5) CI TIENI A ME?

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I'm shaking, falling onto my kness
And now that I'm without your kisses
I'll be needing stitches

Shawn Mendes - Stitches ▶️

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Stranamente, quella mattina, mi
sveglia e scesi senza che Kally si sforzasse ad urlare, danneggiando le sue corde vocali.

"A cosa devo questa puntualità? Effetto Colson?" chiese ammiccando in mia direzione, vedendomi vestita di tutto punto.

"No di certo. Devo prendere il pullman. Ho il m otorino ancora a scuola" spiegai liquidandola con una mano
"Uhm, uhm..."

Uscì di casa, verso la fermata. Il pullman mi passo davanti alla faccia in quel preciso momento. Mi misi a corrervi dietro, ma non si fermò.
Mi arresi, esausta.

Perché succede sempre tutto a me?
Questo è il Karma, ed è contro di me, altrimenti non si spiega.

Sentì un clacson.

Sicuramente non è per me.

Mi girai all'insistenza del suono... Vidi con la cosa dell'occhio uno sportello nero aprirsi.

"Buongiorno bambolina. Hai bisogno di un passaggio?"
"A che prezzo" chiesi incrociando le braccia sotto ai seni.
"Nessun prezzo" dichiarò.
"A che compromesso allora" dissi ovvia.
"Nessuno. Anzi... un bacio".
Gli alzai il dito medio, mettendolo in bella vista.
"Mai" sbottai.

Lui se ne andò.
"Bastardo" imprecai correndogli dietro: era la mia unica chance.

"Ci hai ripensato?" Domandò fermandosi e aspettando che raggiungessi il finestrino aperto.
"Sì" dissi affannata.
Salì in macchina, ricordandomi di non sbattere la portiera di Susy e risi, ricordandomi della scorsa volta.
"Che ridi?" Mi si rivolse in maniera non di certo gentile.
Mica gliel'ho chiesto io di offrirmi un passaggio.

Se aveva la luna storta sarebbe stato meglio per lui raddrizzarla  perché la mia, per di lì a poco, sarebbe stata proprio a testa in giù, grazie al suo carattere insopportabile da ragazzino prepotente e di prima mattina.

"Susy..." Spiegai.
"Ti fa ridere così tanto?" Chiese addolcendosi e regalandomi un sorriso.
Annui.
"Oookay" ridacchiò.

Era strano quella mattina, più si tutti gli altri giorni. Sembrava arrabbiato, ma poi si era addolcito. Aveva sorriso un modo non da lui, gentile e dispiaciuto per qualcosa. Forse per il modo brusco con il quale mi aveva risposto o forse per tutto quello che mi aveva fatto.
Scherzi, dispetti, cattiverie dal primo anno di superiori fino ad ora.
Non era giusto ciò che mi faceva, se ne fosse stato pentito avrebbe fatto la cosa giusta, ma... Mi sembrava così strano poter leggere nei suoi occhi qualcosa che non fosse... Odio nei miei confronti, disprezzo o divertimento nel vedermi indifesa davanti a lui e il suo gruppo di amici.

"Posso?" Chiesi indicando la radio.
"Certo. Tanto mi devi un bacio"

Troglodita

"E tu non hai ancora urlato: Jasmine è una gran figa"

Touch down
Mrs. Tutte.Mi.Cadono.Ai.Piedi.

'1 a 0 per Jasmine' disse la me so-tutto-io, nel mio cervello, mentre era seduta comodamente in esso con un cappuccino e una ciambella una mano.

"Nemmeno tu. Quindi oggi faremo tutte e tre le cose". Disse, ma il suo tono era freddo e distaccato, ancora una volta.

'2 a 1 per Colson' Ora la Jasmine so-tutto-io stava decisamente sputando il suo cappuccino in faccia al, qui presente, diretto interessato.

"Okay" mi limitai a dire sbuffando.

Lui mi guardò per qualche secondo, negando la sua attenzione alla strada. Si fermò al lato destro e respirò profondamente passandosi una .Ono suo viso di o ad arrivare a scompigliarsi i capelli.

Era frustrato.

"Cos'hai, Damian?" Chiesi preoccupandomi seriamente. Gli accarezzai, istintivamente, la spalla

Non l'avevo mai visto così... E non era bello vedo così giù di morale

"Niente".

