GIUGNO
È passato tanto tempo da quel fatto tanto che me ne sono dimenticata per tutto questo tempo, ma ora questo non importa. Sono gli ultimi giorni di scuola e non vedo l'ora finisca.
Sono le 07:46, come al solito io e Andrea siamo fuori dalla scuola aspettando di entrare. Entriamo e passiamo le lezioni a fare cazzate e a parlare.
Lo amo. Non saprei come fare senza di lui, probabilmente cadrei in depressione totale, mi ci sono affezionata troppo, è una parte di me ormai, mi ha letteralmente preso una parte del cuore.
Suona la campanella della penultima ora e io passo il tempo guardando l'orologio.
Alle 13:00 usciamo da scuola e organizziamo un gran pomeriggio, il piano era quello di andare solamente io e lui a Milano e passare anche la serata lì, entro le 22:00 saremmo tornati.
Andiamo tutti e due a casa e prepariamo uno zaino, poi ci dirigiamo alla stazione del treno per milano che non era poi così lontano da casa mia.
Sul treno mi sono addormentata per tutto il viaggio e appena sveglia mi sono ritrovata con la testa sulla sua spalla e Andrea che mi sorrideva. Scendiamo dal treno e prendiamo la linea gialla della metro che ci porta fino al Duomo. Arriviamo e ci facciamo un po' di foto assieme e giriamo Milano tenendoci per mano, ovviamente ci siamo fermati anche a fare qualche acquisto nelle migliaia di negozi che abbiamo incontrato nel tragitto. Avrei tanto voluto andare al ristorante assieme ma non avevamo abbastanza soldi e ci siamo accontentati del mc.
Ci siamo accorti che si era fatto tardi, torniamo in Piazza Duomo e Andrea mi ferma, mi prende per i fianchi, mi guarda, perso nei miei occhi come io nei suoi e infine mi bacia.Tra tutti quelli che ci siamo dati nessuno è mai stato bello come questo.
L'atmosfera del luogo, il cuore a mille mentre ci guardavamo, le sue labbra contro le mie e le farfalle nello stomaco che avevo. Il bacio con più passione dato a lui.
Nel momento in cui si stacca da me ci guardiamo entrambi con occhi super innamorati e in silenzio, tenendoci per mano, scendiamo le scale per prender la metro.
Arrivati nella stazione di Milano Centrale prendiamo il treno e torniamo a casa, nel mentre chiamo mia madre per chiedere se può venire a prenderci.
Stavolta quello stanco era lui, si è addormentato tra le mie braccia poco dopo essere saliti sul treno, sembrava proprio un bambino. Ho dovuto svegliarlo io con un po' di fatica tanto che stavamo per rimanere bloccati sul treno fino alla stazione dopo.Scesi dal treno, mia madre ci fa salire in macchina e chiede ad Andrea se per stasera voleva dormire a casa nostra. Chiaramente lui accetta e andiamo a casa.
Siamo sul letto abbracciati, io con la testa sul suo petto mentre mi accarezza i capelli, e così ci guardiamo un film prima di dormire, ma siamo talmente stanchi che ci addormentiamo a metà film.
il mattino dopo, ci svegliamo e facciamo colazione, mentre mangiavamo mia madre ci ha anche detto che ci siamo addormentati sorridendo, e la cosa mi ha fatto immediatamente sorridere, anche se può sembrare una cazzata. È Finalmente sabato e la scuola finisce lunedì, oggi sto da sola a casa, quindi riaccompagno Andre a casa sua e torno.
ANDREA 'S POV
07:20 mi alzo, mi preparo con calma visto che di solito faccio di fretta perché sono in ritardo, colazione ed esco, 07:46 sono davanti scuola assieme a T/n che aspettiamo di entrare.2 giorni fa mia madre mi ha detto che la hanno convocata per un nuovo lavoro, con uno stipendio maggiore, fuori Milano, a Corsico, e ci dovremmo trasferire il giorno dopo della fine della scuola. Appena me lo ha detto ci sono rimasto malissimo, ho pianto tutta la notte pensando al fatto che dovrò lasciare T/n, avevo un legame unico con lei, nessuna persona mi ha mai fatto sentire così bene nella mia vita, la ho amata e la amo ancora adesso come non ho mai amato nessun altro. Per me è troppo importante da "abbandonare", è anche stata l'unica persona che mi aveva accolto appena sono arrivato nella nuova scuola, chissà come mi tratteranno gli altri nella nuova. Sta di fatto che sto malissimo ogni volta che penso a ciò, non potrei neanche costringere mia madre a restare
qua, deve mantenere 3 figli e uno stipendio come lo ha ora non è granché. Mi sto cercando di godere al meglio questi giorni con lei, perché probabilmente non la vedrò più per tutta la mia vita e so che anche che mi mancherà sempre.Sono giorni che penso a questa cosa e i modi per dirlo a T/n, ma non ho il coraggio di dirla, ho paura la prenderebbe male anche se non è colpa mia suo fatto che mi trasferisco.
