Ciao, spero che il capitolo vi piaccia e che sia fatto bene. La versione ufficiale della Meyer (guida), descrive l'episodio in maniera diversa, o meglio accenna al fatto che la lite è scaturita dai continui cambiamenti d'umore di LEAH e i genitori cercavano di capire cosa stesse succedendo alla ragazza. Buona pasqua a tutte/i.
New Moon (epilogo)
rabbia
Detesto il supermercato, detesto le comari della riserva e il loro modo di guardarmi, con sufficienza, compatimento, pena. Fa male vedere e capire cosa pensano di te anche gli altri. Per fortuna devo prendere solo gli ingredienti per la torta di Seth.
Torno a casa e sistemo tutto quello che mi serve: farina, uova, cacao... È da molto che non la preparo. Quando tutto andava per il meglio, mio fratello me la chiedeva sempre e io ero ben felice di cucinarla per lui e i miei famigliari. La preparavo anche per mia cugina e il mio... il mio ex. Ora tutto è cambiato, tutto. E ho paura, ho un brutto presentimento. Ricomincio a fremere tanto che devo fermarmi un attimo. Respiro profondamente e alla fine riesco a infornarla. Per essere sicura di non bruciarla imposto anche il timer. L'impasto crudo è buono senza essere troppo dolce.
Mentre la torta cuoce ne approfitto per andare un attimo a rinfrescarmi. Non ho la febbre eppure sono bollente. Entro un attimo nella camera dei miei genitori e apro l'armadio. Dentro trovo subito il vestito da sposa di mia madre. Un abito tradizionale Quileute. Da piccola lo guardavo sempre sognando il principe azzurro. Proprio come Emily. Qualche hanno fa eravamo così unite. Pensavo che niente e nessuno mi avrebbe separato da lei. E da lui. E invece è successo.
Mi soffermo sulla mia immagine riflessa nello specchio dell'anta. Ho subito un cambiamento drastico, mi sono alzata rapidamente, ho le spalle larghe e i fianchi stretti. E il seno. Non era mai stato molto evidente, ma adesso sembra quasi inesistente. Lo credo bene che la commessa della libreria mi ha scambiato per un ragazzo. Nulla di femminile, nulla che possa piacere a un ragazzo... a lui. Ricomincio a piangere e a mordermi le labbra fino a farle sanguinare per non urlare dalla rabbia e dal dolore.
Il timer suona appena in tempo. Scendo giù e prima di toglierla dal forno infilo uno stuzzicadenti per controllare se è cotta. È venuta bene. Socchiudo il forno quasi nuovo. È stato un regalo congiunto di papa, Billy e Charlie per il compleanno della mamma. Il suo si era rotto. Anche io e Seth avevamo contribuito. Abbiamo sempre fatto dei lavoretti in estate e nei giorni di vacanza per racimolare qualche spicciolo.
Finisco di pulire e poggio la torta su un bel piatto. Seth arriva poco dopo con mamma e papà. È allegro. Esco dalla cucina e vedo mio fratello intento ad aprire un sacchetto. Dentro c'è una bella torta di cioccolato. È molto più bella della mia. Mia madre si volta e dice sorridendo:
"Tesoro, vieni a prendere una fetta". Sorrido appena, ma subito scompare quando scopro che la fatta Emily per mio fratello.
"Dato che sa che è il mio dolce preferito, ha detto che me ne farà altre".
Rientro nuovamente in cucina, ho di nuovo gli occhi lucidi e l'unico pensiero che ho in quel momento è che mia cugina vuole portarmi via tutto. È già riuscita a prendere il mio ragazzo, mia madre. Ora mira a mio fratello. Alla fine si prenderà anche mio padre.
Mamma entra nell'esatto momento in cui butto la torta nella pattumiera.
"Leah!!", dice con apprensione.
"È bruciata", gli rispondo semplicemente.
"Leah è solo una torta".
"Non è solo quello mamma. Ho sempre fatto io la torta al cioccolato per mio fratello. E ora lei vuole portarmi via anche questo, anche lui. E magari tu la stai anche aiutando."
"Leah, come puoi pensare una cosa del genere. Sicuramente Emily non si ricordava che la facevi tu, una volta. E dopo hai smesso di preparargliela..."
"E la cara, dolce, adorabile, amabile Emily ha colto subito la palla al balzo".
"Non parlare così di tua cugina. Ha sofferto moltissimo per te, e continua a stare male".
"Ti prego, smettila con questa sceneggiata. Lei sta bene, è felice e serena. E lo sai anche tu".
"Tesoro non è così semplice come credi tu".
"No davvero!! Oh, scusa tanto mamma. Ma non mi dire che non li hai mai visti insieme. Due pezzi dello stesso puzze, l'uno la metà dell'altro. Ricordo quando dicevi la stessa cosa di me e lui. Ma probabilmente mentivi".
"Ti prego Leah".
Mia madre piange, ma non mi importa e continuo a sputarle il mio veleno addosso.
"Ti prego Leah. Anche lei ti ha pregato per aiutarla a mettersi con Sam? Perché alla fine e quello che hai fatto".
"Leah non è cosi".
"Per favore mamma. Lo vedo come guardi lei. Come ne parli. Avresti preferito Emily a me. Persino papà se ne è accorto: 'ha bisogno di te, ma sembri più vicino a lei'. Chissà come ci sarai rimasta male quando l'hai vista all'ospedale. Avresti preferito che le avessi io".
"No, no Leah, non è così. E solo che non so come aiutarti".
"Non ci hai mai nemmeno provato. E hai preferito dare il tuo sostegno a lei anziché a me. Lei c'è la una madre, e a Sam e a tante altre persone. Non aveva bisogno anche di te, ma io si. Io avevo bisogno di te, ma tu non c'eri e non ci sei nemmeno adesso".
"Leah mi dispiace tanto. Non era mia intenzione farti del male".
Rido, una risatina ridicola e isterica, mischiata alle lacrime.
"Sei davvero una pessima attrice. Hai sempre saputo tutto, i segreti di Sam, quelli di mia cugina. Hai persino dato loro la tua benedizione".
"Leah, io non credevo che soffrissi così tanto. Non credevo che l'affetto per Sam..."
"E perché avresti dovuto. Come potevi pensare che l'insulsa, immatura e mediocre Leah potesse soffrire o provare qualcosa di più di una ridicola cottarella".
"Non, non parlare così di te".
"Mamma, anche tu pensi la stessa cosa, lo vedo da come mi guardi. Con compassione, pietà. Come si fa con le persone meno fortunate. Detesto quegli sguardi buonisti".
"Non è così Leah".
"SI INVECE. Smettila di mentire. Sono stanca di essere presa in giro da tutti. E sono stanca di essere quella che deve capire e accettare tutto senza se e senza ma".
Esco come una furia dalla cucina. Prendo la torta di Emily e la butto contro la parete in preda a una rabbia che non riesco più a controllare.
"Ora basta Leah, chiedi scusa a tua madre...".
La voce calma, ma ferma di papà e quello che dice, mi fanno arrabbiare ancora di più.
"CREPA".
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The Twilight Saga: LEAH (fan fiction) di Uffachefatica
FanfictionLa storia di Twilight vista con gli occhi di LEAH.