~Jin~
Camminavo a testa bassa.
Le mie gambe diventavano ad ogni passo sempre più pesanti.
Caddi a terra in ginocchio. Hope era morto ed era solo colpa mia. L'avevo lasciato solo in una situazione che non lo richiedeva.
Iniziai a piangere di nuovo.
Alzai lo sguardo, tra le lacrime notai una piccola fiamma blu.
Mi asciugai il viso e mi avvicinai a quel fuoco che subito si spostò qualche passo più avanti.
Lo seguii, passo dopo passo, finche non scomparve.Ero in una stanza completamente vuota ad eccezione di 4 piccoli televisori appoggiati per terra.
Mi inginocchia dinanzi ad essi passando una mano su uno schermo il quale si accese.Il segnale era palesemente disturbato; non erano presenti colori fatta eccezione per un blu scuro che circondava la scena.
Quella che stavo guardando era la ripresa di una videocamera, apparentemente posizionata in un angolo del soffitto di una qualche aula.
Osservai lo schermo quando improvvisamente mi vidi varcare la soglia. Ero insieme ad Hope e sembrava stessimo discutendo. Un'interferenza fece saltare il nastro che riprese pochi minuti dopo.
Avevo in mano una corda che stavo stringendo in torno al collo di Hoseok.Scattai alzandomi in piedi.
J: "Non è andata così"
Strinsi forte la testa fra le mani.
*: "Sí invece, tu hai ucciso il tuo amico"
Mi girai velocemente; una bambino era in piedi dinanzi a me.
J: "Io non ho fatto nulla, lui si è ucciso"
*: "stai dando la colpa a qualcuno che non può difendersi"
Mi girai verso la televisione che continuava a trasmettere sempre la stessa scena.
*: "tu sei un assassino, come tutti qui. Dovresti rimanere in questo posto con noi"
Il piccolo si inginocchiò per terra sorridendomi serenamente.
J: "Io non voglio rimanere, devo tornare a casa mia, dalla mia famiglia, dai miei amici..."
*: "i tuoi amici sono qui, potete andare via insieme, ma sei sicuro di voler andare da loro con questo rimorso?"
Indicò il televisore.
J: "Io non ho ucciso nessuno"
La mia voce inziò ad essere più fredda e irritata, io non ero un assassino e mai nella vita avrei ucciso Hope.
*: "allora vai, cercali; ma fai in fretta, ne rimangono solo 3"
Il ragazzino corse via, lanciandomi una chiave."Ne rimangono solo 3"
Uscii dalla stanza ripetendo quelle parole. Passavo la chiave da una mano all'altra per il nervosismo.
Non poteva essere vero, nulla di tutto quello che stava succedendo poteva effettivamente accadere.Camminavo veloce per il corridoi quando sentii sotto i piedi qualcosa di viscido che mi fece cadere.
Ero sporco di sangue, le mie mani ne erano ricoperte e i miei vestiti ne erano zuppi.Mi guardai in torno quando vidi qualcosa luccicare in lontananza.
Gattonando mi avvicinai al luccichio.Era la lancetta di un orologio ricoperta di sangue. La presi e mi alzai in piedi esaminandola.
Venni interrotto da alcuni singhiozzi, sembravano molto vicini.
Misi la lancetta in tasca seguendo quel rumore.
Un ragazzo era steso per terra, non riuscivo a vedere la sua faccia poichè il buio non me lo permetteva.
J: "Va tutto bene?"Mi inginocchiai vicino a lui, potendo notare finalmente alcuni dettagli del suo volto. Era Jungkook.
I suoi vestiti, più dei miei, erano spugnati di sangue.
JK: "J-Jin, ho ucciso Jimin"La sua voce era spezzata dai singhiozzi.
Passai una mano sulle sue guance bagnate dalle lacrime.
J: "Kook non preoccuparti, quando torneremo a casa si sistemerà tutto"
JK: "Jin tu non capisci, l'ho pugnalato e lui ha pugnalato me, questo non si risolverà. Le persone morte non ritornano"Abbracciai forte Kook.
J: "le persone che muoiono in questo mondo surreali sì invece, non preoccuparti"Sentii il suo respiro calmarsi. Gli asciugai le lacrime con la manica della giacca per poi aiutarlo ad alzarsi.
JK: "Non riesco a camminare, la schiena mi fa male"
Infilai una mano sotto la sua camicia sentendo al tatto un taglio enorme.Caricai JungKook sulle spalle e iniziai a camminare, dovevo trovare gli altri prima che fosse troppo tardi.