente, provai di nuovo ottenendo lo stesso risultato; spazientito provai ad aprirlo a calci, ma quel pezzo di ferro non ne voleva sapere di aprirsi, così tentai con la spada laser. Feci un buco al centro del portellone e subito della sabbia incominciò a cadere all'interno dell'abitacolo, scorreva veloce come un fiume in piena, non riuscivo a uscire dal passaggio che mi ero creato e presto ero rimasto intrappolato lì.

<<Merda!>>dissi incazzato, la sabbia aveva ormai riempito metà della cabina

Mi guardavo intorno preoccupato, il mio tempo stava scorrendo veloce tra i granelli di quella mortale clessidra, dovevo inventarmi qualcosa alla svelta, ormai l'oblò era quasi coperto... continuavo ad osservare la sabbia scorrere sull'oblò, poi ebbi il colpo di genio, estrassi la spada laser e la accesi contro il vetro che subito andò in frantumi facendo defluire la sabbia dalla cabina del caccia. Finalmente uscii da quella trappola di astronave, scorrendomi l'uniforme iniziai a camminare verso nord dove speravo di raggiungere il mare.

Mentre camminavo solo come un cane avevo una strana sensazione, sentivo un paio di occhi fissi sulla mia schiena, per quanto mi girassi ogni tre passi, dietro di me non c'era mai nessuno; sentivo gli occhi addosso, come se qualcuno mi stesse pedinando a pochi centimetri, la testa iniziava a farmi male, sentivo di aver già vissuto un'esperienza simile, ma non riuscivo a capire quando...

Ero di nuovo al tempio, camminando per i corridoi mi sentivo osservato, più cercavo di allontanarmi e più quegli occhi si facevano sentire sulla mia schiena, mi giravo di continuo preoccupato, dietro di me solo immensi corridoi vuoti.

<<S...smettila>>dissi girandomi di scatto, ma ad ascoltarmi non cera apparentemente nessuno

Continuavo a camminare a passo svelto, le suole dei miei stivali schioccavano sul pavimento liscio, girai l'angolo il più veloce possibile, sudavo freddo mentre nei corridoi calava il silenzio.

<<Ahahahahahahahah>> una dolce risata ruppe il silenzio, riconobbi quella voce chiara e vivace, feci u respiro profondo per calmarmi un attimo e afferrando il coraggio a due mani saltai fuori dal mio pertugio

<<Ti ho beccata Lyla!>> dissi spavaldo nel corridoio deserto, ma di lei nemmeno l'ombra finché una leggera pressione dietro alle spalle non mi fece sobbalzare

<<Ahahahahahahahah sei proprio carino quando ti spaventi Darryn>>disse Lyla sorridendo e mi aiutò ad alzarmi dal pavimento gelido.

<<Non lo rifare mai più>>dissi quasi offeso<<Mi hai spaventato a morte>>

<<E dai...non si può nemmeno scherzare?>>continuava a sogghignare mentre mi sistemavo la tonaca

La guardai storto poi le mie labbra si contorsero in un piccolo ghigno; in una frazione di secondo lei si ritrovò a galleggiare a poco più di un metro da terra mentre io mi divertivo a vedendola dimenarsi invano.

<<Darryn! Questo è troppo...mettimi giù!>> si agitava nervosamente, non sopportava volare, figurarsi galleggiare a mezz'aria

<<Uffa però...non si può nemmeno scherzare?>>dissi per ripicca continuando a sghignazzare

<<Lo sai che mi piace avere i piedi per terra!>>disse stizzita

<<E va bene ti metto giù>>dissi mentre la facevo atterrare delicatamente 

La sabbia che volava nel vento mi riportò alla realtà, dietro di me non riuscivo più a vedere il relitto del mio caccia, le impronte che lasciavo scomparivano veloci alle mie spalle; davanti a me scorgevo una grande montagna, del fumo usciva dalle vette, in quel momento mi si gelò il sangue nelle vene. Lyla aveva ragione, su quel pianeta c'era davvero qualcosa, che si trattasse della fabbrica segreta dei separatisti?

Con il cuore in gola iniziai a camminare veloce verso quel monte, dovevo scoprire di cosa si trattasse, mentre correvo vedevo il volto di Lyla mischiarsi con le nuvole all'imbrunire, alle mie spalle il sole calava tra nubi dorate mentre davanti a me la roccia si faceva scura, sarei arrivato prima della notte e avrei finalmente scoperto la verità, o almeno così credevo.

Le tenebre ghermirono l'orizzonte, nel cuore della montagna si accesero tante minuscole luci come stelle nella galassia, la notte scura portò con sé una quiete mortale mentre il mio fiato pian piano si accorciava dalla corsa. Finalmente arrivai ai piedi del pendio, le luci permeavano dalle pareti di roccia bruna, restai bloccato a guardare quelle pietre che si stagliavano contro le stelle.




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