Tre

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Twitter: solaconhaz
Fanfiction su HARRY: The Game.

-Liam-

Strabuzzai gli occhi alle parole che uscirono dalla bocca di Jasmine. ''Jas-'' iniziai ma lei mi fermò.

''Si, lo so che tu sei mio padre ma non biologicamente.Mi hai cresciuta e sono cresciuta con te ma penso che tu sia attraente e non posso fare a meno di essere attratta da te''.Divagò e coprì il suo viso con le mani.

Ridacchiai e portai le sue mani lontano dalla sua faccia.''E perchè tu sei attratta da me?'' chiesi, guardandola negli occhi, aspettando per una risposta.

Arrossì di nuovo e guardò lontano da me.''Non lo so esattamente papà''.Sospirò e mi guardò poco dopo.

''Ti ho vista guardare il mio corpo ieri. Non pensi che lo sapevo che stavi guardando'' sogghignai, guardando i suoi occhi chiudersi per l'imbarazzo. Solo pensarci era davvero sbagliato,ero sempre stato scosso da ciò. Lo ammetto, Jasmine era davvero matura e bella per i suoi diciassette anni.

Lei sospirò. ''Mi dispiace''.

Scossi la testa e mi sedetti accanto a lei. ''Non scusarti piccola.Perchè papino ti trova attraente''. Misi una mia mano sulla sua coscia, guardandola contorcersi sotto il mio tocco e lasciandola a bocca aperta.

''Ma è sbagliato''piagnucolò.

''No, sei eri biologicamente mia era davvero sbagliato. Ma non lo sei. Sei stata adottata,ricordi?'' chiesi,leccando le mie labbra.

Lei annuì, non dicendo nulla così mi chinai verso di lei, sfiorando le mie labbra con le sue per un secondo. ''Ti fidi di me?''le chiesi dato che lei si spostò sul letto.

''S-si'' ridacchiai mentre lei balbettava.

Mossi le mie mani lentamente su e giù la sua coscia prima di premere le mie labbra sulle sue di nuovo, baciandola dolcemente.Sembrava così giusto ma noi sapevamo fosse davvero sbagliato con la differenza d'età e tutto.

Mi tirai lontano, guadagnandomi uno sguardo confuso da mia figlia che sedeva sul letto di fronte a me.''Stenditi''. Parlai,facendole spazio così che si potesse stendere.

Lei annuì e obbedì, posando la testa sui cuscini e stendendo le gambe in modo di mettersi comodamente.

Ridacchiai e ammirai il suo corpo. Ma fui tirato fuori dai miei pensieri.''Cosa stai facendo papino?'' mi chiese Jasmine.

''Stavo solo pensando'' passai le dita nei miei capelli. Non sapevo perchè ma mi eccitai al suono della sua voce che mi chiamava così. E' sempre stato così, ora che ci penso.Ho sempre voluto questa ragazza, me ero sempre troppo impaurito di ammetterlo a me stesso.

Scossi la testa, liberai la mia mente dai miei pensieri per un momento e mi misi in modo di essere su di lei, appoggiando le mie labbra su di lei di nuovo. ''Ho intenzione di provare una cosa''sussurrai, guadagnandomi un cenno. Un cenno molto desideroso.

Ridacchiai e pressai ancora una volta le mie labbra sulle sue, ma questa volta, la baciai con passione.

Lasciai che la mia mano andasse sul suo petto, giocherellando con i suoi seni attraverso il sottile materiale del suo reggiseno. '' Questo è davvero ingombrante'' sussurrai contro le sue labbra. ''Vuoi che mi fermi?''

Lei scosse la sua testa ''No, ti prego''.

''Non puoi dirlo a nessuno Jas.Potrei finire in grossi guai solo per averti baciata''. La avvisai. ''Non voglio fare niente che tu non voglia, così se vuoi tornare indietro, torna indietro adesso.''

''Non voglio papino'' piagnucolò. ''Voglio farlo. Ti voglio'' guardò verso di me, mordendosi il labbro.

Gemetti, buttando le mie labbra sulle sue nuovamente e trascinaii le mie mani giù per il suo stomaco fino ai bordi delle sue mutandine,facendo scivolare la mia mano dentro di loro,

''Mmmh'' il suono lasciò la sua bocca, lasciandomi sorpreso.

''Non ti ho nemmeno toccato piccola ragazza'' ridacchiai, muovendo la mia mano ulteriormente nelle sue mutandine così che il mio pollice entrasse in contatto col suo clitoride,facendola sussultare.

Stavo per dire qualcosa quando suonarono al campanello.''Maledizione'' borbottai, alzandomi dal letto mettendomi in piedi. ''Scusami'' dissi mentre la guardavo.

''Oh Dio, questa è Jessica!'' esclamò Jasmine alzandosi e correndo per tutta la stanza, cercando qualcosa da indossare.

Sospirai uscendo dalla sua stanza e scendendo nella mia. 'Dio Liam. cosa c'è di sbagliato in te?' domandai a me stesso. Ero completamente fuori controllo. 'Questo non accadrà di nuovo' decisi alla fine.

Daddy L.P (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora