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Midorya povs.

Dopo aver fatto colazione ci vestimmo entrambi e andammo a scuola, mano nella mano, uno accanto all'altro, sotto gli occhi confusi di tutti.

Poco prima di arrivare in classe alcuni ragazzi della B ci fermarono, facendo avanzare fra il loro gruppo un ragazzo biondo, Monoma.

《Guardate, i nuovi froci della 1A!》
Rise di gusto, facendomi stringere i pugni, arrabbiato. Kacchan come per calmarmi mi strinse ancora di più la mano che avevo saldamente attaccata alla sua per poi guardarmi, con sguardo divertito.

Lo guardai confuso mentre quest'ultimo si girò verso Monoma.

《Saremo anche froci, ma mai figli di puttana come te.》Lo disse con tono calmo, facendo irritare Monoma, che con un'insulto da vigliacco, se ne andò insieme al suo gruppetto.
Risi di gusto stringendo di più le nostre mani.

《Grazie,Kacchan.》 Dissi guardando le sue iridi color fuoco, che tanto mi incantavano ogni volta.

《Tsk.》 Detto ciò entrammo in classe.

Ci salutammo e andammo ognuno dal proprio gruppo di amici.
Mi sedetti vicino a Uraraka sorridente iniziando a raccontargli cosa successe, evitando la parte..beh, specifica. Quando finii lei mi abbracciò contenta.

《Sono così felice per te, Deku-kun!》
Esclamò staccandosi poco dopo dall'abbraccio.

Parlammo del più e del meno, di come mi confessò di essere lesbica e di amare una certa Toga, di un'altra scuola, di come si sono conosciute in stazione e del numero di telefono che si scambiarono. In tutto quel lasso di tempo non potei che smettere di sorridere, essendo felice che abbia trovato la sua dolce metà.

Suonò la campanella ed entrò anche il professore dai lunghi capelli neri.
Quest'ultimo però, prima di iniziare la lezione, mi richiamò.

《Midorya, potresti andare nella 1B a dare i fogli di alcune verifiche corrette al professore?》 Annuì con un gesto del capo e mi alzai andando in sua direzione.

Presi i fogli, contenenti le verifiche, e sotto gli occhi di tutti, compresi quello di kacchan che mi guardavano per dirmi di stare attento, me ne andai.

Arrivai a destinazione e prima di entrare bussai, ricevendo il consenso dall'altra parte di entrare. Appena misi piede dentro essa vari sussurri iniziarono a farsi sentire, specialmente quelli di Monoma e il suo gruppetto.

Cercai di ignorarli appoggiando i fogli sulla scrivania dell'insegnante vhe gentilmente mi ringraziò.

《Grazie, Midorya.》Gli sorrisi e dopo essermi inchinato me ne andai.

Appena chiusi la porta corsi in bagno avendo un attacco di panico.
Entrai in uno delle porte e mi chiusi dentro, accasciandomi a terra, portandomi le mani sui lato della testa inziando a piangere.

Non riuscivo a respirare,le gambe mi tremavano e sudavo freddo.

Sentii la porta del bagno aprirsi sentendo dei passi pesanti avvicinarsi sempre di più fermandosi davanti alla mia porta.
Mi misi le mani in bocca cercando di evitare di singhiozzare.

《Frocio, apri sta cazzo di porta. So che sei qui dentro.》Riconobbi subito la voce di Monoma, che stranamente era da solo.

Non risposi,sperando che se ne andasse il più veloce possibile.

《Apri sta cazzo di porta!》 Detto ciò iniziò a colpire ripetutamente la porta.
Iniziai nuovamente a piangere, soffocando i singhiozzi con le mani, anche se invano.

Poi, la porta si aprì.

Non ebbi nemmeno il tempo di reagire che mi prese per il colletto sollefavnomi da terra per portarmi contro il freddo vetro dei lavandini, facendomi sbattere la testa e rompendo il vetro.

《L-lasciam-i!》 Urlai. La testa mi sanguinava,gli occhi gonfi e ricolmi di lacrime e le grida strozzate.

Perchè non posso amare chi voglio?

Poi ad un tratto qualcuno aprì bruscamente la porta sentendo la presa rallentare facendomi cadere a terra. Mi girai con la testa che minacciava di farmi svenire da un momento e un'altro e vidi Kacchan pestare a sangue Monoma, mentre il professore mi veniva incontro ad aiutarmi. Probabilmente vedendo Kacchan uscire dalla porta si mise ad inseguirlo.

Stavo perdendo i sensi ma non potevo lasciare che Kacchan continuasse, nonostante le grida ignorate del professore che gli diceva di smetterla, che era abbastanza.

《K-kac-chan..b-asta..ti..prego..》 Detto ciò svenni, vedendo come ultima cosa lo sguardo di Kacchan ricolmo di rabbia e preoccupazione girarsi verso di me.

Buio.

Skip Time.

Mi risvegliai indolenzito in infermeria con Kacchan al mio fianco, con le nocche ferite.
Portai una mano sui suoi morbidi capelli biondi, facendolo mugugnare.

《K-Kac-chan..》La voce mi venne roca provocandomi un lancinante dolore alla gola.
Strizzai gli occhi sussultando di dolore facendo svegliare Kacchan, che preoccupato sobbalzò.

《Deku,no!La dottoressa ha detto che è meglio che per un pò eviti di parlare date le condizioni alla gola.

Annuì piano piano e riaprii gli occhi.

Kacchan si rimise seduto al mio fianco con lo sguardo rivolto verso il basso.

《Deku..m-mi..dispiace.》 A quelle scuse rimasi sorpreso. È araro ricevere scuse da Kacchan e ciò mi fece sciogliere il cuore ma anche sentire in colpa.

Cercai di parlare ma non potendo mi limitai a sorridergli, facendogli capire che andasse tutto bene.
Poi mi guardai confuso alla ricerca di Monoma, dato che era messo male anche lui e Kacchan capendo il mio sguardo sospirò.

《Quel figlio di puttana si è già svegliato e se ne è già andato. Sta bene, ora ha solo il naso rotto.》 Alla sua affermazione lo guardai come per dire che avesse esagerato e lui irritato sbraitò.

Kacchan ed io parlammo per tutto il pomeriggio finché non ritornammo a casa sotto il consenso della dottoressa.

Andai subito a dormire accompagnato da Kacchan.

Angolo mee.

Si fa schifo questo capitolo ma ho sonno.😭

Per sempre al tuo fianco. {BakuDeku} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora