ALLENAMENTO PERICOLOSO
Naira/AdeI primi timidi raggi solari entrano nella stanza attraverso la finestra.
Strizzo gli occhi per evitare che la luce mi infastidisca ulteriormente e prendo un profondo respiro, accorgendomi di essere a stretto contatto col corpo bollente di un'altra persona, che si stringe a me senza lasciarmi alcuna possibilità di divincolarmi dalla sua presa.
Sposto le lenzuola dal mio corpo e noto un braccio tatuato poggiato rilassatamente sul mio fianco, ancor prima di fare caso al petto statuario stretto alla mia schiena.
Oh merda.
È Ade quello che mi sta stringendo a sé e non posso nemmeno sgusciare via dalla sua presa.
Cosa diavolo gli è saltato in mente?Mi giro velocemente, rimanendo incantata dalla sua espressione rilassata mentre dorme.
Le ciglia gli si poggiano delicatamente sotto agli occhi chiusi e il respiro fuoriesce in sbuffi regolari dalle sue labbra carnose.
Per quale motivo non può essere brutto almeno la metà di quanto è fastidioso?
Invano cerco nuovamente di sfilarmi dalla sua presa, prima che i miei pensieri possano ingannarmi del tutto, ma agitandomi in questo modo la sua mano scivola sul mio ventre ancorandosi al mio fianco e di conseguenza impedendomi di compiere qualsiasi movimento «ancora 5 minuti» borbotta, avvicinandosi ulteriormente a me.
«Ade, forse dovremmo alzarci» sussurro temendo che questo momento idilliaco possa terminare in un attimo.
E infatti è così.Ade si allontana scottato dal mio corpo, ponendosi accanto al letto, in piedi.
«Cosa diavolo stavi cercando di fare?» mi domanda con tono accusatorio per capire cosa stesse succedendo.
Io per tutta risposta inarco un sopracciglio «se proprio vuoi saperlo eri tu quello avvinghiato a me» un sorrisetto di scherno mi si forma sulle labbra mentre vedo la sua espressione corrucciarsi maggiormente.
«Deve esserci stato un errore, mi avrai fatto qualcosa ieri sera quando abbiamo discusso» prosegue con la sua convinzione, avvicinandosi velocemente all'armadio per procurarmi alcuni vestiti.
«Certo Ade, rimani pure della tua idea» lo schernisco, prendendo il top e i leggings che mi ha lanciato quasi in faccia «vorrà dire che non dirò a nessuno quanto forte mi hai stretta e quanto la tua espressione fosse soddisfatta al contatto tra la nostra pelle» e, come dopo aver ricevuto un pugno dritto allo stomaco, realizzo quanto ho appena detto.Realmente la sua pelle, a contatto con la mia, era piena di brividi e davvero il mio stomaco si era riempito di farfalle quando mi ero accorta di quanto forte mi stesse stringendo a sé, come a volermi proteggere.
Ma una spiegazione plausibile a tutto questo purtroppo non esisteva, o perlomeno se anche ci fosse stata lui non mi avrebbe permesso di scoprirla tanto facilmente.«Forza principessa, vuoi rimanere lì impalata tutto il giorno? Il mattino ha l'oro in bocca» dice, chiudendosi rapidamente in bagno per evitare che il mio cuscino lo colpisca in faccia.
Coglione.
Frustrata mi guardo allo specchio cercando di sistemare le mie disastrate condizioni.
Dopo interminabili minuti di attesa esce dalla porta con un asciugamano stretto in vita, numerose goccioline a percorrergli il petto e uno striminzito paio di boxer neri che lascia ben poco all'immaginazione.
Qualcuno mi porti una sedia.
«Tieni» mi risveglia dai miei pensieri porgendomi rapidamente un fazzoletto.
«Cosa dovrei farci con questo?» aggrotto le sopracciglia facendolo scoppiare in una risata sguaiata «asciugarti la bava» e in quel momento lo spingo via, prendendo il suo posto all'interno del bagno.Stupido, stupido, stupido diavolo biondo tentatore.
Doveva per forza esserci qualcosa che non sapevo o che ancora non riuscivo a capire.
Prima mi odiava, poi voleva proteggermi impedendomi di uscire, poi tornava a litigare con me sputandomi addosso tutta la sua rabbia fino a ritrovarsi abbracciato a me, come se nulla di tutto ciò fosse mai successo.
Persa tra i miei pensieri non mi accorgo di un leggero bussare proveniente al di fuori della porta «Naira dobbiamo sbrigarci» sussurra per non disturbare gli altri che probabilmente staranno ancora dormendo.
Beati loro!
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Cinderella's Dead
ChickLitNaira, figlia di un importante imprenditore della Costa Rica, Iván Idalgo, da quando è nata è una perfetta principessa alle direttive del padre. Tuttavia, quando lui vuole incastrarla stipulando un accordo che prevede un'unione matrimoniale col figl...