Sabato mattina decidiamo di partire molto presto: abbiamo davanti un bel po' di strada e non vogliamo perderci nessun secondo di mare e di sole.
Lusia con la sua auto passa a prendere me e Sabrina e dopo avere sistemato le cose nel bagagliaio partiamo per la nostra avventura.
Non siamo ancora uscite dal paese che Luisa è già proiettata in spiaggia:
- Quindi come funziona in una spiaggia nudisti? -
- Come funziona? - dico io - Bè arrivi la pianti l'ombrellone e ti spogli, fai tutto nuda. Semplice -
Lei ride così decido di giocare. - Facciamo una cosa. Ci aspettano un paio d'ore di auto, cerchiamo di abituarci alla nudità fina da ora. Luisa sfila il costume, tanto non serve, e alza il gonnellino, Sabrina, tu che stai dietro puoi anche star nuda tanto li non ti vede nessuno - e così dicendo sfilo il gonnellino micro che indosso lasciando libera la passera, agli occhi incuriositi di Luisa.
Poi mi misi in ginocchio per aiutare Luisa a togliere il costume rimanendo alla guida; lei gradì di buon grado il mio aiuto.
Sabrina fu quella più problematica, dopo non poche insitenze, si decise a spogliarsi mostrando i seni enormi e una passera ancora pelosa.
- Brava Sabri! - goditela!
Tra le risate generali attraversiamo una prima cittadina, e l'ambiente in auto cambia d'un colpo.
Le mie amiche attente a chi si incrocia, Sabrina prova a rivestirsi o comunque a coprirsi nonostante i vetri posteriori oscurati...
- Luisa, ti va di provare una cosa? - dico io, e lei risponde affermativamente.
Vedo un gruppo di ragazzini fermi al semaforo, così li indico alla guidatrice, invitandola ad accostarli...
- Che fai! - grida Sabrina da dietro.
Lascio cadere la spallina della canotta e abbasso il finestrino; sento Sabrina appiccicarsi al mio sedile per nascondersi.
- Ciao ragazzi scusate - in due si avvicinano.
- Forse ci siamo perse, come facciamo a uscire? Dobbiamo arrivare a questo svincolo - e così dicendo allargo le gambe mostrando la mia nudità, tiro fuori il telefono e indico la strada su google maps.
Uno dei due ragazzi, più pronto, guarda la strada e mi da indicazioni, l'altro si allontanta imbarazzatissimo.
Lascio cadere completamente la spallina facendo uscire il capezzolo proprio mentre il ragazzo torna a guardarmi.
- Quindi se ho capito bene: i prossimi due semafori diritto, poi alla rotonda prendiamo la seconda e da li ci si immette sullo scorrimento veloce. Grazie -
Il ragazzo visibilmente paonazzo accenna ad un saluto e va via nello stesso tempo in cui Luisa ingrana la marcia e parte sgommando.
Le risate generali e divertite sono seconde solo al tremendo imbarazzo di Sabrina.
- Sabri non preoccuparti. Può farti solo bene! - ammette Luisa.
- Sabri - faccio io - ti masturbi mai?
Lei con molta lentezza ammette che si tocca difficilmente, a volte si concede l'eccitazione del getto della doccia, ma non arriva mai fino in fondo.
- Ti andrebbe di rilassarti come si deve? - continuo io - Secondo me hai bisogno di riprendere in mano un po' della tua sessualità. Facciamo così prendi nella tasca esterna del mio zainetto un sacchetto. Ho portato una cosa pensando a te.-
Lei dopo un attimo di msarrimento decide di accettare così arriva allo zainetto e aperta la tasca, tira fuori il sacchettino e me lo porge.
Io tiro fuori il mio lovesense, lo accendo e glielo porgo.
- Quando ti senti pronta mettilo dentro e rilassati.-
Vedo Sabrina, armeggiare un po' e poi appoggiarsi allo schienale.
Quando la vedo rilassata le dico di godersi il momento e non preoccuparsi di nulla.
Accendo la radio, alzo notevolmente il volume e aperta l'app sul telefono attivo il lush; le vedo rimbalzare sul sedile, noi davanti ridiamo, ma noto che chiude immediatamente gli occhi.
Proseguo a solleticare lo schermo del mio telefono con il dito e noto il piacere e il rilassamento sul volto di Sabri.
Il massaggio continua, la vedo dimenarsi e spostarsi, stringere le gambe, mordersi le labbra; indico a Luisa di concentrarsi sulla strada e perdersi, pazienza, lo spettacolo.
Arriviamo in spiaggia quasi contemporaneamente all'orgasmo di Sabrina. Quando riapre finalmente gli occhi, avevamo già parcheggiato e Luisa stava risistemandosi.
- Scusami Luisa, dovrò lavarti la macchina! -
Ridiamo e scendiamo dall'auto: la giornata è appena iniziata.
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Diario di Paola - Cap.3
Historia CortaIl Diario di Paola, ultimo diario ritrovato nella memoria del tempo: le sue esperienze sessuali, il suo esibizionismo, il rapporto con la sessualità e il suo corpo Scopri il mio blog: https://simonehappysun.wordpress.com/