Capitolo 3

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~R.M&V~

Ero seduto vicino il corpo di Namjoon, immobile. Iniziai a toccargli le spalle squotendole forte.

V:" Namjoon, svegliati, ci sei?"
Lo scossi con più forza finché non sentii dei colpi di tosse. Sospirai rumorosamente. Rap Mon. si alzò in piedi velocemente squadrando la stanza. La prima cosa che notai in quel posto era la lavagna: molto grande e sporca, c'erano delle scritte sopra, ma sbiadite e illeggibili. Distogliendo lo sguardo dalla lavagna vidi Namjoon avvicinarsi ad un pezzo di giornale sulla cattedra spaccata in due, come suo solito iniziò a leggere blaterando parole incomprensibili.

V:" Scusa, potresti leggere ad alta voce? Non capisco nulla"
R,M:" scusa" così dicendo cessò di emettere alcun suono.
V:" allora? Leggi?"
R.M:" No TaeHyung, non leggo, se vuoi ti alzi e lo leggi da solo"

riappoggiò il pezzo del giornale sul legno impolverato. Mi recai strisciando sotto la cattedra e afferrai il foglio:
"Trovati i 4 bambini scomparsi alla Haeven School. 3 piccole vittime sono state trovate nei sotterranei dell'edificio: a tutti é stata tagliata la lingua, a una bambina é stato tirato via un occhio, mentre all'altra è stata asportata parte della testa. Una dei 4 é stata trovata viva, ma sotto Shock"

Sotto questo articolo che mi fece voltare lo stomaco c'erano le foto dei bambini, 3 femmine e un maschio. Come un maestro avrebbe potuto fare tutto quello mi era sconosciuto. due foto mi colpirno particolarmente: una bambina con i capelli biondi e due bellissimi occhi celesti, e un'altra con una smorfia sorridente che le faceva tenere gli occhi chiusi, aveva dei cappelli neri molto lunghi.
La voce di Namjoon mi fece trasalire e così distolsi lo sguardo dal giornale puntandogli gli occhi addosso.

R.M:" allora? Dai alzati, andiamo, cerchiamo di uscire da qui" mi porse una mano aiutandomi. Uscimmo dalla classe con passo felpato, quando mi sentii sfiorare la mano e abbassai lo sguardo.
*:" H-Hyung, rivoglio indietro quello che mi é stato tolto" era uno dei bambini le cui foto erano presenti sul giornale. Iniziò a singhiozzare tirandomi la mano
*:" ti prego Hyung, portamelo indietro" avevo gli occhi spalancati e non capivo quello che stesse succedendo, non avevo il coraggio di guardare altrove, non riuscivo a sentire altro che il pianto del bambino disperato. Urlava sempre più forte.
*:" Hyung ti prego, dammi quello che mi é stato tolto... altrimenti dovrò prenderlo da te".

La sua faccia disperata si trasformò in una smorfia di pazzia e mi saltò addosso tirando fuori un paio di forbici insanguinate, mentre continuava ad urlare "ridammela, ridammela, ridammela" mi voltai verso Namjoon cercando aiuto, mentre tenevo il bambino fermo.
V:" ti prego, fermati, te lo prometto, lo Hyung ti darà una mano, ma fermo, dimmi cosa devo darti e lo troveremo insieme, cosa ti hanno preso, un gioco?"
*: " voglio indietro la mia lingua" aprì la bocca mostrandone l'interno. Lasciai le mie braccia rilassarsi un attimo per l'impressione. Così facendo il bambino, con più forza fece entrare le forbici nella mia bocca, tentai di levarmelo da dosso in tutti i modi, quando sentii la voce di Namjoon
R.M:" eccola, ecco la tua lingua, lascialo eccola, guardala" il bambino mi lasciò e sfilò le forbici dalla mia bocca nella quale si era formato un taglio non indifferente che la fece riempire di sangue.
*:" grazie~" come se non fosse successo niente il bambino saltò addosso a Namjoon abbracciandolo forte e prendendo la sua lingua per poi scomparire.

V:" dove hai trovato quella cosa?" Una goccia di sangue mi colò dall'angolo della bocca.
R.M:" l'ho trovata nell'armadietto dell'aula dov'eravamo prima, avevo visto qualcosa, mentre tu leggevi, scusami, ma ci ho messo un poco per aprirlo".
Mi alzai da terra. Sfiorai il taglio con la lingua, sentivo un pezzo di carne quasi completamente staccato, con un pochino di forza, stringendo i denti, lo staccai e lo sputai sul pavimento. Namjoon si voltò schifato e mi fece segno di proseguire lungo il corridoio e così feci. Sputavo per terra ogni 4-5 passi. Il sapore che avevo in bocca era insopportabile, il classico sapore di sangue: ferroso e rivoltante. Iniziai a camminare con la testa bassa sovra pensiero. Ma i miei pensieri vennero interrotti da un urlo, straziante, inquietante, non ci misi tanto a capire che anche Namjoon l'aveva sentito.
R.M:" M-ma... questo non è Jin?"

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