Messaggio misterioso

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MESSAGGIO MISTERIOSO
Naira

Forse sono stata una stupida ad accettare con tanta fretta la proposta di Xander.
Ho la sensazione che il suo intento sia quello di approfondire la conversazione con me e onestamente non so se ho voglia di impegnarmi in quel senso, nemmeno occasionalmente, quindi devo analizzare i miei pensieri su di lui e su un diavolo biondo dagli occhi scuri, prima che la situazione si complichi ulteriormente.
È anche vero però che l'espressione irritata dipinta sul volto di Ade è stata la miccia che mi ha spinta a rispondere affermativamente, innervosendolo maggiormente.
Dove mi porterà tutto questo?

Raggiungo il piano inferiore, ancora in pigiama, per provare a prepararmi la colazione.
Le scorse giornate sono state decisamente stressanti: la mia reclusione in camera, le continue discussioni con Ade e le sue provocazioni...
Diamine, arrivare a spogliarsi davanti ai miei occhi pur di scatenare una reazione è da pazzi! oltre alla sua sparizione serale continua, hanno creato un clima in casa insopportabile.

I suoi amici cercano di nascondere la loro preoccupazione dietro a continue battutine o stupidi giochetti, ma quando mi si presenta l'occasione di incrociare i loro sguardi leggo in essi preoccupazione mista a qualcosa che non mi so spiegare e che al tempo stesso mi spaventa.

E, a dirla tutta, non è poi così facile stare qui con loro...
È evidente che Tristan e Guinevieve mi odino e, dal canto suo, credo che Xander si faccia andare a genio la mia presenza unicamente perché crede che possa tornargli utile in qualcosa.
Gli unici due che sembrano non avere nulla in contrario a trascorrere del tempo con me sono Devi e Axel che, formando una coppia, sentono la necessità di ritagliarsi tempo per loro, quindi spesso rimango sola con me stessa, o abbandonata alle angherie di Ade che sembra non stancarsi mai di punzecchiarmi e sottolineare che io sono viva grazie a lui e ai suoi amici.

In effetti però, quando mi fermo a ripercorrere mentalmente gli eventi della sera in cui siamo fuggiti ancora non sono in grado di dare una risposta al motivo per cui io sia scappata insieme a lui.
Avrei potuto tentare di cavarmela da sola, sì, ma sapevo che non sarei arrivata tanto lontano senza l'aiuto di qualcuno... quindi, forse, al di là di ogni nervosismo questa è stata la decisione migliore che potessi prendere.
Spero solo di non doverla rimpiangere.

Sento la porta di casa sbattere ma, sicura che sia uno dei ragazzi di ritorno da una corsetta mattutina, continuo a pensare alla mia colazione evitando di allarmarmi.

A passi lenti mi avvicino al mobile della cucina per prendere una tazza, ma dopo qualche secondo mi fermo, totalmente indecisa su cosa mangiare.
Mi guardo intorno, nella speranza che un'illuminazione mi colpisca, ma oltre a un cesto di frutta e al frigorifero chiuso, ho davvero poche opzioni a disposizione.
Sbuffo, scocciata, e mi appoggio col busto al bancone, vedendo Ade comparire in cucina con un ghigno soddisfatto sulle labbra.

«Guarda un po' chi si rivede stamattina» dice, avvicinandosi a un mobile per prendere un bicchiere e riempirlo di latte freddo, prima di rivolgere lo sguardo nella mia stessa direzione.

«Non dirmi che hai paura che la mela sia avvelenata» lascia la frase in sospeso, osservandomi con un sopracciglio inarcato.

«Innanzitutto quella è Biancaneve» rispondo, vedendolo scoppiare a ridere per non aver ricordato la giusta principessa «e poi comunque il mio problema non è quello, sinceramente non so cosa mangiare» ammetto, iniziando ad aprire le altre scansie della cucina per vedere se al loro interno c'è qualcosa di allettante.

«Povera piccola principessa, mi dispiace tanto» mi sfotte, avvicinando il gomito al mio fianco per infastidirmi.

«Forse potresti provare con delle uova sode» sottolinea l'ultima parola prima di prendere un sorso dal proprio bicchiere.

Cinderella's DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora