Mi stavo lavando le mani quando sentii una porta dietro di me aprirsi, chiudendosi poco dopo. Non ci feci tanto caso e quando ebbi finito mi girai per andare ad asciugarmi le mani quando andai a sbattere contro qualcosa, qualcuno.
《Scusami, non ti avevo visto.》 Dissi aprendo gli occhi. La figura davanti a me si girò con sguardo furioso prendendomi per il colletto della camicia sollevandomi leggermente da terra.
Sussultai leggermente per il mancamentod'aria e cercai di allontanare quella mano attorno al mio collo,invano.
Era un ragazzo dai capelli biondi corti con occhi azzurri con un ghigno stampato in viso. Non lo avevo mai visto, forse è di un'altra classe.
《Che fai,eh? Adesso piangi?》Iniziò a stuzzicarmi iniziando a darmi sui nervi.
《Las-ciam-i..-》Riuscii a dire a fatica e con voce strozzata. Non so per quanto sarei riuscito a resistere prima di perdere i sensi.
Passarono altri cinque minuti e inziai a perdere la forza, i muscoli rilassarsi e le palpebre farsi sempre più pesati.
Stavo per arrendermi finché non sentii la porta del bagno aprirsi provocando un forte boato facendo sobbalzare anche il ragazzo biondo davanti a me.Aprii leggermente e a fatica gli occhi intravedendo una figura bionda dagli occhi cremisi sfocata farsi sempre più vicina prendendo,una volta arrivato, il ragazzo davanti a me colpendolo con un pugno in faccia facendo perdere la presa al mio collo e farmi cadere a terra, privo di forze.
Il ragazzo dagli occhi cremisi si avvicinò a me prendendomi a mò di principessa e uscire dal bagno, lasciando il ragazzo biondo privo di forze sul pavimento.
Alzai lo sguardo anche se a fatica sentendo le palpebre sempre più pesanti. Riuscii a vedere il volto per bene della persona che mi aveva aiutato rimanendo sorpreso ma felice e sollevato al tempo stesso.
《K-Kacchan..》Riuscì a sussurrare lasciandomi cullare dalle sue braccia.
Poi buio.
-
Mi svegliai in infermeria ritrovandomi sopra la testa un tessuto bagnato.
Mi misi seduto un pò stordito vedendo l'infermiera venire verso di me.Che mal di testa..
《Come stai?》Mi domandò sedendosi sul lettino.
《Bene.. ho un pò di mal di testa.》 Dissi non facendoci molto caso. La mia testa era rivolta a un'altro tipo di domanda..in cerca di risposta.
Perchè Kacchan mi ha aiutato?
Scrollai la testa rivolgendo l'attenzione verso l'infermiera 《Posso andare ora?》 Gli domandai osservando poi l'orologio al telefono che indicavano le 17:48.
Ormai le lezioni erano finite da un'oretta ed io dovevo prendere il treno per andare da Uraraka dato che si erano messi d'accordo di dormire a casa sua e al quale lui aveva annuito dato che quel giorno sua madre non ci sarebbe stata a casa e lui sarebbe rimasto chiuso fuori.Dopo aver ricevuto il consenso di uscita ringraziai e me ne andai di corsa alla stazione.
Arrivai con cinque minuti in ritardo e il treno era già partito. Sospirai portando le mani alle ginocchia affannato dalla corsa che fino a prima avevo fatto.Guardai l'ora che indicava la prossima fermata di un treno che portava dove dovesse andare e sospirò arrendendosi al fatto che avrei dovuto dormire su una panchina. Ne trovai una lì nei dintorni e mi ci sedetti stanco appoggiando la borsa al mio fianco.
E adesso che faccio?!
Mi portai la mani ai lati della testa esasperato, finché non mi ci posò una figura davanti a me facendomi alzare confuso e curioso lo sguardo verso essa.
Spalancai gli occhi tra lo spaventato e il sorpreso.
《Kacchan..?》Mi guardò come sempre, con il suo solito sguardo privo di emozioni tra il freddo e il serio.
《Perchè ci fai qua.》 Domandò, sembrando più un'ordine che una domanda. Distolsi lo sguardo da lui abbassandolo leggermente.
《Ho p-perso il treno..》Sussurrai.
《Perchè dovevi prendere il treno? Abiti qua nei dintorni.》Cos'è un interrogatorio? Che vuole adesso?
《Dovevo andare a casa di Uraraka. Avevamo programmato che avrei dormito da lei ma ho fatto tardi.》Dissi un pò irritato dalle troppe domande. 《Ed io ho accettato dato che mia madre non ci sarebbe stata e sarei rimasto chiuso fuori. E infatti eccomi qua.》 Dissi abbassando del tutto lo sguardo,puntandolo sulle mie scarpe rosse.
《Tsk. Non sei cambiato per niente.》Sbuffò.
Cosa?Ma che cazzo vuole adesso?
Adesso vuole prendermi in giro?Mi alzai irritato con l'intento di andarmene alla ricerca di un'altro posto per passare la notte ma una presa salda al mio polso me lo impedì.
Mi girai sospirando guardandolo irritato e serio,anche se il mio cuore era l'esatto contrario; batteva di gioia e sembrava voler uscire dal petto.《Che cosa vuoi?》Il suo sguardo si puntò sul mio distogliendolo subito e iniziare a camminare.
《Vieni a casa mia.》 Spalancai gli occhi immbolizzandomi sul posto,anche se le mie gambe continuavano a stargli dietro.
Non dissi una parola di più,puntando la mia attenzione sulla sua mano agganciata saldamente alla sua ma con delicatezza e gentilezza. Una forza non sua.
Arrivammo dentro casa e rimasi sorpreso del fatto che ogni cosa eera al suo posto come l'ultima volta di quattro anni fà, l'ultima volta che egli entrò in casa sua.
《Entra.》Disse mentre si dirigeva in cucina a preparare qualcosa.
《C-con permesso..》 Sussurrai togliendo le scarpe e appoggiarle delicatamente a terra.
《Ti piacciono ancora i brownie?》Mi domandò facendo sbucare la sua testa dalla cucina.
Annuì con il capo sedendomi titubante sul divano, a disagio, torturandomi le mani.
Poco dopo fece entrata Kacchan con un piattino di brownie e un bicchierino di acqua, appggisndolo davanti a me.
《G-grazie..》 Sussrrai afferrando imbarazzato il brownie è appoggiarlo delicatamente in bocca.
Mentre mangiavo continuavo a sentire il suo sguardo perforarmi l'anima.Una volta finito bevvi anche l'acqua e mi alzai appoggiando il piatto nel lavandino,pulendolo e mettendolo, una volta finito, al suo posto.
Mi girai verso Kacchan attendendo una sua mossa che non tardò ad arrivare portandomi di sopra in camera sua.
Mi fece cenno di sedermi sul letto mentre rovistava qualcosa nei suoi cassetti.《Fa niente se i vestiti ti staranno grandi? Non ho nient'altro da farti mettere.》 Disse venendo verso di me e appoggiarmi i suoi vestiti al mio fianco, sul letto.
《G-grazie.》Sussurrai aspettando che se ne andasse,ma non se ne andò.
Angolo mee
Si è strano concluderlo così ma lo stavo allungando troppo. Vado a scrivere il continuoo.
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Per sempre al tuo fianco. {BakuDeku}
FanficKatsuki fin da piccolo protegge il piccolo verdino che viene sempre preso di mira dai classici bollettini della scuola. Finché un giorno,alle medie dopo la morte del padre di Katsuki, quest'ultimo non prenderà più le difese del povero Izuku.