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Arrivammo a scuola.
Sì c'era, seriamente, tutta la scuola che guardava i due che si odiano scendere dalla stessa macchina come buoni amici, che in realtà non siamo, e parlare come se fosse tutto normale.

"Lo... lo farai ora?" Chiesi sussurrando

Da quando balbetto?

"Sì, dopo di che ti bacerò davanti a tutta la scuola e tu non potrai tirarti indietro"
"Così penseranno che stiamo insieme. Non ci sto"
"Ti ho dato un passaggio... Se lo vuoi anche al ritorno..." Disse sorridendo sghembo.
Lo odiavo così tanto. Si meritava solo un paio di schiaffi.
"C'è Josh" annunciai vittoriosa.
"Ti ricorda niente biblioteca fino alle 19:30?" Chiese in maniera retorica gesticolando con una mano.

È proprio un grandissimo.... Manipolatore, stronzo psicopatico.

Non ci posso credere.

Sbuffai pesantemente.

"E come sempre, ho vinto io" disse abbracciandomi.
"Levati. Mezza scuola ci guarda" Lo scanzai bruscamente
"Tanto ti bacerò."
"Non significa nulla." Gli mostrai un sorriso perfettamente falso.
"Andiamo."
Mi prese per mano e accelerò il passo. Raggiungemmo gli scalini. Lui si posizionò su quello più alto.

"Ragazzi ho un annuncio per voi" alzò la voce attirando l'attenzione di tutti si se stesso, platealmente.
Tipico di Damian.
Poi si mise a ridere, guardandomi.
Come minimo ora urla 'Jasmine è una sfigata'.

"Jasmin Hill 3 una gran figa"
L'ha detto sul serio.
"Fino a qui c'eravamo tutto Colson" gridò uno dalla folla.

Damian venne verso di me che iniziano ad avere ansia, sudavo freddo.
Mi baciò.
Avviamente non potrei tirarmi indietro... Tanto valeva farlo per bene, toccandogli i cappelli.
Lui mi cinse i fianchi e li strinse, mentre io gli tirai qualche ciocca di capelli.
Lo sentì sorridere sulle mie labbra prima di staccarsi da esse.

"Figura di merda" sussurrai al suo orecchio.
"Tanto vale farla completa" mi prese, possessivamente, per un fianco e ci avviamo verso l'interno della scuola e poi in classe.

"Damian. Non voglio farmi i fatti tuoi, ma.... Vorrei capire cos'è successo sta mattina in macchina. Eri... Non ti ho mai visto in quello stato e mi spiace. Vorrei aiutarti. Non mi piace vedere la gente a cui tengo soffrire e non poter aiutarla" spiegai.
"Tu ci tieni a me ?"
"

L'ho capito da poco" ammisi.

Lui rimase in silenzio per un po'.

"Mi succede spesso. Di solito quando capisci di aver fatto la cosa sbagliata con una persona che non se lo meritava... E tu sei una di queste persone. Jasmine quando sto con te sto bene e sono diverso, ma non faccio altro che pensare che tu ho fatto del male e che hai sofferto per causa mia. Sei una ragazza speciale e io non l'avevo capito".
"Quello che mi hai fatto non è stato bello, ma non è stato così grave da stare così come stai ora" gli presi una mano e la intrecciai alla mia "ora possiamo provare ad essere amici. Io lo vorrei, tu?"

"Jasmine. Hai un momento per parlare?" Josh, ovviamente, spiazzato, poverino.
"Sì. Arrivo" lanciai un occhiata a Diam per poi allontanarmi con .io fratello.

"Allora?" Chiesi con l'intenzione di temporeggiare.
"Allora? Allora che? Hai appena baciato Colson." Sbottò spazientito.
"Mi ha baciata lui"

È importante chiarirlo.

"Si ma... Come cazzo è successo? Jasmine!"
"Era una scommessa"

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SPAZIO AUTRICE.

Ciao bellissimiiii.
Siete pochissimi, ma sono felice che ogni giorno vedo sei micro progressi.
Sono sparita perché mi sono trasferita.
Oggi, se riesco, pubblici anche il capitolo 6.
Lasciate un commento e votate il capitolo.

E niente.
Crazy











After The Heart Grow ColdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora