Lezioni pericolose

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Lezioni pericolose
Naira

«Attenzione, attenzione, attenzione» Ade entra, all'improvviso, nella stanza battendo le mani per attirare la nostra attenzione.

«Io e la principessa ce ne andiamo in vacanza» dice rivolgendo il proprio sguardo verso di me, che spalanco gli occhi, incredula.

«Cos, cos...?» biascico, incapace di trovare le parole giuste per esprimermi.

«Che c'è Cenerentola, hai perso la lingua?» domanda, rivolgendomi un occhiolino ammiccante.
Ma non aveva bisogno di tempo?

«Forza, non perdiamoci in chiacchiere, la strada è lunga...» lascia in sospeso la frase prima di proseguire.
«Dobbiamo arrivare al Chetica Ranch prima di sera» poggia il braccio sulle mie spalle, avvicinandomi a sé.

Un brivido inaspettato mi percorre la schiena e il suo profumo m'invade le narici mentre il mondo attorno a noi sembra essersi di colpo fermato.
«Ranch?» domando, dopo essermi ripresa, aggrottando le sopracciglia.

«Quindi ci saranno i cavalli?» gli occhi mi si riempiono di lacrime per l'emozione.
Ade lentamente annuisce, sorridendo di sbieco.

«Tu ne sapevi qualcosa?» chiedo in un sussurro a Devi, nel momento in cui Ade si allontana per dirigersi verso il piano superiore.

La mia amica scuote la testa, con un sorriso sornione dipinto sul volto.
«Mi raccomando, usate precauzioni» col gomito mi colpisce ripetutamente il ventre all'arrivo di Ade, che tiene stretto tra le dita un borsone.

«Ma io non ho preparato le mie cose» dico, ancora confusa.

«Non preoccuparti, ho chiesto a Devi di farlo per te, è tutto qui dentro» mi spiega indicando la piccola valigia.

«Mi raccomando» Ade dice, facendo un cenno alla ragazza per salutarla, prima di intrecciare le dita alle mie con l'intento di trascinarmi fuori di casa.

A passi pesanti, lo seguo, incapace di mettere a fuoco lucidamente la situazione.
Mi sembra incredibile che Ade possa avermi preparato una sorpresa...

Scuoto la testa quando un brivido mi percorre il corpo e, come un automa mi siedo al posto del passeggero, senza rendermi conto che Ade ha già compiuto gli stessi gesti, mettendo anche in moto la macchina.

«Non credevo di generare questa confusione quando ho annunciato il nostro piccolo viaggio» si guarda intorno un paio di volte prima di fare retromarcia e immettersi in strada.

«È che non pensavo che le cose tra noi fossero già risolte...» ammetto, evitando di incrociare il suo sguardo, incapace di trovare le giuste parole per esprimermi.

«Cenerentola non stiamo andando a sposarci» tenta di alleggerire la situazione, sorridendomi di sbieco.

«E poi, sai... da quando sei arrivata qui non ti ho mai dato la possibilità di fare qualcosa di bello...» un sospiro malinconico lascia le sue labbra.

Di scatto mi volto verso di lui e, istintivamente, poggio la mano sulla sua che si trova stretta al pomello del cambio ricevendo in risposta un sorriso.

«So che fin da piccola avresti voluto imparare ad andare a cavallo, quindi perché non farlo ora che nessuno può impedircelo?» domanda, lasciandomi completamente senza parole mentre le campagne di Guadalupe si muovono davanti ai nostri occhi.

Un piacevole silenzio si diffonde nell'abitacolo e Ade, nel tentativo di smorzarlo, poggia la mano sulla mia coscia, scoperta dal sottile strato di tessuto del vestitino azzurro che sto indossando.
Immediatamente le sue dita si stringono alla mia pelle che si riempie di brividi a questo contatto inaspettato.

Cinderella's DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora