8 - Avevo solo una missione ed era quella di renderti felice.

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Dopo qualche ora però ci svegliamo e sono le 3:24 e decidiamo di uscire a farci un giro ma le cose andarono molto diversamente.

Ci sembrava strano il paese così vuoto, certo, non è popolatissimo ma dì solito vedevi i vecchietti seduti al bar, i ragazzi che escon dalla scuola, i pochi negozi che ci sono aperti, qualche macchina che passa. La notte invece tutto vuoto. Con molta paura siamo anche andati in un bosco stanotte, per fortuna ne siamo usciti vivi.

Siamo davanti alla scuola, il posto più popolato di Serravalle, ora è tutto silenzioso, calmo. Stiamo in piedi a guardare le stelle, poi lui mi viene dietro e mi prende i fianchi, mi gira e mi guarda sorridendo, poi ci baciamo.

Posso dire che questo bacio rispetto agli altri era unico, mi sentivo ancora una volta le farfalle nello stomaco, ma stavolta erano il doppio e il bacio è sembrato durare tantissimo,un piacere immenso. Anche l'atmosfera tranquilla del posto ha fatto la sua parte.

Decidiamo di tornare a casa, tutto il tragitto lo facciamo mano nella mano, in silenzio, ancora scossi dal bacio di poco fa, quando entriamo in casa ci mettiamo subito a letto, lui mi da un bacio sulla guancia accompagnato da un "buonanotte amore" e io faccio lo stesso con lui, poi ci abbracciamo e ci addormentiamo così.

Il mattino dopo suona la mia sveglia, ci alziamo, e andiamo a scuola come tutte le mattine, ma appena arriviamo insieme davanti a scuola, tutti ci guardavano. Ero imbarazzata, non so per cosa, ma ero imbarazzata. Ho intuito che Miriyam avesse detto a tutto il paese che io e lui stiamo insieme, vabbè di questo mi importa poco, entriamo in classe e come compito la prof ci fa scrivere un tema.

A: Come scrivi veloce, non sai quanto ti ci vedrei a
scrivere testi delle canzoni.
: Sul serio? Boh, magari riuscirei anche ma non so che effetto avrebbe sulla gente, io preferisco ascoltarla la musica per ora.

Alla fine dell' ora consegnamo il tema, e tutte le ore restanti scorrono velocemente, suona la campanella e io e andre andiamo a casa mia, un po' la solita storia. Il pomeriggio usciamo, la sera invece la passiamo sul divano a coccolarci e guardare film.

Le altre sere invece, continuiamo a uscire di notte, la tranquillità del posto e le stelle nel cielo sono stupende.

È arrivato lunedì e di conseguenza è arrivata anche mia mamma, per telefono le avevo detto già che Andre dormiva a casa mia, quindi non si è stupita a trovarci abbracciati nel letto.

Passa un altra settimana e arriva il giorno tanto atteso da me: San Valentino.
Ci tenevo così tanto a fare un bel regalo ad Andrea, gli ho regalato una scatola di cioccolatini a forma di cuore, una rosa, un orsetto di peluche e in fondo una lettera che gli ho scritto io.

 Ci tenevo così tanto a fare un bel regalo ad Andrea, gli ho regalato una scatola di cioccolatini a forma di cuore, una rosa, un orsetto di peluche e in fondo una lettera che gli ho scritto io

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Certo, mi è cosato più del previsto, ma per lui spenderei anche un intera banca.

Mi preparo, esco e arrivo sotto casa di Andre, suono, ma come l'altra volta risponde sua mamma, dicendo che lui è gia a scuola.

Lo vedo in piedi davanti alle panchine con una busta rossa, che parlava con la mia migliore amica, Asia e Riccardo, un amico che si è fatto in questi giorni.

Ci salutiamo e Riccardo dice:

R: T/n, Andre ti cercava.
A: Buon San Valentino amore!
: Grazie! Anche a te bello.   Dico sorridendo
As: Aprite i regali, sono curiosa di vedere la reazione dell'altro!
Ovviamente io ad Asia avevo già detto tutto

Apro il regalo di Andrea, dentro alla busta c'era una scatola di cioccolatini, una lettera scritta da lui e una collanina di quello che sembrava argento che aveva come pendente la mia iniziale.  Ho apprezzato tantissimo, soprattutto che anche lui mi avesse scritto una lettera, sono felicissima.

Ora lui apre il mio regalo.

La prima cosa che vede è l'orsetto, lo prende in mano e lo osserva sorridendo. Quando apre la scatola di cioccolatini rimane pietrificato:

A: Ma quanto cazzo ci hai speso per tutti sti cioccolatini?!
: Non ti interessa, per te spenderei uno stipendio intero.
A: Pazza. Dice ridendo
A: Mi sono dimenticato di comprarti una rosa, sono uno schifo.
: Non fa niente stai tranquillo, già amo il regalo che mi hai fatto.

Appena vede la lettera sul fondo del pacchetto, noto che aveva gli occhi lucidissimi, per poco non piangeva di gioia. Sono davvero molto felice che lui abbia apprezzato.

Asia e Riccardo cominciano a fare un coretto dicendo ripetutamente "bacio", io dico di smetterla, ma invece Andre mi prende e mi bacia di colpo.

Ora ero davvero felice.

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ANGOLO AUTORE

Ciao, spero anche questo capitolo vi sia piaciuto, la storia ancora non dovete immaginarvi quanto sia lunga. Una cosa che devo imparare è quella di fare i capitoli più lunghi di 800 parole.

Di nuovo ciao, al prossimo capitolo

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