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Poco dopo, anche Annabeth e Grover comparvero da dietro delle statue.
La figlia di Atena aveva il velo di Medusa in mano e, puntando gli occhi al cielo, si mise ad avvolgerlo attorno alla testa del mostro.
«Perché non si è disintegrata completamente?» chiese Percy senza distogliere lo sguardo dagli occhi di Lucy.
«Una volta tagliata, la testa diventa bottino di guerra» gli spiegò Annabeth «Come il tuo corno del Minotauro. Ma non toglietele il copricapo: può ancora pietrificarvi».
Il figlio di Poseidone non capiva come qualcuno potesse conservare come trofeo qualcosa che nemmeno poteva guardare, ma era troppo stanco per condividere quel pensiero con i suoi amici.
Il torpore provocatogli dal cibo di zia Em era svanito, ma in compenso gli era piombata addosso tutta la stanchezza accumulata in quel giorno.
Il fatto che avesse dovuto guidare un autobus, uccidere una furia, rischiare di essere pietrificato e decapitare Medusa tutto nel giro di poche ore gli pesava sulle spalle come un macigno.
E dato che anche i suoi amici erano esausti, nessuno protestò quando Annabeth propose di rientrare nel magazzino, intanto che decidevano il da farsi.
Affiancando Grover, Percy ebbe modo di complimentarsi con lui per come fosse riuscito a trasformare Medusa nella sua palla da baseball personale.
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𝐒𝐮𝐧𝐬𝐡𝐢𝐧𝐞 ➳ Percy Jackson
Fanfiction☞ 𝙒𝙖𝙧𝙣𝙞𝙣𝙜: 𝙨𝙥𝙤𝙞𝙡𝙚𝙧 𝙙𝙖 𝙋𝙚𝙧𝙘𝙮 𝙅𝙖𝙘𝙠𝙨𝙤𝙣 Lucy Turner aveva sempre saputo di non essere una normale figlia di Apollo. Ciò che non poteva sapere, però, era quanto effettivamente fosse diversa dagli altri, o quanto la sua vita sa...