Penso a ciò guardando nel vuoto, fissando il terreno con occhi spenti, ovviamente T/n se ne accorge e mi chiede cosa non va, coglione come sono non ho colto l'occasione di risponderle con un "ti dico dopo" o "ti devo parlare", insomma ho semplicemente detto he andava tutto bene e siamo entrati a scuola.
Durante le lezioni ho continuato a parlare con lei e a ridere, il suo sorriso è qualcosa di incredibile, se sorride lei vuol dire che devo farlo anch'io, anche se in un periodo buio. All'ultima ora però non abbiamo parlato e io mi sono messo a fare schemi mentali per dire tutta quella roba, ma l'ansia mi stava uccidendo, avevo troppa paura della sua reazione, nonostante non ci fosse nulla di male nel trasferisi, magari l'avrei fatta piangere? Si sarebbe suicidata? Ok, mi sto facendo paranoie ma non riesco a dirglielo, aspetterò e glielo dirò il giorno prima che la scuola finisca. Intanto la campanella di fine lezioni suona e ci alziamo per dirigersi ognuno a casa propria, avevamo programmato qualche giorno fa che oggi avremmo passato il pomeriggio a Milano, cosa che a parer mio non mi avrebbe fatto pensare ad altro che al trasloco ma dall'altra parte ero contento di andarci perché sarei stato con lei e quando sto con lei i pensieri negativi scompaiono. Preparo uno zaino con dei soldi, telefono e cibo, anche se avremmo mangiato lì, sua madre ci avrebbe accompagnato in stazione e prima delle 22:00 saremmo tornati a casa.
Vado a casa sua e saliamo in macchina, andiamo in stazione e prendiamo il treno.
Durante tutto il viaggio lei si è addormentata sulla mia spalla, è troppo carina quando dorme, ho dovuto svegliarla io pochi minuti prima che scendessimo dal treno. Scesi, prendiamo la metro che ci avrebbe portato fino al Duomo e appena annunciano la nostra fermata scendiamo. Appena arriviamo ci facciamo una serie di foto che metto immediatamente nelle storie. Giriamo Milano tenendoci per mano e ci fermiamo in diversi negozi, appena si fece ora di cena pensavo di andare al ristorante ma non avevamo abbastanza soldi e siamo andati al mc. Ci accorgiamo che si è fatto tardi e torniamo velocemente in Piazza Duomo ma prima di scendere le scale per prendere la metro, la prendo per i fianchi, ci guardiamo un istante negli occhi e ci baciamo appassionatamente.La mia mente è completamente vuota, non ho più niente in testa apparte lei, mi stanno venendo una marea di farfalle nello stomaco, è il bacio migliore che io le abbia mai dato. Ci stacchiamo perché entrambi non abbiamo più fiato e ci guardiamo negli occhi uno più innamorato dell'altro e rimaniamo in silenzio fino a che prendiamo la metro.
Mi ricomincio a far paranoie.
E se fosse stato il nostro ultimo bacio?
E se quello sguardo innamorato fosse finto e non provasse nulla per me?
Basta. Sto dicendo cazzate. Devo smetterla.In sto arco di tempo di pare è il momento di scendere dalla metro e di prendere il treno, stavolta ero così stanco che mi sono addormentato io su di lei, per poco per colpa mia dovevamo scendere alla prossima fermata perché non mi stavo svegliando in tempo, ma ce l'abbiamo fatta e siam tornati a casa.
Ho dormito da lei stasera, volevamo guardare un film ma ci siamo addormentati neanche a metà.
La mattina dopo io torno a casa mia e dice che per oggi vuole stare da sola, forse è la cosa migliore, mi devo fate un efficace piano per dirle il tutto.____________________________________
MA QUANTO CAZZO HO SCRITTO ORCO DIO no raga non mi sono accorta delle parole la mia faccia mentre finivo il capitolo e ho letto 1440 parole è stata tipo 😧😧😧
Vabbe, spero il capitolo ci piaccia e come ho detto nel messaggio, da qua comincia la parte bella della storia.
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2 strade poco diverse
Romancet/n va in 2 media, incontra un ragazzo di nome andrea e tra loro nasce qualcosa. dopo qualche anno però nessuno avrà piu notizie dell'altro e alla fine, inaspettatamente si ritroveranno.