Tredici

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-Jasmine-

Il resto del giorno prima andò come previsto.

Ci siamo coccolati e siamo stati a letto tutto il giorno.'Spero che questo possa durare per sempre' . Pensai tra me e me mentre spazzolavo i miei capelli.

''Sei sveglia?'' sentii mio padre che mi chiamava dalle scale.

Ridacchiai tra me e me non so per quale ragione.

''Si, sono sveglia!Mi sto preparando proprio adesso!''Gridai mentre applicavo una minima quantità di make up. Solo un pò di eyeliner e mascara.

''Muoviti!Sono pronto per portarti a scuola!''

Gemetti.Era così impaziente. Lavai i miei denti in fretta e lasciai il bagno correndo nella mia camera per indossare una felpa e prendere lo zaino. ''Sono pronta!'' chiamai mentre saltavo le scale sbattendo involontariamente contro papà.

''Scusa.'' urlai e lui ridacchiò.

''L'hai fatto apposta?'' sogghignò, alzando le sopracciglia.

Scossi la mia testa ''No! Non sapevo che fossi alla fine delle scale!''

Rise e mi abbracciò. ''Lo so amore. Stavo solo scherzando. Ora andiamo così non farai tardi per la scuola.''

Annuii mentre si allontanava e si avvicinava alla porta d'ingresso, tenendola aperta per me.

In macchina ci fu silenzio finché non parlò papà.''Ora, devi venire direttamente a casa dopo scuola.'' Mise la retromarcia in direzione del vialetto della scuola.

''Okay'' risposi ''Perchè?'' chiesi curiosa.

Scrollò le spalle e mi guardò. ''Nessun motivo'' Sorrise.

Cosa stava escogitando-?

Cacciai la questione dalla mia testa quando realizzai che aveva parcheggiato. ''bene, ora buon giornata scolastica dolcezza e non causare problemi.''Si sporse e mi baciò la fronte prima di scendere dall'auto.


-


''Jessica puoi darmi un passaggio a casa?'' le chiesi mentre camminavamo fuori dall'edificio insieme.

Lei annuì ''Certo! Ma perchè devi andare così presto a casa? Di solito usciamo almeno per un pò''

''Non lo so. Mio padre mi ha detto di tornare a casa presto così non voglio finire nei casini per non averlo ascoltato.'' Sperando non fosse una brutta cosa.

''Hmm okay.Bene andiamo così posso portarti a casa.'' Parlò Jess, camminando verso la sua macchina e sedendosi al posto del guidatore mentre io a quello del passeggero.

Il viaggio a casa fu silenzioso oltre al rumore della musica in sottofondo.

''Bene, ci vediamo domani. Messaggiami dopo'' disse mentre parcheggiava l'auto davanti casa mia.

Le annuii e scesi dalla macchina, chiudendo la porta dietro di me e camminando verso la porta, aprendola.

''Papà?'' chiamai.

''Sono in cucina.'' gridò.

Stava cucinando. Questo non era buono. Risi tra me e me e camminai in cucina buttando la borsa sul bancone e guardandolo mettere qualcosa nel forno. ''Cosa stai facendo?'' gli chiesi.

''Onestamente non lo so Jas. Ho trovato la ricetta online e ho deciso di voler preparare la cena per noi due stasera.'' Sorrise e camminò vereso di me, afferrando la mia vita e  tirandomi verso il suo corpo solo per premere le sue ll


Daddy L.P (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora