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-Jasmine-
Non credevo a quello che era appena successo.Avevo sbattuto su mio padre,mentre lui era nudo.''Fanculo'' sussurrai e mi strofinai la fronte.''Imbarazzante'' mormorai e infine mi misi a sedere sul letto solo per sentire colpi morbidi alla mia porta poco dopo.
''Cosa?!'' Chiesi,piuttosto infastidita dal fatto che lui sarebbe entrato nella mia stanza dopo quell'imbarazzante incidente.
La porta si aprì lentamente e lui entró dentro. ''Scusa per quello che è successo'' si scusó. ''Avrei dovuto chiudere la porta ma non sapevo che tu fossi sveglia'' Mi spiegó e io annuii, non essendo in grado di mantenere i miei occhi in un unico punto. Passarono dal suo viso ai suoi addominali e sentii la mia faccia accaldarsi.
''Perchè lo sto fissando?' chiesi a me stessa.''Perchè sei chiaramente attratta da lui in qualche modo'' Ringhiò la mia coscienza e io la cacciai fuori.
''Jas?Stai bene?'' venni tirata fuori dai miei pensieri.
Annuii.
Lui mi sorrise leggermente.''Hmm, okay''. Si voltò per lasciare la mia stanza ma si girò verso di me all'improvviso. ''Non hai visto niente?'' mi chiese, sottolineando la parola 'niente'.
Sapevo di cosa stesse parlando e ancora una volta sentii la faccia arrossirmi.''No papà!'
Lui ridacchiò.''Okay bene.Sarebbe stato imbarazzante'' e con questo si girò e lasciò la mia stanza, chiudedo la porta dietro di sè.
''Oh mio dio'' gemetti, coprii la mia faccia con le mani arrossendo con furia. Mio padre era piccante, lo ammisi ma era estremamente sbagliato pensare questa cosa riguardo l'uomo che mi aveva presa in braccio e che mi aveva vista crescere.
-Liam-
Mi diedi mentalmente uno schiaffo dopo aver lasciato la stanza di Jasmine, chiudendo la porta dietro di me. Ero stato abbastanza stupido a non chiudere la porta del bagno. ''Quanto posso essere stupido?'' chiesi a me stesso mentre camminai verso la cucina, per preparare la colazione per noi due.
''Forse stavi solo sperando che lei sarebbe entrata e che sarebbe successo qualcosa''. Disse la piccola voce della mia mente.
La cacciai via.Non era il caso
Jasmine era mia figlia e non c'era maniera che io potessi pensare a lei in qualsiasi altro modo.
O almeno questo è quello che dicevo per convincere me stesso.
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-Il giorno dopo (che era domenica)
''Andiamo Jasmine, ho detto che la colazione è pronta'' urlai su per le scale provando a far scendere Jas per la colazione.Sentii un forte tonfo dal piano di sopra ''E io ho detto di non essere affamata!'' urlò in risposta con sicurezza,facendomi sospirare.
Scossi la testa e spensi al fornello dirigendomi al piano di sopra.
-Jasmine-
''E io ho detto di non essere affamata'' urlai in risposta a mio padre mettendomi nel letto.
Aspettai qualche minuto e lui non rispose. Sorrisi a me stessa. ''Finalmente mi lascerà in pace''.
Troppo presto lui suonò alla mia porta e camminò dentro mentre strabuzzai gli occhi afferrando la coperta per coprirmi dato che indossavo solo le mutandine e il reggiseno. ''Non hai aspettato che ti dicessi di entrare'' lo rimproverai.
Lui scrollò le spalle.''Non ho visto nulla.Ora, qual è il tuo problema? Non parli con me da ieri, quando sono uscito dalla tua camera. Ha a che fare con quello che è successo ieri mattina?'' mi chiese e la mia faccia arrosì di nuovo così la coprii con le mie mani.
''Non coprire la tua faccia'' mi rimproverò, portando le mie mani lontano dal mio viso.''Parlami. Voglio sapere cosa ti infastidisce. Non importa cosa sia. Ascolterò, sono tuo padre, ti ascolterò sempre'' mi sorrise dolcemente.
Annuii e guardai da un'altra parte prima di portare il mio sguardo su di lui di nuovo.''Bene''. Lottai per trovare le parole giuste. ''Potrei o no essere attratta da te?'' domandai.

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Daddy L.P (italian translation)
Fanfiction''Cosa ha detto papino?'' ''Non toccare'' ''Bene'' **Questa storia non è mia,io la traduco soltanto. Tutti i creditivi vanno a @polaroidLiam che mi ha dato il permesso di tradurla. _Jaymes.